The Ascent - 2022 - Versione Playstation 5
The Ascent è un gioco strano. Stavo pigramente cercando qualcosa in stile Diablo (che è una varietà di giochi che adoro) e ho trovato questo titolo dall'impostazione tipica dei giochi di quel genere, con visuale da tre quarti, con nemici che saltano fuori da tutte le parti (e dalle fottute pareti, in questo caso ci sta a dirlo) e con tanta azione su schermo, colori ed esplosioni. Eppure fin dalle prime battute si nota che il gameplay non è proprio come me lo sarei aspettato. E non mi riferisco solo al fatto che ci sono degli elementi tipo porte da aprire, codici da trovare eccetera (che poi in realtà capita davvero poche volte di imbattersi in cose di questo tipo), quanto nel fatto che il nostro personaggio è abbastanza sottopotenziato da non permetterci di entrare e spaccare tutto come in un Diablo qualsiasi, ma viene richiesto al giocatore un approccio un minimo tattico, e soprattutto è necessario spesso ricorrere alle coperture dietro a muretti o ripari di ogni genere da cui si può sparare senza essere colpiti.
Questo differente "passo" del gioco fa una certa differenza e potrebbe non incontrare il tuo gusto. Così come potrebbe non essere di tuo gusto dover usare uno dei due analogici per sparare in una direzione diversa da quella in cui ti muovi (ed è assolutamente necessario farlo: quante volte ho dovuto correre in una direzione sparando all'indietro a torme di mostrilli che mi inseguivano!). Nel mio caso tutto questo non mi è dispiaciuto, ma avrei preferito qualcosa di meno impegnativo (il bello dei giochi alla Diablo è proprio quello di non richiedere di pensare troppo). Parlando di "passo", tra l'altro, il nostro avatar è davvero molto lento a muoversi, e quindi per tutto il gioco arrancheremo attraverso ambientazioni enormi, e avremo grossi problemi anche a schivare i proiettili.
Un'altra differenza che non è proprio positiva risiede negli equipaggiamenti. Esistono alcuni tipi di armature ed di armi, ma sono proprio pochini e quasi tutti di fatto inutili. Si possono potenziare, ma non ci sono tante opportunità per farlo. Di conseguenza i nemici alla fine fanno cadere sempre le stesse armi. medikit e poco altro. Così come sono anche pochi i parametri che cambiano quando si sale di livello. Insomma, c'è una progressione ma non è nulla di così impattante sul gameplay, che rimane sempre uguale da inizio a fine senza alcun cambio di passo.
Detto questo, e citati diversi aspetti critici, prima ci citare l'ultimo grande difetto che mi ha fatto addirittura abbandonare il gioco quando ero a circa 2/3 del percorso, devo spendere due parole su quelli che sono invece i grandissimi pregio di questo gioco: tecnica e grafica. Su Playstation 5 il gioco è granitico, fluidissimo, pieno di personaggi su schermo (cattivi o neutrali che siano), con esplosioni e proiettili da tutte le parti, e lo scrolling non perde un frame. Le ambientazioni, come detto, sono enormi e intricatissime, al punto che è facile perdersi anche consultando la mappa automatica che sembra uscita da un Autocad vista la complessità delle strutture.
Ma soprattutto graficamente The Ascent è sbalorditivo. Ma veramente! Roba da lasciare a terra la mandibola. Che ti piacciano o non ti piacciano il Cyberpunk e le città in pieno stile Bladerunner, non puoi non rimanere impressionato dalla ricchezza di particolari presenti in ogni anfratto delle enormi mappe in cui ti muovi, con città davvero grandi e piene di vita, persone, negozi, bar, neon, stazioni della metro, palazzi abbandonati, quartieri ricchi, prigioni, strade e abitazioni piene di spazzatura e detriti, finestre illuminate che fanno intravvedere l'interno, kilometri di cavi e tubature intricatissime che corrono ovunque al punto che sembra di essere in enormi raffinerie, robot giganti e insomma tutto quello che ti aspetteresti in un cupo mondo meccanicizzato. Questo gioco ha una ricchezza grafica che lascia davvero senza parola.
Detto quindi che la grafica è davvero pazzesca e che le ambientazioni sono enormi, resta però il fatto che tutto questo involucro è sfruttato pochissimo. Ci si aspetterebbe di essere sommersi di missioni di vario tipo per spingerti a sfruttare questo bellissimo e maestoso universo, in modo da far livellare il nostro personaggio in modo divertente, e invece il gioco ci propone una serie risicatissima di cose da fare. Mi sono trovato ad un certo punto a non riuscire a passare una battaglia della missione principale perché, probabilmente, non sono ancora abbastanza livellato, e non avevo nulla da fare! Ho così cominciato a girare a zonzo tra le varie zone del gioco (anche quelle coi nemici molto più forti di me) ma senza trovare qualcuno che mi chiedesse di fare qualcosa. Che senso ha fare città enormi, intricate, piene di persone e negozi, se poi si rivelano essere involucri vuoti? E soprattutto che senso ha andare ad ammazzare gente in giro solo per salire di livello? Secondo me non ha alcun senso.
Per questo ho abbandonato il gioco. Se solo avessero inserito un centinaio di sub-quest, anche orribili, comunque mi sarei divertito ancora per delle ore, benché non ci sia questa gran varietà nel gameplay e nelle armi da provare. E invece no, The Ascent rimane per me una gigantesca occasione mancata per difetto di game design e trovo la cosa davvero incomprensibile. Mi piacerebbe che lo provassi anche tu perché magari mi è sfuggito qualcosa... mi pacerebbe insomma essere smentito nel mio giudizio. Ho comunque giocato a The Ascent per almeno una decina di ore.
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