Rune Factory 4 special - 2012/2021 - Versione Playstation 4
Se cerchi una via di mezzo tra un classico gioco di ruolo giapponese (in stile "Atelier") e un gioco alla Harvest Moon, ecco che la serie Rune Factory potrebbe fare al caso tuo. Nello specifico, questo quarto capitolo esce su portatile Nintendo nel lontano 2012 per arrivare anche su Ps4 con una versione "special", più ricca, più varia ma non per questo tecnicamente aggiornata. La questione tecnica però non è un problema: anche se la grafica è molto semplice e i personaggi sono fatti con pochissimi poligoni, l'insieme e gradevole, così come sono gradevoli le musiche di accompagnamento. Quindi se riesci a scendere a patti con un gioco che ricorda graficamente titoli da Playstation/Playstation 2, magari perché come me ami il retrogaming, non credo che non ti ritroverai in una casa confortevole giocando con questo Rune Factory.
E' l'impostazione altamente infantile, semmai, a creare un po' di disagio: tutto in Rune Factory 4 è fortemente caratterizzato per piacere a "donne e bambini", con oggetti e mostri rotondini, animazioni buffe e tanti tanti piccoli compiti quotidiani da completare, tutto all'insegna del semplice e dell'immediato. Le difficoltà nascono quindi non tanto dalle cose da fare, ma dalla quantità di cose che devi fare. Ci sono mille compiti da svolgere, dal prendersi cura degli orti all'allevamento di mostri, dal raccogliere risorse al cucinare, creare oggetti, sintetizzare materiali, uccidere mostri, salvare persone, pescare, partecipare ai festival, spedire, tacchinare le ragazze, vendere, comprare, arredare eccetera eccetera.
Davanti a tutte queste cose da fare da una parte si resta un po' smarriti, dall'altra parte invece si constata che c'è sempre qualcosa di nuovo da sperimentare, e questo è bene. Purtroppo però le fasi di esplorazione e combattimento sono davvero marginali rispetto a tutto il resto, e questo secondo me è il difetto più grande del gioco. Per quanto sia divertente fare il "casalingo" e coltivare l'orto, dopo un po' sento il bisogno di qualcosa di più avventuroso, e la parte ruolistica/esplorativa non compensa abbastanza tutto il resto, con cui invece siamo immersi nel quotidiano e, alla fine, nella noia. La possibilità di automatizzare molti dei computi, per carità, aiuta molto ad evitare la noia, ma l'azione vera e propria dopo un po' si sente mancare.
In definitiva il gioco è veramente ricchissimo di sfaccettature e cose interessanti da fare, ma è un po' limitato in aspetti che invece io prediligo, cioè l'esplorazione e lo sviluppo del personaggio. Questo non è necessariamente un difetto, dipende solo da cosa cerchi da un gioco di questo tipo. Resta comunque un'esperienza assolutamente da provare.