domenica 6 ottobre 2024

Mole Attack

 


Mole Attack - 1982 - Versione Arcade

Probabilmente ti sarà capitato di vedere su qualche rivista o su qualche sito web, rubricata come strana bizzarria nipponica, l'immagine dell'arcade da sala giochi Whac-A-Mole, un cabinato elettromeccanico dove è richiesto di battere un martello sulla testa di alcune malcapitate talpe che hanno l'ardire di sbucare in maniera casuale da una mezza dozzina di buchi presenti sul tavolo da gioco. Un gioco tanto frenetico e divertente quanto disumano in quello che rappresenta. Io una volta ho ucciso davvero una talpa, ma è stato un evento del tutto accidentale e non ho dormito per quattro giorni per il rimorso, quindi quella di prendere le talpe a martellate mi sembra una crudeltà insopportabile!


Al di là delle mie paturnie personali, e dall'ovvia sensibilità che si spera che abbiamo tutti verso gli animali, nel 1982 ne fu pubblicata una versione totalmente elettronica, nella forma di questo videogame "Mole Attack": i buchi sono rappresentati sullo schermo (in modo abbastanza orribile), e il martello viene sostituito da nove grossi tasti (uno per ciascun buco simulato). La chiave per vincere è quella di rendere la tastiera un'estensione del proprio corpo in modo da premere il tasto giusto senza doverlo cercare, visto che il gioco è talmente veloce e il tempo a disposizione per raggiungere il punteggio minimo è talmente risicato che non si ha davvero la possibilità di togliere gli occhi dallo schermo.


Oltre a questo non tutte le talpe vanno martellate: quelle senza faccia vanno evitate (non mi chiedere il perché) altrimenti si torna indietro col punteggio, e insomma già bisogna essere lestissimi a capire cosa vada colpito e cosa no, che se si vuole superare i livelli non è assolutamente possibile non avere le dita già pronte a toccare il tasto giusto. Il gioco è comunque tutto qui, e per quanto sia moralmente deprecabile, è divertente schiacciare le talpe, almeno per un po'. La difficoltà all'inizio è terrificante, ma non appena si apprende un po' di memoria muscolare diventa un po' come suonare uno strumento musicale, e quindi la cosa si fa via via sempre più facile e diventa possibile ottenere buoni punteggi. Sempre che si arrivi a perseverare su un gioco che è comunque tecnicamente, e ludicamente, poverissimo.



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