martedì 30 novembre 2021

Super Scribblenauts

 


Super Scribblenauts - 2010 - Versione Nintendo DS

Seguito del primo Scribblenauts, a cui non ho mai giocato, Super Scribblenauts è un gioco molto particolare in quanto, come una specie di avventura grafica/testuale, richiede di trovare le giuste parole (con relativi aggettivi) per creare oggetti utili per terminare ogni livello. Esempio classico: devi raggiungere la cima di un albero, scrivi "scala" e apparirà questo oggetto che potrai posizionare dove meglio ti viene comodo. Oppure c'è un lucchetto rosso? Scrivi "chiave rossa" per poterlo aprire, e così via.



Gli enigmi da risolvere sono per lo più logici ma spesso non è così ovvio cosa bisogna inventarsi. E quando ci si riesce infatti si rimane tendenzialmente (e piacevolmente) sorpresi. Non so dire se questo gioco sia effettivamente bello o no, a  me per un po' a divertito, ma alla lunga sono passato oltre. E' comunque da provare se si dispone di un Nintendo DS.



lunedì 29 novembre 2021

Cooking Mama

 


Cooking Mama - 2006 - Versione Nintendo Ds


Ho rispolverato in questi giorni questo vecchio titolo per Nintnedo Ds perché, ricordo, mi impegnò per diversi giorni. Certamente non amo i giochi "casual", tanto meno le raccolte di minigiochi più o meno idioti, ma amo cucinare e questo fattore, lo devo ammettere, magnetizzò la mia attenzione più a lungo del dovuto.

Cooking Mama è un gioco tanto bizzarro quando semplice, e va purtroppo fruito per forza col pennino (usare un dito sullo smartphone non dà risultati abbastanza precisi). Non è richiesta nemmeno una molecola di materia grigia, tuttavia alcuni dei suoi aspetti sono davvero divertenti e non rimpiango affatto le ore passate su questo titolo ad affettare salami o a mischiare ingredienti, alzando e abbassando le manopole dei fornelli.


Un premio va senz'altro all'idea, mentre si poteva fare di più nella realizzazione tecnica e magari potevano fare anche un sforzo nell'aggiungere più varietà nelle varie operazioni da compiere. Diciamo che Cooking Mama va comunque provato, ma non aspettarti nulla di più se non qualche momento di divertimento spensierato mentre magari ti va a fuoco l'arrosto.



giovedì 25 novembre 2021

Captain Blood




Captain Blood - 1988 - Versione Amiga


Quanti pomeriggi ho passato su Captain Blood, nella speranza di capirci qualcosa e di arrivare in fondo all'avventura! E quanta frustrazione ne ottenni in cambio! Definire questo gioco "ostico" è persino limitativo: Captain Blood è un'avventura che si può risolvere solo riuscendo a comunicare con gli alieni che si incontrano sugli oltre 32000 pianeti che compongono la galassia rappresentata nel gioco, e credimi, è un'impresa difficilissima.



La cosa principale da fare è infatti quella di comporre delle frasi (scegliendo delle icone da un largo catalogo) sperando che l'alieno capisca il concetto che volgiamo comunicargli e che quindi ci dia nuove coordinate per parlare con altra gente su altri pianeti. Il gioco procede bene o male tutto così, trovandoci alle volte a trasportare qualcuno di questi alieni da un pianeta all'altro o addirittura facendo esplodere pianeti a caso, pazienza se tranquillamente popolati. Tutto questo può sembrare semplice ma non lo è: comporre frasi, e capire quelle degli altri, a volte è difficile (oltre che molto macchinoso), e il perdersi per la galassia è una questione all'ordine del giorno.


Ma perché, tanti anni fa, mi sono incaponito su questo strano titolo? In realtà mi sono innamorato di questo gioco fin da quando ho visto la pubblicità sulle riviste di settore (che è qui in una delle foto a corredo) dove svettava, sopra ad una bellissima galassia, la pomposa scritta: "musica di Jean Michael Jarre". All'epoca ero impallatissimo per questo musicista (che amo tutt'ora) e questo bastò per farmi pensare che Captian Blood fosse qualcosa di eccezionale.


