venerdì 30 dicembre 2022

Spiderman Miles Morales



Spiderman Miles Morales - 2020 - Versione Playstation 5


Avendo giocato ed apprezzato proprio quest'anno lo Spiderman per Ps4, non ho potuto esimermi dal provare questo suo semi-seguito, in cui Peter Parker lascia spazio al suo omologo di colore. Prima di tutto devo dire due parole sull'aspetto tecnico: se già il gioco precedente era fantastico nella versione Playstation 4, questo Miles Morales giocato in 4k e con ray tracing attivo (e, grazie al mio tv, a 60 fissi visto che ha un algoritmo di interpolazione molto efficace, altrimenti sarebbe andato a 30 fps), è davvero eccezionale. Mai vista una New York natalizia e nevosa così bella, nemmeno nei film romantici di natale!



Ambientazione a parte, il gioco è un gioiello tecnico sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda il gameplay invece siamo esattamente dove ci aveva lasciato il gioco precedente, e da questo punto di vista non c'è praticamente alcuna novità. Tutto questo fa apparire Miles Morales come un corposo DLC piuttosto che un gioco a sé stante.



La durata è circa dimezzata rispetto al prequel (come lo è anche il prezzo, per fortuna), ma credo che dal punto di vista del gioco vero e proprio si sarebbe potuto osare un po' di più. Visto infatti che alla fine del primo gioco dedicato a Spiderman mi ero già un bel po' stufato del sistema di gioco (combattimento, e non solo), ritrovarmelo identico mi è risultato abbastanza pesante. E sono certo che qualcosa per differenziarlo si poteva anche escogitare. 


Capisco però che andare a toccare un sistema praticamente perfetto poteva risultare un azzardo, per cui non valuterò negativamente il gioco per questo aspetto poco originale. Forse l'unica vera critica che potrei fare a questo gioco è sulla trama, davvero da bimbiminkia e scontatissima, ma del resto stiamo parlando di un eroe dei fumetti, un eroe americano per giunta, e come tale la sua storia è stereotipata e a prova di "americano medio". Per trame complesse e colpi di scena davvero inaspettati, cerca altrove!


In definitiva mi sono divertito con questo gioco, anche se l'esperienza del primo Spiderman era ancora troppo recente per non trovarmi inevitabilmente a ripercorrere le stesse situazioni senza sentore un po' di stanchezza. In compenso l'atmosfera natalizia mi ha deliziato oltre ogni misura, per cui mi sento di consigliare Miles Morales a tutti quelli che cercano qualcosa di tecnicamente splendido, non troppo impegnativo e dannatamente natalizio.



martedì 27 dicembre 2022

Pitfall!

 


Pitfall! - 1982 - Versione Atari 2600

Pitfall! è considerato quasi unanimamente come il miglior gioco mai prodotto per Atari 2600 e certamente, almeno per l'anno in cui uscì, è stato il gioco più innovativo e tecnicamente impressionante che si potesse trovare nel catalogo di quella macchina. Per quanto mi riguarda invece trovo decisamente più bello e divertente il suo seguito (di cui ho già parlato qui), perché per iniziare il primo Pitfall! basava il suo gameplay su un tempo limite (il gioco termina dopo 20 minuti) e non ho mai sopportato questo tipo di dinamiche che ti spingono ad avere fretta. Oltre a questo il gioco richiedeva comunque di fare spesso salti millimetrici per evitare gli ostacoli, e questa è un'altra meccanica che mal sopporto.



Certamente togliendo queste due dinamiche, mi si dirà, il gioco avrebbe perso completamente il suo grado di sfida, e la gente lo avrebbe finito ed accantonato nell'arco di un pomeriggio. Ebbene, Pitfall 2 di fatto abbandonò queste dinamiche, restando un gioco molto divertente e rigiocabile. Ma al di là del mio gusto personale Pitfall! resta una pietra miliare, uno di quei giochi capaci di fare una piccola rivoluzionare nel modo che abbiamo di intendere i videogiochi. Merita una partita? Non è una risposta facile da dare, ma a mio avviso è molto meglio giocare a Pitfall 2.



domenica 25 dicembre 2022

Silent Service

 


Silent Service - 1985 - Versione Amiga

Silent Service è un gioco nel suo piccolo geniale, capace di creare di fatto un genere, quello dei simulatori bellici di sottomarino, che bene o male è arrivato ancora fino a noi senza scomparire completamente, come è accaduto invece con altre tipologie di simulazioni. 



