domenica 28 settembre 2025

Vectrex: Mine Storm e Pole Position

 


Mine Storm e Pole Position - 1982 - Versione Vecterx

Ho avuto finalmente modo di provare un Vectrex originale ad una fiera, era la prima volta in vita mia che ne ho visto uno acceso e funzionante, e ci ho potuto anche giocare! Che dire? E' una macchina davvero affascinante, sembra un coin-op in miniatura, un giocattolino che però fa girare dei giochi impressionanti, dal sapore antico e nello stesso tempo fantascientifico. Insomma è qualcosa che va provato per essere capito. Alla fiera c'era un solo gioco disponibile (Mine Storm) ma successivamente ho voluto provare una manciata di programmi, tra cui quello che mi ha maggiormente impressionato è Pole Position.



Mine Storm è un clone di Asteroids e anche se non ci sono asteroidi da distruggere ma delle mine (da cui il titolo), per il resto è identico al gioco Atari, con tanto di movimento inerziale, warp e astronavine nemiche che fanno capolino di tanto in tanto. Niente da dire su questo gioco: la grafica vettoriale è perfetta per riprodurre il feeling di Asteroids (anche esso fatto in grafica vettoriale nella sua versione originale), e la complicatezza dei comandi rende la sfida, altrimenti banale, affascinante il giusto. 



Pole position invece è, nel suo piccolo, spettacolare. Tutto quanto è ovviamente visualizzato in wirefreme, ma vedere la strada in movimento, con il monte Fuji sullo sfondo è quasi ipnotico. Anche in questo caso bisogna scendere a patti coi comandi per poter godere al meglio di questo gioco, ma i limiti della macchina sono stati sfruttati al meglio per restituire un'esperienza di gioco tutto sommato appagante... almeno per un'oretta. Penso che probabilmente nel 1982 avrei passato pomeriggi interi davanti a questi due titoli, ma oggi ovviamente appaiono talmente preistorici e ripetitivi da essermi impossibile appassionarmi al punto da restare a giocare più di qualche decina di minuti. Resto dell'idea comunque che questa console vada provata per capire di cosa è capace, nessun emulatore le rende giustizia!



sabato 27 settembre 2025

ATARI 5200: i giochi (sesta parte)

 


Atari 5200 - i giochi

Ho provato altri cinque giochi pubblicati per Atari 5200 e come sempre ho proceduto (laddove risultasse possibile) con una comparazione con gli stessi titoli che avevo già esperienziato su Commodore 64 o su Atari VCS. Ovviamente sto procedendo in ordine alfabetico, per cui in questa sesta puntata sono arrivato a:


JUNGLE HUNT

La versione di Jungle Hunt per Atari 5200 è anni luce migliore di quella, già ottima, presente sul 2600: laddove c'erano quadretti colorati ora abbiamo disegni in bitmap che rappresentano la foresta o il fondo lacustre; laddove c'era un passaggio repentino tra un livello e l'altro qui ci sono il tuffo e la sponda, e poi il dirupo coi massi rotolanti è in salita, mica in piano! Anche il livello finale coi cannibali è simile a quanto si poteva vedere in sala giochi, con tanto di calderone fanciulla appesa alla corda. Dal punto di vista grafico la versione per Commodore è quasi identica, con una migliore definizione degli sprite ma con una peggiore gestione dello scrolling e una sensazione di lentezza che lascia un po' perplessi. Come detto, tirando le somme, questa per 5200 è la versione migliore.

K-RAZY SHOOT-OUT

Non avevo mai sentito parlare di questo gioco, e probabilmente ci sono un paio di motivi validi. Il primo: K-Razy Shoot-Out è un clone spudorato di Berzerk, talmente simile da rasentare il plagio. Il secondo motivo è che Berzerk è più avvincente, e soprattutto non ti fa morire perché un mostro ti si è rigenerato sopra senza che tu possa farlo per evitarlo. Insomma a mio parere questo gioco è totalmente inutile, visto che anche graficamente non introduce alcun miglioramento all'originale.