Quando finalmente ebbi per le mani il gioco rimasi deluso dal fatto che la musica in realtà era solo formata da qualche frammento campionato male e mixato ancor peggio di Ethnicolor, un brano che avevo già anche su vinile, e che tra l'altro se avevi (come nel mio caso) solo mezzo mega di memoria sul tuo Amiga, il tutto suonava con dei buchi. Per fortuna il resto del gioco non mi deluse, tanto che ritengo tutt'ora che dal punto di vista stilistico e per l'atmosfera che trasmette Captain Blood sia ancora in grado di dire qualcosa. 


Purtroppo quello che manca in questo gioco è la varietà (si fanno sempre le stesse quattro cose), in più è facilissimo perdere il filo della storia e pure con una soluzione in mano non è detto che si riesca a comunicare con efficacia, e quindi a progredire col gioco. Captain Blood resta quindi un esperimento interessante e un campione nel campo dell'atmosfera. Ma è un gioco che dopo pochi minuti finisce inevitabilmente per essere accantonato, in preda alla frustrazione e alla noia.



martedì 23 novembre 2021

8640: altro elicottero



Set 8640 - Anno 1986 (238 pezzi)


Set un po' sottotono, nobilitato esclusivamente dalla presenza dell'omino sciatore, ma per il resto poco indovinato nei colori e nella realizzazione. Si può dire che questo elicottero sia un po' la versione povera, benché meno gracile, del set 8844, di cui ha preso la meccanica del rotore, ma da cui ha perso sia la linea generale che la sofisticatezza dei meccanismi. In sé l'elicottero non è bruttissimo e si lascia giocare, il già citato omino da solo rende questo set un "giocattolo" fatto e finito, ma per il resto gli ingegneri che l'hanno creato potevano cercare di inventare qualcosa di maggiormente interessante.


Voto 5/10

Prezzo nuovo intonso sui 90 euro



venerdì 19 novembre 2021

Super Puzzle Fighter II Turbo

 


Super Puzzle Fighter II Turbo - 1996 Versione PSP (2007)


Gioco arcade storico che però ho conosciuto solo nella sua versione per PSP, Super Puzzle Fighter 2 rientra nel novero dei giochi in stile Tetris, dove però la sfida con un secondo giocatore diventa centrale. Ovviamente il sottoscritto non ha mai giocato contro un essere umano, ma solo contro l'intelligenza artificiale messa su dai programmatori, e ovviamente l'esperienza che ho vissuto con questo gioco ne ha risentito.


La cosa interessante di Puzzle Fighter II, nella sua versione "turbo", è la presenza di tre modalità distinte, indicate come X, Y e Z. La prima di queste è la classica modalità battaglia di Puzzle Fighter e, va detto, giocata contro la console è poco divertente. E' quindi praticamente necessario trovare un avversario umano (cosa che su PSP ormai è impossibile da fare). Le altre due modalità di gioco, in particolare la Z, sono invece molto divertenti da giocare anche da soli, rappresentando di per se stesse una buona sfida, che viene solo maggiormente vivacizzata dalla presenza  di un'avversario (computerizzato) da battere.


A contorno di tutto questo vi è una grafica molto colorata, superdeformed e anche un po' pacchiana, ma che va benissimo per titolo come questo. Che si ami o no Street Fighter, il gioco da cui attinge personaggi e musiche, questo Super Puzzle Fighter resta un prodotto molto interessante da provare, soprattutto per chi ama Tetris e tutte le sue varianti.




giovedì 18 novembre 2021

Until Dawn

 


Until Dawn - 2015 - Versione Playstation4


Una serie televisiva a sfondo teen-ager horror, ecco cosa è Until Dawn. Ha senso spendere dei soldi per comprare un gioco dove di gioco vero e proprio ce n'è ben poco, e più che altro si passa il tempo a vedere un lungo b-movie, strapieno di cliché e diviso in (brevi) episodi? 


In realtà qui non manca una certa interattività, e infatti a seconda di come si procede nel gioco alcuni o tutti i personaggi possono morire miseramente. Ma tutto quello che deve fare il giocatore è veramente il minino sindacale: muovere gli omini in giro per l'ambiente, interagire con i pochi punti in cui è concesso farlo, e risolvere alcune brevi sessioni in quick-time.