Dietro a questo gioco c'è Sid Meier, uno dei nomi più celebri e celebrati negli ultimi 40 anni, e il tocco del fuoriclasse si nota eccome. Pur essendo un gioco dal gameplay piuttosto statico, nella realtà Silent Service ha mordente ed appassiona non appena le missioni iniziano a complicarsi (e viene richiesta parecchia perseveranza, visto quanto diventa ripida la difficoltà già dalla terza missione).




Oggi Silent Service mantiene ancora una certa dose del suo vecchio fascino, quello di un'epoca in cui la grafica iniziava davvero a fare la differenza, ma che era anche il periodo in cui i programmatori si sforzavano sempre di più nello spremere la potenza computazionale degli home computer, per regalarci esperienze sempre diverse e sempre più ricche. Se è vero comunque che questo titolo oggi non ha più molto da offrire a giocatori di nuova generazione, è anche innegabile che per chi come me all'epoca ci passò diverse nottate, rappresenti ancora un gioco fondamentale, di quelli che tra le centinaia di titoli esperienziati mi hanno lasciato un grande segno nel cuore.



venerdì 23 dicembre 2022

Podcast videoludici (parte 12)

Podcast videoludici (parte 12)


Non potevano mancare anche a dicembre le segnalazioni relative ai podcast che mi piace ascoltare. 



XXIII - GONG


Gong è il podcast ufficiale di RoundTwo, un sito specialistico curato da giornalisti molto bravi e capaci, quelli che io considero probabilmente i più professionali e preparati dell'intero lotto. Il loro podcast è quindi una fonte inesauribile di informazioni, anche perché esce a cadenza quasi giornaliera, garantendo un flusso continuo di contenuti e informazioni. Ci sono almeno quattro tipologie di contenuti che si alternano. Il più interessante a mio parere e quello in cui parlano delle loro prime impressioni per qualche nuovo gioco: in queste occasioni aiutano l'ascoltatore a capire effettivamente se un gioco possa essere di suo interesse, molto di più di quanto invece non accada quando fanno recensioni ufficiali, che praticamente sono una lettura di quello che viene scritto sul sito, e cioè sono le solite retoriche, prolisse, inutili recensione tipiche, appunto, da sito di settore. Interessanti anche le puntate un cui rispondono alle domande degli ascoltatori, andando a toccare qualunque argomento, spesso esprimendo pareri personali. Totalmente noiose invece le puntate in cui parlano delle questioni finanziarie/legali/sindacali ecc che toccano l'industria del videogioco, discorsi che non interessano praticamente a nessuno se non a loro stessi, che passano ore a ragionarsi addosso sulle conseguenze di questa o quella acquisizione ecc. Insomma, il nulla assoluto per gli ascoltatori.

- IDEALE PER chi vuole essere sempre aggiornatissimo sui videogame a 360 gradi 

- STIA ALLA LARGA chi si annoia a sentire discorsi inutili su questioni finanziarie e sindacali



XXIV - JOYPAD

Anche questo podcast è il frutto del lavoro di tre noti giornalisti di settore, ma per fortuna Joypad è un programma abbastanza scanzonato e si lascia ascoltare con leggerezza. I conduttori probabilmente non sono le persone più simpatiche sulla terra, hanno un atteggiamento un po' presuntuoso e a volte si fa fatica ad essere d'accordo con quanto dicono, ma non ci sono grossi motivi per non apprezzare il loro podcast, che è comunque abbastanza sul pezzo ed è fonte di notizie interessanti. Peccato solo che non esca con gran regolarità, perché è un podcast molto dinamico e leggero, e alle volte sembra di ascoltare un programma radiofonico in diretta.