KABOOM

Kaboom è un gioco dell'Activision assolutamente idiota, talmente stupido nelle meccaniche che ho sempre rifiutato di giocarci anche sull'Atari 2600. Questa versione per 5200 è praticamente identica anche nella grafica a quella prodotta per la console più vecchia, che se su quella macchina era comunque pulita e gradevole, sul 5200 è a mio avviso quasi patetica. Mi chiedo davvero chi possa aver mai voluto spendere dei soldi per comprare un gioco in cui bisogna raccogliere oggetti che cadono... per me questo gioco resta incomprensibile.

KANGAROO

Decisamente migliore della versione per Atari 2600, questo Kangaroo resta comunque anni luce distante dall'originale da sala giochi. Non ho mai apprezzato particolarmente questo gioco in nessuna delle sue incarnazioni, ma quella del VCS era talmente rozza dal punto di vista grafico da repellermi, anche se poi quella cartuccia si dimostrò più che giocabile. La versione 5200 presenta degli elementi grafici che se non altro ricordano quello che ci veniva mostrato sullo schermo nell'arcade, ma se non eri un vero appassionato del gioco probabilmente non avresti mai trovato un buon motivo per giocare a Kangaroo in una delle sue incarnazioni casalinghe.

KEYSTONE KAPERS

Keystone Kapers è considerato uno dei giochi migliori mai prodotti per Atari 2600 ma non ebbi la fortuna di giocarlo, all'epoca. Fondamentalmente è un gioco in stile guardia e ladri, dove si deve rincorrere un malfattore lungo un percorso nel quale ostacoli di ogni tipo tentano di rallentarci, consentendo al ladro di scappare. La versione per 5200 ha lo stesso impatto tecnico dell'altra, e pur se con alcuni evidenti miglioramenti (soprattutto ci sono dei mobili che sembrano dei mobili, e non dei semplici rettangoli marroni) non è nulla di così diverso da quanto si possa vedere sulla console minore. E'un buon gioco? Sì. E' qualcosa che ogni possessore di Atari 5200 dovrebbe possedere? Non credo.

giovedì 25 settembre 2025

Sword of the Sea

 


Sword of the Sea - 2025 - Versione Playstation 5

Sword of the Sea è un buon titolo, in cui la meccanica ludica principale consiste nel trasformare le brulle distese desertiche del mondo di gioco (si parte dal più classico deserto in stile Journey per arrivare in città sepolte e anche su montagne innevate) in rigogliosi fondali marini, abitati da una ricca fauna di piante, pesci e mammiferi marini. 

Nel gioco impersoniamo una specie di guerriero risorto grazie ad una goccia d'acqua cadutagli in testa e capace di "surfare" stando in piedi sulla lama di una spada (quella che da il titolo a gioco) come se questa fosse uno skateboard autopropulso. Per quasi tutto il tempo si scorrazza con questo mezzo su dune sabbiose o onde marine cercando di raggiungere in vari modi nuovi posti dove scovare interruttori (che liberano l'acqua, emettono cristalli o aprono le porte) e raccogliendo cristalli (che sono la valuta del gioco che ci permette di acquistare abilità varie).

Fondamentalmente il gioco è quindi un platform, all'interno del quale spesso ci troviamo a dover saltare da un punto all'altro per raggiungere piattaforme di vario tipo. Ma d'altra parte Sword of the Sea è anche un po' un gioco di skate, dove è sempre possibile eseguire trick (per diletto ma anche per necessità). In tutto questo comunque siamo di fronte ad un'originale avventura in cui esplorazione e semplici enigmi ci accompagneranno per tutto il viaggio.

Un viaggio non lunghissimo (lo si può portare a termine in 5 ore, ma un secondo giro ti dura tranquillamente la metà visto che non si perderà più  tempo ad esplorare) in cui al di là dell'enorme atmosfera non c'è tantissima varietà sul piatto, se non la possibilità ad un certo punto di cavalcare un paio di creature e poco altro. Una cosa interessante è che nelle opzioni di gioco ci sono diversi settaggi per diminuire i problemi di motion sickness che, a quanto pare, potrebbero colpire il giocatore. Pur senza attivarle non ho sofferto di nausea, anche se alla prima sessione, durata circa un'ora, quando mi sono alzato dal divano in effetti mi sono sentito come se mi fosse rimasta la cena sullo stomaco... anche se magari si è trattato solo un caso, sei avvertito!

