Castle of Terror - 1984 - Versione C64
Castle of Terror è una semplice avventura testuale come tante ne uscirono nell'epoca d'oro del C64, ma riscosse un certo interesse anche al di fuori della cerchia degli appassionati di questo genere di giochi in quanto la descrizione di ciascuna delle sue location era arricchita da ottime immagini (persino leggermente animate) e da un ispirato accompagnamento musicale. Questo bastò per generare curiosità rappresentando un evidente richiamo nei confronti di tutti quelli che avevano un Commodore 64 e volevano provare qualcosa di figo.
Anche io avevo già visto molte avventure testuali con grafica, ma probabilmente questa fu la prima che mi capitò in mano che avesse anche della musica di sottofondo,... e che musica! Anche se si trattava alla fine di una manciata di temi, per lo più corti e inevitabilmente ripetitivi, erano perfetti per l'atmosfera che volevano ricreare. Castle of Terror aveva tanti difetti (come vedremo) ma non mancava certo di atmosfera: la musica, la grafica, le descrizioni... tutto concorreva a creare un'atmosfera cupa, umida e inquietante come poche se ne erano viste fino ad allora.
Ma non solo: questo gioco faceva anche un uso magistrale dei (pochi) colori del c64, presentando su video scritte su sfondi colorati e immagini molto pulite dai contrasti vividi, regalando una lettura chiarissima dello schermo. Da questo punto di vista il nostro gioco rappresenta una vetta nelle produzioni per il personal computer della Commodore. Ogni schermata di Castle of Terror trasuda di Commodore 64, pur pagando tanto dettaglio con qualche problemino nelle zone colore, problemi simili a quelli tipici dello Spectrum (da cui fu trasposto).
La parte giocata è senza infamia e senza lode. Stranamente le illustrazioni sono fondamentali in quanto molti oggetti non sono indicati nelle descrizioni ma solo nelle immagini, per cui è essenziale osservare le figure per progredire nel gioco. Il parser ha un vocabolario piuttosto risicato (ma è possibile farsi elencare i verbi in qualunque momento) e non richiede frasi complesse, anzi spesso gli oggetto vengono usati automaticamente quando si compiono azioni generiche.
La difficoltà è nella media e i problemi maggiori li ho riscontrati nell'azzeccare le mosse giuste, mancando quasi totalmente di suggerimenti durante il gioco. Fortunatamente la mappa dell'avventura non è per niente estesa, pertanto non è necessario peregrinare avanti e indietro tra una stanza e l'altra sperando di trovare un modo per progredire. Ricordo che rimasi comunque ore fermo in certe location a pensare e provare soluzioni, accompagnato dalla musica, riuscendo però lentamente a progredire.
Infine sono presenti alcuni bug di poca importanza, soprattutto nella fase finale del gioco, in cui le descrizioni sono poco coerenti o il punteggio va a farsi benedire. La cosa più fastidiosa di tutte è però che, benché si possa salvare la ragazza e trovare il tesoro, non c'è modo di uccidere il vampiro. Questo fatto ci ha lasciati tutti quanti insoddisfatti per anni, convinti di non essere mai riusciti veramente a concludere il gioco!
Per concludere adoro questa avventura. Adoro la sua pulizia visiva, le sue immagini e la sua musica. Ho passato tantissime ore cercando di risolverla, da solo o in compagnia di amici. Rigiocarci ora per me è un po' come fare un tuffo nel passato, mi sento come se tornassi in luoghi che ho visitato tanti anni fa e che non avevo mai dimenticato. Questo è certamente un punto di vista molto soggettivo, ma se il gioco mi ha lasciato così tanto può anche voler dire che si tratta di un ottimo prodotto.
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