La cosa triste è che se si sbaglia, per l'appunto, le conseguenze sfociano quasi sempre nella morte inevitabile di uno dei personaggi. E tutto questo avviene secondo copione, un copione che ha sì delle diramazioni dipendenti dal numero di personaggi che restano vivi, ma che é prestabilito e che quindi non dipende quasi per nulla dalle decisioni di chi gioca/guarda Until Dawn. 


I nostri personaggi si divideranno spesso e volentieri (cosa assolutamente idiota) senza che si possa fare nulla per impedirlo, e inseguendo situazioni viste e straviste in film come Venerdì 13, Nightmare ecc, faranno cose idiote a ripetizione, con battibecchi e scontri assolutamente allucinanti, frasi fatte tipo "hai visto un mostro? Sei solo scossa e hai bisogno di riposo"... insomma devo aggiungere altro?


Aggiungo che invece dal punto di vista tecnico Until Dawn ha un suo motivo per essere provato. In alcuni frangenti si fa fatica a capire che non stiamo guardando un film vero e proprio, vuoi per l'ottimo sistema di illuminazione e testurizzazone utilizzata dal motore del gioco, vuoi anche per la discreta interpretazione data dagli attori (alcuni anche piuttosto famosi) che danno le sembianze ai protagonisti.


Musica ed effetti ottimi, doppiaggio eccellente (ma funestato da mancanza totale di bassi... il famoso "effetto radio"), completano un quadro brillante. Tuttavia resta la domanda: ha senso spendere soldi per giocare ad un lungo film dal gameplay praticamente uguale a Dragon's Lair? Non so rispondere. Il gioco mi ha divertito (anche se per far sopravvivere tutti ho dovuto faticare parecchio col salvataggio in cloud per non impazzire, visto che il gioco salva i progressi automaticamente, comprese le morti e toccherebbe quindi rifare tutto da capo), e quindi posso dire che l'esperienza è stata bella, ma a contio fatti non pagherei Until Dawn più del prezzo di un biglietto per il cinema.



lunedì 15 novembre 2021

Time Pilot

 


Time Pilot - 1982 - Versione Arcade


Tra tutti gli arcade di epoca classica (fine anni 70-inizio anni 80) Time Pilot è sicuramente uno dei meno belli e divertenti da giocare, anche se ebbe sorprendentemente molto successo ed è ancora ricordato come uno dei 100 migliori giochi arcade di tutti i tempi. De gustibus, che devo dire? Il gioco in se è davvero noioso, non si deve fare altro che inseguire e distruggere veicoli nemici (di varie epoche, tra il 1910 e il 2000) fino ad abbattere il boss del livello che apparirà solo dopo che avremo distrutto abbastanza nemici comuni. Il tutto in uno spazio vuoto costellato di nuvolette o asteroidi, elementi esclusivamente decorativi, ma così brutti da fare impressione.



La difficoltà è un altro elemento che, insieme al gameplay e alla grafica ripetitiva, allontana il giocatore invece di attirarlo. Time Pilot è piuttosto difficile da domare, soprattutto perché la nostra navetta ha solo un numero finito di posizioni in cui ruota e spesso non si riesce a intercettare i nemici con la giusta angolazione. In ogni caso, come si è capito, questo gioco non mi piaceva all'epoca e non mi piace tutt'ora. Ci ho speso qualche gettone ma nemmeno mi sono mai fermato a guardare gli altri giocatori, tanto mi ripugnava. Sconsigliato.



giovedì 11 novembre 2021

Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back, un altro gioco dalla difficoltà impossibile

 


Cauldron II: The Pumpkin Strikes Back - 1986 - Versione Commodore 64


Se il primo Cauldron era un gioco difficilissimo, in cui bisognava destreggiarsi tra frotte di nemici infiniti che cercavano di urtarci in tutti i modi, e tra piattaforme da cui spiccare salti millimetrici (il tutto senza un livello di difficoltà crescente, il gioco era difficilissimo fin dall'inizio), con il secondo capitolo invece... si prosegue sulla stessa strada!
In realtà probabilmente questo Cauldron 2 è leggermente meno ostico del precedente, se non altro perché i nemici sono meno veloci ed imprevedibili, ed è più facile mappare l'area di gioco. Tuttavia c'è un nuovo elemento che rende l'esperienza esasperante, ed è il sistema di controllo. 