Ottime musiche (con canzoni mi pare anche in francese), grafica semplice ma che diventa molto bella quando inizia a sgorgare l'acqua e il mondo si colora d'azzurro e di verde, tecnicamente un titolo solido, insomma Sword of the Sea è un buon gioco, ma deve piacerti il genere platform e il fatto che - esattamente come in Journey - c'è sempre quella sensazione di malinconica solitudine che potrebbe egualmente afascinarti oppure annoiarti.




martedì 23 settembre 2025

ATARI 5200: i giochi (quinta parte)

 


Atari 5200 - i giochi

Ci sto prendendo gusto! Ogni giorno passo una mezzoretta con un "nuovo" gioco tra quelli pubblicati per Atari 5200, cercando di immergermi in quella che poteva essere l'atmosfera (e la mentalità) dei prima anni '80, un periodo in cui il sottoscritto giocava solo con il più piccolo Atari 2600 e stava iniziando a scoprire il pianeta Commodore 64. Ecco perché mi viene naturale confrontare questi giochi con i corrispettivi (se esistono) pubblicati sulle altre due macchine Proseguiamo quindi partendo da:

GREMILNS

La premessa è che per me Gremlins su Commodore 64 era solo l'avventura testuale in stile Scott Adams, e che quindi questo gioco arcade lo posso considerare praticamente un inedito non avendoci mai giocato su nessuna delle due macchine (dove per altro appare praticamente identico). E che dire del gioco in sé? A fronte di una grafica di merda è comunque un titolo interessante, capace di riprendere tutti gli elementi distintivi della natura delle creature a cui il gioco (e il film) è dedicato inserendoli in un gameplay che può ricordare lontanamente un Robotron ma che ha una profondità maggiore a discapito di una minore frenesia. In definitiva, se inquadrato nella sua epoca, questo Gremlins mi è piaciuto.

GYRUSS

La versione 5200 di Gyruss è completa, c'è tutto quello che ci deve essere, inclusa la musica travolgente che caratterizza questo splendido arcade. Gyruss su questa console ha solo un limite: la sua bassissima risoluzione, che si nota essere nettamente inferiore alla sua controparte per Commodore 64 (della versione arcade non parliamone nemmeno). Purtroppo è tutto talmente cubettoso da compromettere seriamente la leggibilità persino dei proiettili che ci vengono incontro. Ma se si scende a patti con questo dettaglio la conversione per 5200 di Gyruss è ottima.

H.E.R.O.

Avendo giocato a lungo con entrambe le versioni per Atari 2600 e Commodore 64 posso dire che questa incarnazione per 5200 è tecnicamente una via di mezzo tra le due, sfoggiando una grafica molto migliore di quanto visto su VCS, ma non così dettagliata e ricca come invece è sul C64. Ma al di là di questo ho trovato la versione in oggetto un po' più giocabile rispetto alle altre per una minore inerzia nei comandi, in particolar modo nella fase di decollo, cosa che mi ha sempre innervosito su Commodore dove spesso mi trovavo a morire perché il nostro "eroe" aveva sempre una risposta molto nervosa in fase ascendente. Detto questo, H.E.R.O. è sempre il solito gioco, e se ti piace questa è una versione da prendere in considerazione.


JAMES BOND 007

Questo gioco è stranissimo e non l'avevo mai provato prima. Praticamente siamo davanti ad una sorta di Moon Patrol con alcune aggiunte di gameplay, come gli oceani, nei quali possiamo anche immergerci invece di strisciare solo sulla superficie. L'agente 007 è inserito in questo contesto un po' forzatamente contestualizzando i vari livelli a quelli che sono i titoli dei film più famosi dedicati all'agente segreto. Personalmente ho trovato il gioco brutto e difficilissimo, sia su Commodore 64 che su Atari 5200.


