David's Midnight Magic - 1983 - Versione Commodore 64
Night Mission Pinball - 1982 - Versione Commodore 64
Ho accorpato due titoli in uno stesso articolo perché di questi due giochi si possono dire quasi le stesse identiche cose. In entrambi i casi siamo davanti a "simulatori di flipper", una categoria che nasceva già penalizzata dalla risoluzione degli schermi televisi di allora, come ben sappiamo più estesi in orizzontale che in verticale, motivo per cui la grafica era per forza molto miniaturizzata, con elemnti troppo piccoli per consentirci di godere in modo decente di quanto accade su schermo.
Dovrò aspettare l'arrivo di Pinball Dreams su Amiga per trovare un gioco che, grazie anche ad uno scrolling impeccabile, riuscisse ad ovviare a questo problema in modo brillante. Ma sul vecchio Commodore 64, per lo meno nel periodo di tempo che ho posseduto questa macchina, furono i due flipper in oggetto a tenermi compagnia. Va detto che non credo di aver giocato per più di una manciata di ore a nessuno dei due titoli. Questo è dovuto un po' per la già citata grafica lillipuziana, ma soprattutto perché non è che questi pseudoflipper fossero così divertenti come giochi di per sé. Probabilmente nessuno dei due giochi riusciva ad avvicinare nemmeno da lontano il fascino di un flipper vero benché, almeno Night Mission, ci avesse provato in qualche modo, ad esempio simulando l'inserimento del quarto di dollaro nel cabinato virtuale, con una simpatica, quanto inutile, breve animazione.
Entrambi i giochi più che altro facevano "numero", nell'elenco dei software posseduti, e facevano "curriculum" nel monte delle esperienze di giocatore che avevo iniziato ad accumulare, ma non erano certamente quei titoli che mi veniva voglia di ricaricare. Eppure Night Mission mi aveva conquistato se non altro per un paio di caratteristiche interessanti. Oltre al già citato siparietto dell'inserimento delle monete, aveva un ottimo sonoro, sempre presente - e in tema - durante il gioco. Aveva inoltre la caratteristica di essere monocromatico, e quindi con una risoluzione più definitiva rispetto all'altro gioco. Era anche possibile però passare alla modalità multicolor, con un dimezzamento della risoluzione che era un vero pugno nell'occhio. Si potevano tra l'altro cambiare i colori su schermo e addirittura cambiare alcuni parametri della simulazione, per renderla più o meno difficile e veloce.
David's Midnight Magic per contro era stato progettato e programmato per essere sempre in multicolor, quindi sì con risoluzione dimezzata ma era stato studiato per non sembrare così brutto come invece capitava a Night Mission quando lo si tramutava da una modalità all'altra. Tuttavia ho sempre trovato la sua "tavola" poco realistica e piuttosto brutta da giocare, per cui alla fine posso dire di aver sempre preferito intrattenermi (anche se in modalità monocromatica) con Night Mission.
Queste simulazioni di flipper anche oggi si lasciano giocare, pur se appaiono davvero troppo spartane per poter interessare per più di qualche minuto. Mi fa piacere riprendere in mano questi giochi (in special modo Night Mission) perché ho comunque dei bei ricordi legati ai pomeriggi passati col mio amato "biscottone" della Commodore. Alle volte mi rivedo come un ragazzino davvero solo quando, quattordicenne, passavo i mie pomeriggi attaccato ad uno schermo (per i primi tempi IN BIANCO E NERO) a giocare e programmare col Commodore 64. Ma non rimpiango un solo istante di quei momenti. Anche solo giocare con un flipper simulato così limitato mi rendeva felice. Dopo le ore di scuola al liceo, dopo compiti, versioni e ore di studio, c'era questo mio amico capace di aprirmi mondi sempre diversi in cui avventurarmi e trovare soddisfazione. Non c'era niente di meglio per me.