Ghost of Tsushima - 2020 - Versione Playstation 5
Ho finito Ghost of Tsushima con tanto di espansioni, facendo tutto quello che c'era da fare sulla mappa (tranne le missioni leggendarie on-line), e mettendoci un'ottantina di ore. Come sempre accade, dopo tante ore impegnate per concludere un unico titolo, alla fine ero un po' stanco ed iniziavo a voler fare qualcosa di diverso, ma devo dire che il gioco è finito proprio nel momento giusto, nel senso che - pur nella sua lunghezza - non è stato così lungo da arrivare ad annoiarmi.
Ghost of Tsushima è a tutti gli effetti un clone di un qualsiasi Assassin's Creed uscito negli ultimi anni. E' esattamente lo stesso gioco, con le stesse assurdità (salti e arrampicate) e lo stesso schema di gioco fotocopiato. Se non fosse per alcune carenze tecniche, più che altro dovute al confrontato con quanto ci propone dopo tanti capitoli la saga Ubisoft, verrebbe da pensare che questo Ghost altro non sia che l'ennesimo capitolo di Assassin's Creed ambientato questa volta in Giappone.
Le carenze di cui parlo sono per lo più alcune limitazioni che colpiscono il nostro alter ego se che si notano e confrontato con quanto riusciamo a fare invece con i giochi degli Assassini. Un esempio emblematico: il nostro Jin non si può arrampicare ovunque ma solo là dove ci sono i segni. Non che questa sia una tragedia, ma ci si sente un po' limitati. Altre carenze sono da individuare in alcuni problemi nelle animazioni, un po' fuori posto di tanto in tanto, soprattutto quando si salta, e la mancanza totale di altre animazioni ogni qual volta il nostro alter ego si trova a fare qualcosa di inusuale: in questi casi semplicemente l'immagine sfuma, si sente qualche effetto sonoro, e quando ritornano le immagini sullo schermo la cosa è stata fatta. Un po' un "poverata", a mio avviso. Così come, va detto, non ci sono tante abitazioni sparse per la mappa di gioco, e quelle poche che si incontrano sono spesso riciclate in toto.
Al di là di questi aspetti, che vedo un po' come dei peccati di gioventù, il gioco è veramente bello. Gli aspetti climatici sono gestiti in modo spettacolare e gli scorci naturalistici, in particolare i boschi, sono quanto di più realistico abbia mai visto. La costante presenza di vento che scuote ogni singolo filo d'erba e che fa volare petali e polvere in ogni direzione rende il mondo di Tsushima estremamente vivo, fissando a mio parere un punto di paragone per tutti gli open-world che seguiranno.
La cosa che meno mi piace in tutti gli Assassin's Creed è il combattimento all'arma bianca. Ho quasi sempre evitato di combattere perché non mi ha mai divertito, e anche se spesso avrei fatto molto più velocemente affrontando i nemici a viso aperto, ho sempre preferito l'approccio da assassino perché decisamente più divertente. In Ghost of Tsushima invece no, ho trovato il combattimento molto divertente, la meccanica di adattare lo stile all'avversario mi ha convinto completamente e anche i duelli da samurai, in stile Goemon, mi hanno esaltato non poco! La crescita del personaggio permette di affrontare sempre sfide all'altezza, a prova di noia! Insomma, nulla da dire da questo punto di vista.
Ho parlato della grafica meravigliosa, ma altrettanto si può dire del sonoro, mai invadente, spesso poetico come le immagini che accompagna, ricco di effetti ambientali. Il sonoro rende Ghost of Tsushima un vero piacere da giocare, con un ottimo doppiaggio in italiano. La trama infine è decente (pur se piena piena di tragedie), con il cattivo più cattivo del gioco che finisce a buon diritto tra quelli memorabili! Ottanta ore volate piacevolmente, un gioco che consiglio a tutti.
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