JOUST

Non amo particolarmente questo famoso gioco arcade, per cui non sono in grado di cogliere le minime sfumature da una versione all'altra. Tuttavia dal punto di vista grafico c'è un distacco netto dalla brutta rappresentazione vista sul piccolo 2600, e questo basta per preferire questa cartuccia al corrispettivo per Vcs. Si tratta quindi di una versione da tenere in considerazione se ami l'originale.


domenica 21 settembre 2025

WORLD GAMES

 


World Games - 1986 - Versione Commodore 64

Come mi è già capitato qualche volta di dire, il salto generazionale a cui mi assistetti quando il mio amico Luca mi mostrò il suo Commodore 64 fu dirompente. Non si parla di qualcosa di inimmaginabile visto che ero abituato a vedere i giochi al bar - che erano davvero su di un altro pianeta - ma di qualcosa di così inaspettato da farmi sognare ad occhi aperti. Non credevo che si potesse già giocare in casa propria con qualcosa di molto diverso dall'Atari 2600 o anche dalla tecnicamente superiore console Colecovision. Invece il mio amico Luca, ottobre 1984, mi fece sedere davanti al suo monitor della Commodore, accese il biscottone, ed iniziò ad inserire floppy disk nel drive 1541. Si aprì un mondo.

Una serie di giochi uno più bello dell'altro, un più originale dell'altro. Vidi ben pochi giochi "arcade" nel senso comune del termine, se si esclude qualche conversione (a mio avviso fantastica) di titoli da sala, tra cui Popeye, Donkey Kong e Pole Position, ma fui colpito soprattutto dai prodotti originali, giochi che magari sfruttavano il joystick ma anche la tastiera, che per me era un dispositivo tutto da scoprire. Tra questi, una delle primissime cose che vidi: Summer Games.


Un omino animato splendidamente in un'introduzione con grafica e musica bellissime, il volo delle colombe, la possibilità di inserire il proprio nome con la tastiera e scegliere bandiera e annesso inno nazionale (tra cui il nostro pezzo di Mameli). Questo bastò per accendere l'eccitazione del Barabba tredicenne oltre misura. Pazienza se il gioco fosse bene o male qualcosa di simile al (per me poco attraente) Decathlon dell'Activision: l'alchimia perfetta aveva sfondato la barriera dei miei (nascenti) gusti ludici e anche quando mi comprai l'agognato home computer della Commodore, non disponendo da subito del disk drive, mi ritrovai spesso a chiedere al mio amico Luca di caricare il gioco (che per l'appunto in quel periodo funzionava solo su dischetto) e di farmi provare ancora quella sensazione di meraviglia. 

Un anno dopo arrivò Winter Games, stessa identica tipologia di gioco ma con alcune discipline invernali, e poi l'anno ancora successivo fu la volta di World Games. A questo titolo non ci giocai quasi per niente, visto che ormai mi ero abituato alle meraviglie che il C64 mi regalava ogni giorno e, diciamolo, questa ennesima reiterazione di gioco multievento sportivo aveva iniziato a fare il suo tempo. Anche perché non c'era nemmeno un'introduzione così bella e innovativa. E diciamolo, anche perché il gioco in sé, soprattutto se giocato da solo, non aveva molto senso. Le varie discipline non spaccavano più il joystick come accadeva in Summer Games ma avevano meccaniche molto semplici da eseguire, e tutto diventava ripetitivo se si sapeva come eseguirle. Per cui di World Games a me rimane solo e soprattutto il ricordo di un gioco con tante discipline bizzarre (tra cui il lancio del tronco) e con il sollevatore di pesi scoreggione. Ma per il resto questo gioco è meglio lasciarlo dov'è.



giovedì 18 settembre 2025

ATARI 5200: i giochi (quarta parte)

 


Atari 5200 - i giochi

Prosegue la passerella di tutti i giochi pubblicati per l'Atari 5200: ci ho giocato, li ho fotografati, e queste sono le impressioni che ho avuto dopo almeno una mezz'ora di gioco. Proseguiamo quindi partendo da:

DIG DUG

Decisamente migliore della versione per Atari 2600, questa versione di dig dug presenta per lo meno un terreno simile a quello visto nel gioco arcade (niente righe nere e colorate), i nemici sono animati in modo normale, addirittura compare il numero dei punti che viene segnato nel momento dell'uccisione dei nemici, ma poi anche gli altri elementi grafici come i massi hanno una forma normale. Insomma questa versione è decisamente migliore della controparte del piccolo atari vcs, anche se a ben vedere manca la scenetta presente nella schermata del titolo, che qui proprio non è stata fatta, e questo un po' dispiace.

