Pang - 1989 - versione arcade
Pang ha il solo grande difetto di partire abbastanza subito in quarta. Fin dal primo livello puoi andare facilmente incontro al disastro, e se consideri che per finire il gioco di livelli ne dovrai affrontare ben cinquanta, allora potrai capire perché all'inizio la sfida di questo arcade ti può sembrare poco incoraggiante.
In realtà come sempre basta prenderci un po' la mano e si riesce effettivamente a progredire macinando livelli, ma la natura mangiasoldi di questo gioco non smette di fare capolino, proponendo quadri in cui non sembra esserci una soluzione, e che richiedono quindi diversi tentativi e lo studio di una strategia (oltre che di un po' di culo) per essere superati.
Tuttavia la sfida è interessante e potendo disporre di crediti infiniti ci si diverte davvero. La grafica è molto piacevole, soprattutto grazie ai bellissimi fondali, che un po' come accadeva in Bomb Jack, fanno da collante e da incentivo a procedere nel gioco. Nell"89 non era nulla di straordinario, va detto, ma ancora oggi queste immagini sono in grado di stupire.
Molto belle anche le animazioni (non ci sono solo palle in giro per lo schermo), e assolutamente notevoli sono anche i numerosi brani musicali che variano ad ogni diversa ambientazione. Insomma, pur non vantando di un gameplay sofisticato, Pang si riscatta alla grande dal punto di vista artistico.
In conclusione ti invito a non sottovalutare questo piccolo grande gioco: può sembrare elementare, ostico da padroneggiare, poco incentivante... ma è esattamente il contrario. Dopo pochi minuti potresti innamorartene e non staccarti più dallo schermo.
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