Captain Blood - 1988 - Versione Amiga
Quanti pomeriggi ho passato su Captain Blood, nella speranza di capirci qualcosa e di arrivare in fondo all'avventura! E quanta frustrazione ne ottenni in cambio! Definire questo gioco "ostico" è persino limitativo: Captain Blood è un'avventura che si può risolvere solo riuscendo a comunicare con gli alieni che si incontrano sugli oltre 32000 pianeti che compongono la galassia rappresentata nel gioco, e credimi, è un'impresa difficilissima.
La cosa principale da fare è infatti quella di comporre delle frasi (scegliendo delle icone da un largo catalogo) sperando che l'alieno capisca il concetto che volgiamo comunicargli e che quindi ci dia nuove coordinate per parlare con altra gente su altri pianeti. Il gioco procede bene o male tutto così, trovandoci alle volte a trasportare qualcuno di questi alieni da un pianeta all'altro o addirittura facendo esplodere pianeti a caso, pazienza se tranquillamente popolati. Tutto questo può sembrare semplice ma non lo è: comporre frasi, e capire quelle degli altri, a volte è difficile (oltre che molto macchinoso), e il perdersi per la galassia è una questione all'ordine del giorno.
Ma perché, tanti anni fa, mi sono incaponito su questo strano titolo? In realtà mi sono innamorato di questo gioco fin da quando ho visto la pubblicità sulle riviste di settore (che è qui in una delle foto a corredo) dove svettava, sopra ad una bellissima galassia, la pomposa scritta: "musica di Jean Michael Jarre". All'epoca ero impallatissimo per questo musicista (che amo tutt'ora) e questo bastò per farmi pensare che Captian Blood fosse qualcosa di eccezionale.
Quando finalmente ebbi per le mani il gioco rimasi deluso dal fatto che la musica in realtà era solo formata da qualche frammento campionato male e mixato ancor peggio di Ethnicolor, un brano che avevo già anche su vinile, e che tra l'altro se avevi (come nel mio caso) solo mezzo mega di memoria sul tuo Amiga, il tutto suonava con dei buchi. Per fortuna il resto del gioco non mi deluse, tanto che ritengo tutt'ora che dal punto di vista stilistico e per l'atmosfera che trasmette Captain Blood sia ancora in grado di dire qualcosa.
Purtroppo quello che manca in questo gioco è la varietà (si fanno sempre le stesse quattro cose), in più è facilissimo perdere il filo della storia e pure con una soluzione in mano non è detto che si riesca a comunicare con efficacia, e quindi a progredire col gioco. Captain Blood resta quindi un esperimento interessante e un campione nel campo dell'atmosfera. Ma è un gioco che dopo pochi minuti finisce inevitabilmente per essere accantonato, in preda alla frustrazione e alla noia.
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