FROGGER

Sono un po' deluso da questa versione di frogger per Atari5200, deluso per tanti motivi ad iniziare dalla grafica che è sì abbastanza simile all'originale ma ha dei colori stranissimi, troppo vividi e poco realistici, nonché fastidiosi per gli occhi. La musica poi inizia, suona poche note, e si ferma! Non ci sono motivetti mentre giochi se non proprio nei primissimi secondi, e questa la cosa che mi ha lasciato veramente senza parole, perché è una mancanza totalmente inspiegabile. C'è poi anche un altro problema: per muovere la rana bisogna non solo direzionare il joypad, ma poi va anche permuto un tasto! Cioè non basta dare un colpetto alla direzione in cui si vuole andare ma bisogna anche schiacciare il tasto per saltare: questo rende tutto molto confusionale all'inizio, soprattutto se si è abituati a giocare con l'arcade o con la versione per Atari VCS. In definitiva trovo ancora migliore la versione per Atari 2600, e mi riferisco a quella prodotta per il Supercharger


FROGGER 2

Questo Frogger 2 mi pare identico alla versione che ho già recensito per Commodore64, forse è persino meglio (a parte sonoro). E come tale lo considero ancora un gioco talmente mediocre che è assolutamente inutile da giocare.

GALAXIANS

Bello questo Galaxians, riprende l'atmosfera del gioco alla perfezione grazie anche ad una convincente riproduzione del campo stellare (che non per niente è l'unico elemento grafico dello sfondo). Ma perché hanno messo tre navi leader gialle? Sono sempre state solo due!


GORF

Confusionario e astratto, Gorf è un minestrone di cose viste in Space Invaders, Galaxians, Gyruss e c'è persino un boss finale in stile Phoenix. Il risultato merita? Non ne sono sicuro, anche perché non sono riuscito a godere dei comandi analogici nel modo giusto. In ogni caso, come detto all'inizio, questo titolo è parecchio astratto e un po' troppo confusionario per i miei gusti. Trascurabile. 


lunedì 15 settembre 2025

Bachelor Party (xxx)

 


Bachelor Party (Bachelorette Party) - 1982 - Versione Atari 2600

Un bruttissimo clone di breckout con la "pallina" che si muove in orizzontale e con omini e donnie nude al posto della classica pallina e dei normali mattoncini da abbattere. Questo è Bachelor Party, un orribile gioco per atari 2006 programmato male e con una grafica poverissima, ma con un' ammiccante sfondo sexy che, nelle speranze dei programmatori, avrebbe dovuto fare la differenza. In realtà il gioco è squallido, poco divertente e insomma fatto male. Dopo 5 minuti viene subito a noia in quanto è sempre uguale a se stesso. Insomma e' davvero una cosa che non ha senso di esistere. Ne hanno anche fatto una versione con gli sprite invertiti, cioè con muri formati da omini eccitati e con la pallina impersonata dalla donna nuda, ma il gioco resta la stessa identica schifezza. In definitiva non vale la pena nemmeno di caricarlo.



sabato 13 settembre 2025

Vampire's Fall 2

 


Vampire's Fall 2 - versione Android 

Non avendo mai giocato al primo Vampire's Fall non posso in alcun modo fare una comparazione tra i due titoli, ma posso quindi solo limitarmi a descriverti com'è questo secondo episodio e se vale la pena o meno giocarci.


Vampire's Fall 2 e' un gioco di ruolo in cui ci si sposta all'interno di una grossa mappa un po' come succede negli episodi di Diablo, ma in cui gli scontri si innescano solo avvicinandosi troppo ai nemici, momento in cui si entra in una visuale laterale simile a quella di un final fantasy di quelli classici, in cui si affronta un nemico alla volta in una o più battaglie rigorosamente a turni.

Il sistema di combattimento è tanto semplice quanto comunque interessante, richiedendo un certo utilizzo strategico dei propri punti abilità e anche uno sviluppo del personaggio che ti porti ad avere sempre più ampie finestre di margine. Le quest sono numerose e in alcuni casi un po troppo lunghe (tipo quando devi cercare 100 alveari), ma comunque compiono bene la loro missione di intrattenerti.

La grafica pur non facendo gridare al miracolo è comunque discreta e estremamente funzionale. Anche sonoro se la cava senza infamia, ma quello che purtroppo manca in questo gioco è un vero senso di progressione ludica. In altre parole Vampire's Fall 2 gioca quasi tutte le sue carte fin dall'inizio, riservandoti pochissime novità durante tutte le ore di gioco che sono richieste per portarlo a termine. E questa sua costante ripetizione degli stessi elementi e schemi di gioco purtroppo conducono inesorabilmente ad una certa noia dopo che raggiungi un monte ore a 2 cifre.