- IDEALE PER chi vuole ascoltare un podcast abbastanza veloce e leggero

- STIA ALLA LARGA chi non ama i podcast in stile radiofonico


mercoledì 21 dicembre 2022

Porky's

 


Porky's - 1983 - versione Atari 2600


Da un film tutto sommato bellino, e che ha comunque segnato un'epoca, è stato tratto uno dei millemila giochi per l'Atari Vcs che hanno invaso il mercato, rovinandolo e senza quasi lasciare ricordo di sé. 



Eppure questo Porky non è un brutto titolo, almeno confrontato con la media delle produzioni uscite per questa macchina, al punto che rimpiango di non averlo giocato nel 1983, perché sarebbe potuto facilmente diventare uno dei miei giochi preferiti per quell'epoca. 



Un design abbastanza complesso, una grafica semplice ma notevole e che mi ha ricordato un po' il mitico Bruce Lee che avremmo poi visto sul Commodore64,  un sonoro nella media e ben 5 schermate di gioco differenti: non sottovalutare questo giochino perché al netto di qualche problemino coi comandi (maledette scale) è divertente e fatto bene.



domenica 18 dicembre 2022

10217: Diagon Alley



Set 10217 - anno 2011 (pezzi 1977)


Un set veramente eccellente, dedicato ad uno degli aspetti più caratteristici del mondo di Harry Potter: Diagon Alley, la Portobello Road dei maghi londinesi.

Il set è veramente grande, consta di 3 edifici, 9 omettini (più uno scheletro) e diversi stand ricchi di oggetti magici, cappelli e civette. La Gringott, la famosa banca dei maghi, è un'edificio apribile, con all'interno un banchetto e una cassaforte. Da aperta è davvero imponente, mentre da chiusa è poco più di uno scatolotto ed è comunque l'edificio meno bello del lotto. Gli altri due negozi, Ollivander e Borgin&Burkes sono veramente meravigliosi e racchiudono lo spirito di HP come nient'altro mai. Non mancano molti particolari che rendono il set un vero gioiello (tipo l'armadio teletrasporto). Un set immancabile per ogni fan dell'odioso maghetto quattrocchi.


Valutazione 10/10

Prezzo nuovo eur 555

sabato 17 dicembre 2022

REVS

 


Revs - 1985 - Versione Commodore 64


Immagina un gioco di guida talmente simulativo che senza avere sotto mano il manuale non riesci nemmeno ad accendere il motore: questo è Revs, il gioco per Commodore 64 creato dall'autore di Formula One Grand Prix. E il giovane Elder Barabba, caparbio e appassionato, passò un intero pomeriggio a provare tutti i tasti della tastiera per capire come "domare" questo gioco che, pur nel suo aspetto spartano, presentava comunque una pista fatta di poligoni mossi in tempo reale, una cosa questa praticamente impensabile sul vecchio biscottone della Commodore, e per questo motivo meritevole di un certo impegno per essere esperienzato. Quando finalmente riuscii a mapparmi i tasti mi trovai comunque davanti ad un simulatore in cui, tipo pianista, il giocatore è costretto ad usare una decina di tasti diversi, contemporaneamente, per sterzare, scalare le marce e accelerare, evitando di uscire di pista e di impattare contro i mezzi avversari: assolutamente qualcosa al di fuori della portata (e della pazienza) di un giocatore casuale. E infatti credo in tutta la mia vita di essere riuscito a fare solo 2 o 3 giri senza incidenti, e a velocità molto ridotta.

Alla luce di tutto questo, Revs ha un fascino incredibile ma è assolutamente un gioco proibitivo. Sconsiglio di provarlo perché è facile che non si riesca nemmeno a paritre.




mercoledì 14 dicembre 2022

The Elder Scrolls V: Skyrim

 


The Elder Scrolls V: Skyrim - 2011 - Versione Playstation 5


Che strana sensazione giocare a Skyrim dopo più di 10 anni. Da una parte non riesco a non restare affascinato da un titolo che è rimasto sulla cresta dell'onda per oltre un decennio, e giocacondici anche solo qualche ora se ne capisce il perché. Dall'altro lato però provo una certa repulsione dovuta al fatto che all'epoca ci giocai così tanto,  così intensamente, con così tanta sistematica completezza che alla fine mi ha causato rigetto e mi ha persino indotto a soffrire di motion sickness. Al punto che ora se ci ripenso mi sento male di nuovo!


