Sword of Sodan - 1988 - Versione Amiga
Sword of Sodan è uno di quei titoli che mi ha fornito l'idea di come strutturare questo blog. Infatti ricordo come se fosse ieri me stesso, il giovine Barabba, a casa di un mio amico amighista che, joystick alla mano, mi mostrava la magnificenza di gioco, spiegandomi per sommi capi cosa bisognasse fare. E ricordo anche che dovetti raccogliere la mascella che mi era praticamente caduta per terra, tanto rimasi sbigottito davanti a quella grafica così strepitosa, colorata, e che vantava i omini alti più di metà schermo!
La nota dolente fu la necessità di investire ben 4 dischetti per portarsi a casa quel ben di Dio, e all'epoca (1988) i floppy disk erano ancora piuttosto costosi. Va detto però che ne valeva la pena: Sword of Sodan era un gioco tecnicamente ottimo per il 1988, uno di quei prodotti che se messo vicino al miglior gioco per Commodore 64 (che ancora andava per la maggiore) facevano sembrare l'Amiga su un altro pianeta, e facevano venir voglia al possessore del C64 di buttarlo dalla finestra.
Oggi posso riguardare a questo gioco con minor trasporto e quindi con una certa oggettività, e sorprendentemente - se possibile - lo trovo ancor più convincente di quanto non mi sembrò nel lontano 1988! Dopo 35 anni noto certamente la legnosità dei movimenti, la pochezza delle animazioni, e il fatto che spesso bisogna combattere prima di tutto contro i comandi. Così come noto che molti livelli sono cortissimi, praticamente due schermate di gioco in tutto e cha alcuni combattimenti sono impossibile se non si conservano le pozioni di scudo.
Tuttavia il gioco ha diversi punti di forza, oltre all'ovvio impatto visivo. Certamente ha una grande atmosfera, e poi ha tante piccole idee che lo rendono sempre diverso livello dopo livello. In altre parole è un gioco che intriga se si riesce a venire a patti con la pochezza di opzioni che vengono presentate e con in comandi non proprio velocissimi nella risposta.
Per fortuna non ci vuole molto a comprendere i pattern di attacco dei vari nemici, per cui in poche partite diventa quasi un gioco da ragazzi sbarazzarsi degli ostacoli che ci si parano davanti (tipo quei maledetti formichieri/scorpioni), magari prendendo pochi o zero danni. Ci sono infine delle pozioni che aiutano in tal senso ma purtroppo si attivano coi tasti Funzione della tastiera, e questa non è certamente una combinazione felice da utilizzare.
L'insieme delle sue parti rende questo titolo comunque un gioco strano ma meritevole di un giro. Forse in alcuni frangenti sembra più una demo delle capacità della macchina che un gioco vero e proprio (avrebbe necessitato di un po' di playtesting in più, secondo me), e i caricamenti tendono a spezzare un po' troppo l'azione, ma la progressione dei vari livelli fanno di Sword of Sodan una bella avventura che vale la pena di provare
Lo adoravo, era uno dei miei giochi preferiti su Amiga! Con il mio migliore amico all'epoca, ridevamo sino alle lacrime per il rumore degli spuntoni che uscivano dal pavimento, chissà poi perché? 🤷🏻♂️😂
RispondiEliminaPer il rumore? O per il fatto che ti si andavano a conficcare nel sedere? :-D
EliminaXD era un dettaglio che non ricordavo! XD
EliminaSei sicuro che fosse facile? Io ricordo che aveva grossi problemi nelle collisioni e spesso si beccavano danni a random
RispondiEliminaLa vera difficoltà era la menata di dover scambiare dischetti e aspettare i caricamenti ogni volta che dovevi ricominciare. Perché in realtà dopo poche partite capivi ciascun nemico come andava affrontato. L'unica cosa davvero casuale erano le varie botti rotolanti che a volte andavano saltate proprio mentre dovevi abbastarti per schivare un colpo.
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