The Witch and the Hundred Knight - 2014/2016 - Versione "Revival" per Playstation 4
In realtà ho iniziato a giocare a The Witch and the Hundred Knight nella sua versione normale per Playstation 3, ma poi per diversi motivi l'ho lasciato a metà, salvo riprenderlo di recente nella sua versione "potenziata" per Ps4. La sostanza del gioco non cambia, ma questa nuova versione ha una modalità in più, una specie di nuovo labirinto casuale nel quale poter livellare protagonista e oggetti (quasi) a piacimento. Inutile dire quanto io abbia apprezzato questa cosa.
Ma andiamo con ordine: The Witch and the Hundred Knight è un gioco tecnicamente vetusto e, in pieno stile Nippon Ichi, è funestato da lunghe e inconcludenti fasi di dialogo che vogliono essere spiritose ma fanno solo cadere le... braccia. Tuttavia è discretamente giocabile e può essere considerato una specie di Diablo se valutato nelle sue meccaniche più elementari, meccaniche ovviamente trasformate in qualcosa di molto più giapponese e di conseguenza orientate per favorire il "grinding" selvaggio.
Se dal punto di vista grafico siamo davanti a qualcosa che già su PS3 sembrava inadeguato, dal punto di vista sonoro invece questo titolo brilla, sia per le vocine del protagonista (che escono in continuazione dal controller nella versione PS4) sia per le musiche, dove il buon Tenpei Sato si è quasi superato: davvero un lavoro eccellente, come non ne sentivo dai tempi di Phanotm Brave.
The Witch and the Hundred Knight non richiede un grosso impegno al giocatore, visto che non presenta elementi troppo complessi. Tuttavia è in grado di regalare molte ore di esplorazione e divertimento, al netto dei tempi morti durante i dialoghi, o di alcune cose molto meno riuscite come i villaggi da visitare. Non è certo quindi un capolavoro, ma è un titolo discreto che merita una prova se ti piace il genere.
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