La nostra zucca infatti non si muove rotolando, ma rimbalza come se non ci fosse un domani (un po' come in Wizball), ed è davvero ostico prenderci la mano visto che bisogna regolare direzione e ampiezza del rimbalzo, senza che vi sia alcun modo per rimediare agli errori. Inoltre si può anche sparare, sempre con lo stesso tasto con cui si regola il rimbalzo, e i proiettili sono persino in numero finito, quindi bisogna raggiungere le aree di ricarica per averne di nuovi a disposizione. Tutto questo è veramente un casino che raggiunge e supera il livello di frustrazione. Attenzione, non sto dicendo che sia impossibile domare il gioco, dico solo che non ne valeva la pena già nel 1986,  figuriamoci oggi!



Alla fine della fiera abbiamo un gioco dall'aspetto piacevolissimo e che conta di alcune trovate geniali, ma dalla giocabilità troppo sbilanciata verso il proibitivo, fin da subito. In giochi come questi basterebbe, il più delle volte, introdurre le difficoltà un po' alla volta, in modo che il giocatore possa avere il tempo di prendere la mano con le diverse meccaniche di controllo senza trovarsi direttamene in groppa ad un toro inferocito. Qui non accade, ed è un peccato perché il gioco ha fascino da vendere e sarebbe potenzialmente molto divertente da portare a termine. 



martedì 9 novembre 2021

Disgaea Prinny Fusion



Disgaea Prinny Fusion - 2021 - Versione Browser


Se forse ancora non l'avevi capito sono un fan della saga di Disgaea, per cui mi trovo a provare qualunque nefandezza venga prodotta con questo marchio. E' la volta quindi di un semplice browser-game, Prinny Fusion, raggiungibile dal sito Disgaea Rpg. Questo gioco è una via di mezzo tra un Tetris, un 2048 e un Puzzle Bubble, con dei Prinny colorati che vanno fatti cadere verso il basso cercando di far sbattere i Prinny dello stesso colore l'uno sull'altro. In questo modo i due si annichiliscono formandone uno più grande, di colore diverso. Il gioco termina quando non c'è più spazio per far cadere altri Prinny.


Ovviamente parliamo di un giochino dall'impronta arcade e dalla durata media di una partita di 5 minuti, ma è pregevole se non altro perché non si deve lottare contro il tempo, ma solo contro la sfiga che si impunta a farti arrivare casualmente dei Prinny inutili. Per cui mi è scattata quella molla che mi spinge di tanto in tanto a rifare una partita, per il semplice gusto di giocarci, senza ansie o frustrazioni deleterie. Il mio consiglio è dunque di provarlo, perché magari ti appassiona ed è totalmente gratuito.



lunedì 8 novembre 2021

Gobliiins (con tre "i")

 


Gobliiins - 1991 - Versione PC VGA


Nel 1991 mi approcciai a Gobliiins nella sua versione per Amiga, che soffriva però di una lentezza ormai insopportabile, tra caricamenti e quant'altro, per cui non ebbi la costanza di arrivare in fondo al gioco. Peccato perché, almeno dal un punto di vista del concetto di gioco, Gobliiins mi piacque assai: fondamentalmente si tratta di un'avventura grafica punta e clicca divisa però in scomparti stagni, cioè il gioco è diviso in schermate fisse che vanno "risolte" una alla volta per poter procedere su quella successiva, un concetto abbastanza originale e più simile a quello di un puzzle game che a quello di un'avventura grafica.



Questo sistema rende il gioco estremamente lineare e, potenzialmente, è anche molto più alto il rischio di restare bloccati visto che non si può, come accade in molte altre avventure, lasciare qualcosa momentaneamente in sospeso per dedicarsi ad altro. D'altra parte questa impostazione rende però meno dispersiva l'esperienza di gioco e, almeno nel sottoscritto, rende il gioco più intrigante. Non ci sono salvataggi ma esiste un non-tanto pratico sistema a password che permette di ritentare un livello infinite volte senza dover rifare tutto dall'inizio.



Gli enigmi sono interessanti, sempre un po' astrusi ma raramente difficili da capire. Alla fine si tratta sempre di far lavorare in sinergia i tre protagonisti alternando l'intervento dell'uno sull'altro, giocando sulle rispettive capacità. Per questo motivo a volte basta fare dei tentativi per capire la giusta sequenza di interventi. C'è da dire che che l'ambientazione e i protagonisti non invogliano troppo a perseverare, ma se invece si entra in sintonia col gioco, allora non c'è rischio di annoiarsi.