Per fortuna ci si può giocare anche in terza persona, altrimenti non avrei resistito per più di dieci minuti. Purtroppo però il ricordo di quelle infinite segrete tutte uguali, con infiniti sarcofagi da aprire, armi da raccogliere, ingredienti da miscelare e missioni poco interessanti da sommare le une alle altre, mi hanno fatto desistere dal continuare e mi sono quindi fermato dopo poche ore. In ogni caso Skyrim si porta bene la sua età, i 4k a 60 fps danno giustizia ad una grafica non ricchissima di poligoni ma molto gradevole. Resta però quella sensazione di miniatura che mi dava molto fastidio fin dalle prime partite, cioè il fatto che le grandi montagne che popolano la regione in realtà sono ingigantite da effetti prospettici essendo alte come tre alberi messi uno sull'altro o poco più. 




venerdì 9 dicembre 2022

Impossible Mission II



Impossible Mission II - 1988 - Versione Commodore 64 

Impossible Mission II non mi piace, ed è davvero strano visto che il primo Impossible Mission è uno dei miei giochi preferiti di sempre e visto che questo seguito, tutto sommato, non ne stravolge affatto il gameplay. Eppure resta il fatto che questo gioco non mi piace.



Là dove Impossible Mission era un gioco tecnicamente eccellente ma nel contempo molto pulito ed essenziale nelle sue componenti grafiche, sonore e di design, questo seguito invece è qualcosa di molto più barocco, dove agli elementi di base vengono riproposti ma arricchiti di tanti orpelli (soprattutto grafici) e le meccaniche di gioco, seppure quasi identiche, diventano molto più complesse, soprattutto nella gestione dei terminali.


Il gioco è infatti molto più difficile non solo per il layout delle nuove stanze ma anche per la più difficoltosa lettura della stesse, che rendono l'esplorazione meno piacevole e più dipendente dalle risorse accumulate. Non che Impossible Mission II sia diventato un gioco complicato, ma è decisamente più punitivo e meno immediato del suo predecessore, perdendo quindi per strada due degli elementi "forti" del gioco originale.


Gli sviluppatori hanno invece puntato ad aumentare i contenuti e la conseguente quantità di sfide da affrontare, ed era forse una scelta obbligata per poter proporre un seguito di un gioco così di successo. Ma secondo me, in questo modo, la perfezione del primo capitolo è andata persa e Impossible Mission II è diventato una sorta di clone fatto con più budget ma venuto peggio. Probabilmente se mi impegnassi un po' di più potrei arrivare anche a farmelo piacere, ma ora come ora resto di questa opinione: Impossible Mission II non è venuto così bene come avrei sperato.



giovedì 8 dicembre 2022

Final Fantasy VIII

 


Final Fantasy VIII - 1999 - Versione Playstation 1 e Playstation 4


Ebbene sì, nel 2022 ho finalmente visto i titoli di coda di quel Final Fantasy 8 che non mi era mai riuscito di portare a termine fin dal 1999. Comprato il secolo scorso sull'entusiasmo che mi procurò il settimo capitolo della saga, mi ritrovai parzialmente deluso da questo Final Fantasy per una serie di motivi che, va detto, ritengo che ancora oggi siano validi, almeno per il mio gusto.



Diciamo che non mi piace l'ambientazione, il fatto che i protagonisti siano soldati che uccidono altri soldati, i protagonisti stessi e la grafica che li rappresenta, il sistema di potenziamento delle armi, il sistema di livellamento e la pochezza dei segreti e delle side quest. Ma soprattutto non mi piace la storia, assolutamente inutile e, va detto, raccontata in modo raccapricciante.  



Quindi non salverei nulla di questo Final Fantasy 8? Non proprio. Diciamo che se anche tutte queste cose non mi piacciono il titolo è comunque giocabile e, nell'insieme, ci sono un sacco di location evocative e la parte musicale è splendida. Non posso dire che oggi non mi sia divertito giocandoci, ma questo in parte è dovuto al fatto che la remastered per Ps4 consente di accelerare il gioco a x3, di fatto più che dimezzando  il tempo necessario per arrivare in fondo (oltre al fatto che si può anche barare nelle battaglie ed eliminare gli incontri casuali).