In definitiva Vampire's Fall 2 è un buon gioco, che è tra l'altro gratuito e non richiede nessun esporso obbligatorio per poter essere portato a termine. Manca della lingua italiana e questo a mio parere è più un dispiacere che è un problema: i dialoghi sono piuttosto brevi e facili da capire, ma l'umorismo di cui sono permeati purtroppo meriterebbe una traduzione della nostra lingua per essere compreso appieno. Comunque io l'ho giocato e mi sono divertito almeno fino a quando non ha fatto la sua comparsa la noia, per cui ti consiglio assolutamente per lo meno di provarlo, sempre se ti piace il genere e ti sono simpatici i vampiri.



mercoledì 10 settembre 2025

ATARI 5200: i giochi (terza parte)

 


Atari 5200 - i giochi

Continuo a giocare con questa sfortunata console, cercando di coprire tutti i titoli commercializzati per essa negli anni '80. Oggi continuiamo dalla lettera C.


CENTIPEDE

Non ci voleva molto per replicare la grafica di Centipede, ma la piccola Atari 2600 non c'era riuscita (pur riuscendo in ogni caso a proporre un porting dignitoso del gioco arcade). Ci riesce invece molto bene il 5200 che se non fosse per lo schermo che è giocoforza in 4:3 ti sembrerebbe quasi una conversione perfetta. Il gioco è fin troppo veloce e reattivo e insomma è un piacere da giocare e mi ci sono addirittura appassionato. 


CHOPLIFTER!

Choplifter! non mi ha mai appassionato nella sua versione Commodore 64: l'ho sempre trovato un gioco ansiogeno, e più che divertirmi spesso soffrivo per la paura di non riuscire a salvare gli omini e riportarli a casa! Dover alternare ossessivamente la raccolta degli omini alla distruzione dei nemici disturbatori, lasciando sempre l'operazione a metà per evitare la distruzione del mezzo, mi metteva ansia. La versione per Atari 5200 è molto simile a quella, con sfondi e animazioni curate e fluide, ma ha un aspetto monocromatico un po' straniante, dà l'impressione che tutto il mondo sia fatto in wireframe... insomma ha uno stile davvero bruttino che mi ha allontanato da Choplifter! ancora di più. 


CONGO BONGO

Congo Bongo era un gioco arcade bruttino che scimmiottava (ah ah ah!) un gioco ben più famoso e avvincente, chiaramente parlo di Donkey Kong! La versione per Commodore 64 faceva talmente cagare che non sono mai riuscito a giocarci per più di 5 minuti di fila. A parte che questa versione aveva solo 2 dei (mi pare) quattro livelli dell'originale da sala giochi, cambiava anche radicalmente la prospettiva e il feeling generale del gioco, con una grafica orribile, confusa e repellente sia nei fondali che negli sprite. Ebbene, la versione 5200 è identica. Non aggiungo altro.

COUNTERMEASURE

Gioco ancora molto affascinante, forse perché i titoli degli anni '80 che propongono delle "mappe" su schermo sembrano sempre promettere di celare chissà quali misteri... in realtà questo Countermeasure non nasconde nulla di particolare se non una certa difficoltà nel gestire i comandi, visto che si può manovrare contemporaneamente la direzione sia del carroarmatino che della sua torretta. In ogni caso questo è un gioco strano, dove un po' si spara e si schiva, e un po' si cerca di "hackerare" dispositivi bellici... insomma è una cosa che almeno teoricamente è piuttosto intrigante, ha una realizzazione tecnica discreta e presenta anche qualche schermata fissa pregevole. Tuttavia  non è così divertente.

DEFENDER

Questa versione di Defender ha due caratteristiche "negative" piuttosto importanti: una navicella enorme, e uno scrolling traballante che rende le immagini sullo schermo ancor più caotiche. Per questi motivi trovo la versione del Commodore 64 nettamente migliore, ma persino la piccola Atari 2600 la spunta col suo "problematico" Defender, che è comunque più divertente e meno stancante per gli occhi.