Questprobe Featuring Spider-Man - 1984 - Versione Commodore 64
Secondo episodio della serie Questprobe, questa volta l'avventura testuale grafica ci porta ad impersonare Spiderman, l'uomo capace di arrampicarsi sui muri e di lanciare le ragnatele. Nel gioco effettivamente si fanno entrambe le cose, ma le si fa in maniera talmente ridotta che, almeno da questo punto di vista, il titolo in oggetto è una gran delusione.
Diversamente dal primo episodio dedicato all'incredibile Hulk, l'interfaccia è leggermente migliorata, con un "input controllato" che non ci permette di portare il cursore in giro per lo schermo. Tuttavia il resto rimane esattamente lo stesso: qualche immagine grafica, abbastanza bruttina, "parser" povero e limitato alle prime lettere digitate, mappa molto piccola, poche cose da fare, trama praticamente inesistente e, questa volta, un livello di difficoltà davvero proibitivo.
Relativamente a questo ultimo aspetto infatti, se in alcuni casi gli enigmi sono alla portata anche di un giocatore non particolarmente preparato, per il resto molte cose da fare sono assolutamente criptiche e impossibile anche solo da immaginare. Non so se nella confezione originale fosse presente un libretto di suggerimenti, anche solo qualcosa che accennasse l'esistenza di alcune azioni che si possono compiere (ad esempio "feel north" quando sei in volo), ma immagino di sì, perché altrimenti credo che nessuno lo avrebbe potuto portare a termine.
Esattamente come già raccontato nella recensione di Hulk, anche questo Spiderman mi crea una strana sensazione. Ricordo perfettamente le prime volte che mi sono approcciato a questo titolo, quando ancora non avevo un mio Commodore 64, e quindi ero costretto a giocarci a casa del mio compagno di banco. Non provo nostalgia per quei momenti spensierati di giovinezza, né malinconia. Non sono un nostalgico. Semplicemente questo è uno di quei titoli che mi portano a rivivere quelle sensazioni che un Barabba tredicenne provava davanti alle schermate di gioco: non solo il senso di meraviglia e di mistero che scaturiva da ogni pixel, ma anche quel desiderio di possedere e fruire di questi meravigliosi giochi. Credo che se ormai da tanti anni sono innamorato dei videogiochi moltissimo lo debba a questo genere di sensazioni che provai in quel periodo, e che ho sempre cercato nei giochi successi negli anni successivi (trovandole a volte).
Ciò non toglie che non considero questo Spiderman una bella avventura testuale, anzi forse è una delle peggiori con le quali mi sia mai cimentato, per cui non mi sento di consigliare questo gioco a nessuno.
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