Pitstop II - 1984 - Versione Commodore 64
Pitstop II è un gioco interessante in quanto prima di tutto riprende la caratteristica tipica del suo predecessore, uscito un anno prima, e cioè il fatto che gli pneumatici delle auto da corsa si consumano, e con essi anche il carburante, per cui è necessario fermare l'auto ai box (il "pitstop" del titolo) per procedere al rabbocco e alla sostituzione delle coperture.
La cosa che cambia rispetto al capitolo precedente, oltre alla grafica finalmente dignitosa, è il fatto che si può finalmente giocare in due, in una sfida diretta con un altro giocatore umano o, in mancanza, contro il computer.
Ovviamente non ho mai giocato contro una persona umana, per cui posso solo immaginare che il bello di questo gioco stia tutto lì, nel cercare di battere un amico e non una fredda auto mossa dal Commodore 64. Giocato da soli, insomma, è abbastanza una menata, anche perché i circuiti sono tutti uguali, senza alcun oggetto in pista, diversi solo nella sequenza di curve, il che è un po' poco per rendere attraente un titolo di corse.
Ovviamente non ho mai giocato contro una persona umana, per cui posso solo immaginare che il bello di questo gioco stia tutto lì, nel cercare di battere un amico e non una fredda auto mossa dal Commodore 64. Giocato da soli, insomma, è abbastanza una menata, anche perché i circuiti sono tutti uguali, senza alcun oggetto in pista, diversi solo nella sequenza di curve, il che è un po' poco per rendere attraente un titolo di corse.
La sezione nei box è, come nel precedente gioco, lentissima da gestire, dovendo muovere manualmente i due tecnici (quello alla pompa e quello che deve cambiare le gomme) in un'operazione che alla fine può portare via anche due minuti di tempo! Per cui è prioritario, durante la corsa, evitare il contatto con altre auto o coi bordi della strada, per cercare di preservare gli pneumatici il più possibile. La cosa non è facile, però, visto che manovrare l'auto è abbastanza difficoltoso, con la monoposto che ondeggia come se fosse attaccata ad elastici, e si deve giocare moltissimo sulle diagonali dello stick.
Graficamente è dignitoso, come detto, ma molto spoglio, coi caratteri dei menù non ridefiniti. Per fortuna le due piste rappresentate sullo schermo corrono via veloci, ma la mancanza di oggetti a bordo pista si nota moltissimo. Sebbene per l'epoca fosse sicuramente innovativo e degno attenzione, oggi Pitstop II resta un titolo poco giocabile, poco attraente e, soprattutto in single player, senza scopo. Non lo consiglierei.
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