Secondo me Final Fantasy VIII resta il capitolo peggiore della serie (persino peggio del XIII) ma conserva pur sempre il fascino dei grandi rpg per Playstation, per cui ho voluto finirlo e ti consiglio comunque di provarlo, al netto di tutte le cose che secondo me potevano essere fatte molto meglio.




martedì 6 dicembre 2022

Little Computer People

 


Little Computer People - 1985- Versione Commodore 64

Gioco/non gioco, Little Computer People fu un esperimento interessante, una specie di Tamagotchi in cui si poteva osservare il comportamento di un ometto (e del suo cane) all'interno di una casa arredata a più piani. Naturalmente anche Little Computer People non sarebbe considerabile un gioco se non fosse stato previsto un qualche tipo di interazione col nostro piccolo abitante, e infatti prima di tutto possiamo far accadere delle cose (ad esempio, possiamo far recapitare cibo o accarezzare il nostro omino), ma soprattutto è possibile chiedergli di fare cose direttamente digitandole sullo schermo.


Naturalmente gli si scrive in inglese, ma non è difficile trovare le parole per invitarlo a ballare, telefonare, guarda le tv, scrivere una lettera, dare acqua al cane e così via. Purtroppo molte volte non si capisce se l'invito sia stato recepito visto che il nostro prima deve finire di fare quello che già sta facendo. E questo è un bel limite, considerato che poi alla fine non comprende così tanti comandi come si vorrebbe, per cui non è mai chiaro fino in fondo quali comandi sia possibile dare e quali no, non avendo un riscontro immediato.


Per concludere, per quanto sia ancora una cosa simpatica e curiosa, Little Computer People annoiava dopo venti minuti già nel 1986, figuriamoci oggi, essendo troppo limitato nell'interazione e, soprattutto, negli scopi. 

sabato 3 dicembre 2022

41602: Rey



Set 41602 - anno 2018 (pezzi 119)

Questa versione Lego superdeformed di Rey non si distingue particolarmente dalle altre teste della stessa serie. E' stata creata con cura nei particolari, ha la sua capigliatura piuttosto fedele e in mano una spada laser standard...per il resto non ha praticamente nulla di memorabile.
Un set discreto, ottimo se si possiede anche Kylo.

Valutazione 7/10 

Prezzo nuovo eur 20

mercoledì 30 novembre 2022

Grand Theft Auto (il primo!)

 


Grand Theft Auto - 1997 - Versione Playstation 

Il primo Grand Theft Auto era un gioco geniale, e se la visuale fissa dall'alto oggi ti può suggerire che GTA sia molto limitato anche nel gameplay, in realtà questo titolo mette un sacco di carne sul fuoco e di fatto presenta già moltissimi degli elementi che poi caratterizzeranno anche i suoi celebri seguiti in 3d.


Riconosco che la grafica già per l'epoca non era il massimo della bellezza, ma la velocità con cui il tutto si muoveva, e la quantità di situazioni assurde che si presentavano a ruota continua durante il gioco, erano un connubio perfetto che creava assuefazione: iniziavi a giocare e non smettevi più, concatenando un'infinita serie di missioni, una più folle dell'altra. Tuttavia personalmente non ci giocai moltissimo, più che altro perché in quel periodo c'erano talmente tanti titoli tra cui scegliere che finii per sacrificare quelli meno "nelle mie corde".


