mercoledì 20 febbraio 2019

Riviste dal Passato: FUTURA




FUTURA - PERUZZO EDITORE - 1983-1985


Dalla notte dei tempi tiro fuori questa magnifica rivista dei primi anni '80, tale "Futura" che tanto mi sollazzò quando ero un bambino delle medie. Ci sarebbe moltissimo da dire riguardo a questa pubblicazione partendo dal fatto che, purtroppo, durò poco più di un paio d'anni, in tutto 20 numeri. In realtà però la rivista esisteva già col nome "Omni" ma era più incentrata sulla narrazione "fantascientifica" che sulla divulgazione scientifica. In ogni caso non ho mai letto nemmeno un numero di quest Omni, pertanto non saprei dire quanto fosse simile a Futura.
Tornando quindi a Futura, certamente non era una rivista molto economica (i 4000 lire dell'epoca erano circa 7 euro attuali), ma già la qualità della carta, e soprattutto della stampa, erano innegabili. Alcune pagine avevano addirittura il fondino argentato, una cosa che non ho mai più visto in pubblicazioni da edicola e che sapeva tanto di "confezione da videogioco", un elemento sicuramente molto proiettato verso il futuro!



E infatti il motivo principe per cui compravo questa rivista era la presenza di alcune pagine, mai più di una decina invero, in cui si parlava proprio di videogiochi o, come da titolo dalla relativa rubrica: "Giochi Elettronici". Per l'epoca credo che fosse una delle poche riviste, e quindi una delle pochissime fonti di informazioni, per chi fosse interessato ai videogame (se si escludono le pubblicità su Topolino). Grazie a Futura ogni mese potevo godere quindi di qualche recensione, qualche notizia, qualche approfondimento fatto con interviste o con opinioni.



Il resto della rivista era meno interessante, ma non mancava qualche spunto che meritasse la lettura.
Intanto si parlava di tecnologie d'avanguardia (per l'epoca) nel campo delle risorse energetiche, nella medicina, nell'astronomia/astronautica, nell'informatica, nella preservazione dell'ambiente.
A volte però si perdeva in paginate per illustrare progetti scientifici/fantascientifici di pochissimo interesse (per un bambino), ma anche in questo caso c'erano sempre delle belle illustrazioni da guardare! Non mancavano a tal proposito una manciata di pagine di racconti e di disegni/stampe artistiche con soggetti futuristici.



In definitiva la rivista era fatta bene, ricca di contenuti e spesso gli articoli erano firmati da nomi importanti (tra cui spiccano ad esempio Roberto Vacca, Fulco Pratesi e anche parecchie cavolate di Peter Kolosimo). Leggevo Futura sempre di buon grado, pregustandomi il lento avvicinarsi delle pagine finali, quelle che parlavano di videogiochi. Ri-sfogliando oggi la rivista, tutto sommato e sotto certi aspetti, mi rendo conto che Futura era persino meglio delle attuali riviste divulgative, come Focus, Voyager et similia. Certo, molti articoli sono dei mattonazzi mentre oggi i concetti vengono sempre più condensati in poche righe ad effetto, ma è innegabile che la qualità di questa pubblicazione è spesso superiore a quella delle riviste odierne.



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