HADES - 2020 - Versione Playstation 4
La premessa: Hades è universalmente riconosciuto come un gioco eccellente, dal gameplay sopraffino, con una trama intrigante e scritta benissimo, con un sistema di progressione che diventa una vera a propria droga, e con un comparto artistico fenomenale. Tutti ne parlano bene, tutti sono entusiasti, tutti ad acclamarlo come gioco dell'anno. Ecco, io non mi metto certo a dire che Hades sia un brutto gioco o che non abbia delle idee innovative e uno stile molto originale, ma non vedo tutto questo gran capolavoro.
La trama è raccontata attraverso i dialoghi che scambi coi vari personaggi che si incontrano sia nell'abitazione, che fa da punto di ristoro e ripartenza, sia nei vari labirinti dell'Ade, tra una battaglie e l'altra. Ad ogni ciclo (cioè dopo ogni morte) la trama avanza sbloccando nuovi dialoghi. Questa è una trovata molto interessante ma, personalmente, come sempre della trama mi interesso poco e di dover passare in rassegna tutti i numerosi personaggi per sbloccare ogni volta nuovi dialoghi ne ho avuto le palle piene già dopo il quinto o sesto ciclo. Anche perché il tono è quello da "humor inglese" un po' surreale e completamente slegato all'ambientazion dove i personaggi passano da toni altisonanti a discorsi terra a terra (un po' come accade in Monkey Island, ma questi discorsi non sono affatto così divertenti, sembrano solo forzatamente dimensionati verso il demenziale).
La grafica è fumettosa ed è colorata in modo molto stiloso, ma a mio parere è un po' piatta se consideriamo che il gioco ha una visuale isometrica, mancando di un sistema di illuminazione vero e proprio. Il sonoro invece è eccellente, con dialoghi ben recitati e, soprattutto, con alcune delle musiche davvero bellissime.
Quello che invece mi convince di meno è il gameplay vero e proprio. Il gioco ha pochi contenuti, e si possono vedere tutti nel giro di pochissime ore, ma poi ti richiede di ripetere all'infinito le stesse battaglie contro gli stessi nemici e negli stessi ambienti, con le uniche variabili che dipendono nell'utilizzo delle 7 o 8 diverse armi a disposizione. Armi che, in combinazione con i bonus casuali che si raccolgono durante le partite, portano sì ad una certa varietà nell'approccio che si ha nei combattimenti, ma non lo fanno in modo così radicale. Mi sono ritrovato a macinare battaglie su battaglie semplicemente scattando più o meno in modo casuale sullo schermo, forte dei bonus che questa mossa spesso si porta dietro: non esattamente quello che io chiamo un gioco divertente, soprattutto quando i nemici sono sempre gli stessi e si ripetono all'infinito.
In altre parole trovo che Hades sia un gioco è veramente ripetitivo e sono certo che dopo 20 cicli ti avrà detto tutto quello che ti poteva dire. La trama potrebbe tenerti incollato più a lungo, richiedendoti di finire il gioco varie volte, con le diverse armi, ed elargendo tanti doni ai vari personaggi. Per me però non vale la pena perdere tutto quel tempo nel fare sempre le stesse cose solo per arrivare a vedersi concludere la trama. In conclusione NON sto stroncando Hades, un gioco mi ha divertito per tante ore e che mi ha regalato anche delle soddisfazioni. Ma la sua natura troppo action probabilmente non è troppo nelle mie corde, per cui vedo tanti difetti che tu potresti non vedere, preferendo il sottoscritto decisamente titoli più ragionati o basati sulle statistiche.
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