La versione Vga che ho giocato in questi giorni è sostanzialmente uguale alla versione Amiga, ma se non altro il caricamenti sono veloci, e tutto il gioco risponde leggermente meglio ai comandi. La grafica è carina ed animata bene, pur non essendo certamente il miglior esempio di pixel art (anzi spesso ci sono elementi che sembrano essere stati disegnati da un bambino piccolo. Resta invece il sonoro un po' scarso soprattutto negli effetti sonori, pochi e ripetuti.



Tirando le somme questo Gobliiins, pur se non mi aveva pienamente convinto nel 1991, è comunque un titolo interessante. E' chiaramente invecchiato ma non malissimo, ha un suo fascino tutto particolare, e alcune sequenze restano anche oggi piuttosto spassose. Merita pertanto che gli si dia almeno un'occhiata.



giovedì 4 novembre 2021

10232: Il cinema

 


Set 10232 - Anno 2013 (2170 pezzi)


Ennesimo set della serie Creator, ormai mi restano solo un paio di pezzi da recensire oltre a questo, ed ennesimo set da avere se amate la serie! Non è tra le produzioni più recenti, e non vanta quindi di quella quantità di particolari che ormai caratterizza la famiglia dei set modulari, ma è già parecchio più curata delle prime uscite, che erano parecchio spartane soprattutto per quanto riguarda gli interni.



In questo caso gli interni hanno una loro funzione ben definita e persino il cinema interno, pur di ridottissime dimensioni, è ben caratterizzato. Non ho invece particolarmente gradito gli esterni di questa costruzione, in particolare per via delle vetrate con gli adesivi con le locandine dei film, che sono pacchiane, e mi ha infastidito anche il cupolone sul tetto, che è troppo alto rispetto alle altre costruzioni.
In ogni caso è un bel set, che non può mancare alla collezione benché esternamente non sia tra i più riusciti, con quel look orientale che poco si sposa col resto della famiglia. Apprezzabile infine la presenza di una Limousine benché non vi sia un posto dove posteggiarla.


Valutazione 7 e mezzo su 10

Costo nuovo sui 400 euro

martedì 2 novembre 2021

Maneater

 


Maneater - 2020 - Versione Playstation 5


Ho voluto provare Maneater perché, mi avevano detto, è divertente e un po' diverso dal solito gioco open world, se non altro per l'ambientazione. Ebbene: mi sono annoiato dopo pochissime ore che mi trovavo a nuotare in giro a mangiare pesci e bagnanti, cercando collezionabili e aumentando, in modo lentissimo, le dimensioni e le abilità del mio pescione.



Iniziamo col dire che dal punto di vista tecnico Maneater fa il suo dovere. Nulla ci fa cadere la mascella, ma il gioco rende bene l'idea e l'immondezzaio ricreato come fondale della maggior parte delle zone di gioco mi ha fatto più volte sorridere soddisfatto. Così come va menzionata come ottima l'idea che ci sia una voce in stile documentarista che commenta le nostre azioni come se, per l'appunto, ci stesse guardando della gente in un documentario alla televisione.


Il problema di questo gioco è invece, come detto prima, nella noia profonda che prende abbastanza presto. Non dico che il gioco non presenti della varietà o momenti divertenti, ma nuotare è un'operazione piuttosto noiosa di per sé, così come è terribilmente ripetitivo inseguire le prede (anche gli umani) in acqua e persino fuori dall'acqua. 



Mi ha deluso parecchio la quantità di potenziamenti che si possono sbloccare, uno degli aspetti meno sfruttatati di tutto il gioco. Sarebbe bastato aggiungere più evoluzioni per rendere il gioco molto ma molto più interessante. Così come mi ha deluso non poco (in senso negativo) la quantità e la qualità dei collezionabili, che sono comunque necessari se si vuole evolvere in fretta.



Non mi sento di bocciare completamente questo gioco, perché è fatto benino ed è pieno di idee interessanti. Semplicemente mi ha annoiato in fretta, quindi consiglio di provarlo solo se si può giocarci in modo gratuito.