Dovetti aspettare GTA3 per riavvicinarmi alla serie, senza restarne mai rapito, per altro. Tuttavia non posso non riconoscere la bontà del design che sta alla base di questa serie, e di come già il primissimo Grand Theft Auto sia ancora un gioco molto divertente da giocare, pur con tutti i suoi limiti dovuti in parte ad un hardware obsoleto, ma soprattutto dovuti al fatto che le evoluzioni successive di questo concept sono arrivate ad un livello stellare. Da provare.



domenica 27 novembre 2022

International Soccer

 


International Soccer - 1983 - Versione Commodore 64


International Soccer è un "mostro sacro", uno di quei titoli talmente iconici che chiunque abbia vissuto l'epoca d'oro degli home computer può riconoscere immediatamente, anche se all'epoca non avesse posseduto il C64 ma un'altra macchina. Fu uno dei primi giochi che gli amici mi "passarono" nell'84 e fu uno dei primi titoli con cui mi feci bello con gli altri amici, quelli che il Commodore 64 non ce l'avevano! Tuttavia non ci giocai così tanto visto che, come giocatore single player, International Soccer non aveva molto da dirmi.


Tuttavia non inganni la grafica cubettosa: omini così grandi e così animati erano pura fantascienza nel 1984, così come l'esistenza di scenette come l'ingresso in campo o la premiazione a fine partita erano davvero una ventata d'aria fresca in un mondo, quello dei giochi per macchine casalinghe, arenatosi da un po' sull'essenzialità più marcata. Macchine sempre più potenti, e in particolare dotate con sempre più memoria a disposizione, ci iniziarono così a quella scalata verso la pura forza bruta che ancora oggi contraddistingue il mercato dei videogame.



Oggi International Soccer fa sorridere per la grafica grezza e il sonoro povero, per le tante mancanze (non ci sono i rigori e i giocatori sono sette per squadra) ma sorprende ancora per certe finezze, quali la mitica schermata in cui selezionare il colore delle maglie. International Soccer non è un gioco da giocare nel 2022, ma è un titolo da rispettare per quello che ha rappresentato ed è stato capace di innovare.

giovedì 24 novembre 2022

The Surge 2



The Surge 2 - 2019 - Versione Playstation 4


Non ci voglio girare troppo intorno: The Surge 2 è un ottimo soulslike in chiave fantascientifica e quindi lo consiglio senza riserve a tutti gli amanti del genere. Naturalmente ha i suoi punti forti e diversi punti deboli, per cui cercherò qui brevemente di illustrarteli in modo da poterti convincere della bontà del gioco.



Per iniziare l'atmosfera generale di questo gioco è chiaramente molto più luminosa e asettica di quanto non accada negli altri giochi di questo genere ma con ambientazione medievale. La città futurista e semidistrutta di The Surge 2 può sembrare quindi un po' troppo "pulitina", pur essendo per metà in macerie, pur non mancando condotti oscuri pieni di liquidi maleodoranti e vicoli malfamati. Insomma, l'atmosfera non è il piatto forte di questo gioco a causa di un'illuminazione poco ispirata, ma graficamente il gioco non è affatto male.



Le meccaniche alla Dark Souls ci sono tutte, con tante armi e armature da sperimentare, con gli immancabili potenziamenti che danno un tocco alla Metroid al gameplay, e con nemici duri, bastardi e che si rigenerano ad ogni "falò" (che qui non sono falò). E ci sono ovviamente i boss, non troppo numerosi ma veramente cattivi.



Dove The Surge 2 davvero brilla è nelle interconnessioni presenti in modo davvero massiccio tra le varie sezioni dei livelli. Da questo punto di vista siamo di fronte a qualcosa che rivaleggia, e probabilmente supera, il primo Dark Souls. Gli ambienti non sono enormi, ma scoprire come tutto si ripiega su se stesso, attraverso l'apertura di scorciatoie, è comunque molto appagante.



Il gioco è impegnativo, ci sono alcuni momenti in cui ci si scoraggia un po' (in particolare per capire come abbattere certi boss), ma le fasi esplorative sono molto appaganti e difficilmente si esce dalla strada giusta per andarsi ad infognare in zone in cui siamo troppo deboli. Insomma, il gioco intrattiene nel modo giusto.



Per concludere una menzione d'onore alla musica dei titoli, un brano tanto semplice quanto iconico, che rivaleggia per bellezza ed atmosfera con i migliori temi di tanti film famosi di fantascienza. Davvero una delle cose più belle che ho ascoltato quest'anno. Ah, dimenticavo: The Surge 2 è un soulslike, è vero, ma ha persino una trama decente!