Space Invaders - 1978 - Versione Arcade
Ebbene sì, ho avuto la fortuna di vivere in prima persona l'invasione dei cabinati di Space Invaders in Italia, nel lontano 1980 (due anni dopo dall'uscita in Giappone), e ricordo ancora il primo incontro, di come rimasi colpito da quel gioco in bianco e nero con delle bande colorate messe sul vetro dello schermo per dare un po' di colore, e che nel silenzio della sera, dalla veranda sotto cui il gestore di un albergo lo aveva alloggiato, emetteva un sibilo da corrente alternata che penso non potrò mai dimenticare.
Questo era Space Invaders, un televisore sul quale si poteva giocare, tre tasti morbidi da premere, e una fessura ingorda di 100 Lire. E ci giocai, non tantissime partite, ma ci giocai eccome. Non ero bravo, ricordo che difficilmente superavo più di due livelli, ma del resto non riuscì mai a prendermi eccessivamente. Non era evidentemente il mio genere di gioco, già a nove anni questa meccanica di semplice tiro a segno mi andava un po' stretta. Tuttavia conservo un ricordo affettuoso di questo cabinato, e credo che anche Space Invaders, nel suo piccolo, sia stato importante per farmi innamorare dei videogiochi. Del resto lo rincontrai quando arrivò, un paio d'anni dopo, a casa mia con il mio fiammante Atari 2600. Ma di questo parlerò in un altro articolo.
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