Beyond the Forbidden Forest - 1986 - Versione Commodore 64
Il seguito di Forbidden Forest ne riprende le stesse atmosfere e tematiche già viste nel gioco originale, ma le remixa con un certo grado di innovazione. Per iniziare il nostro omino/arciere adesso si muove fisicamente per lo schermo, e non solo lateralmente ma anche in profondità, e così fanno anche i diversi tipi di mostri che cercheranno di ucciderci male.
Inoltre tenendo premuto il pulsante si può alzare o abbassare il tiro del nostro arco, muovendo un pratico indicatore in "overscan", cioè una striscia colorata disegnata sul bordo dello schermo, una tecnica che nel 1986 faceva ancora la sua sporca figura! Infine oltre all'ambientazione nella foresta è presente anche un livello che va "oltre", e cioè la grotta dove si nasconde il mostrone finale, ucciso il quale c'era una stranissima scena finale (che senza trucchi non sarei mai riuscito a vedere).
Graficamente il gioco è leggermente migliore del primo Forbidden Forest, con una foresta piena di livelli di parallasse, ma la resa a schermo resta comunque la fiera della grafica cubettosa. Il sonoro è,come in tutti i giochi di Norman, ottimo anche se alcune musiche sono completamente riciclate.
Una nota di merito va alle morti cruente rappresentate dal gioco prima del gameover, mentre la difficoltà altissima e i comandi poco felici (almeno nelle prime partite) rappresentano purtroppo uno scoglio difficilmente superabile per chi è solo in cerca di un rilassante momento di svago. Un gioco quindi discreto ma meno importante del suo capostipite e probabilmente anche meno divertente.
Caro Robi, guardando le foto che hai postato mi torna in mente il motivo principale per il quale questo sequel non fece presa su di me: paradossalmente, la grafica più "grande" e "spettacolare" rovinava l'impareggiabile atmosfera horror, claustrofobica e ansiogena dell'originale... Se ci fai caso, infatti, la vecchia, fitta foresta che suggestionava il giocatore già dal primo livello, qui è sostituita da quella che sembra piuttosto un'amena campagna con qualche albero... Il cielo blu, poi, aggrava ulteriormente il tutto, rendendolo un po' insipido e molto meno minaccioso di quello scuro dell'originale. Magari nei livelli successivi l'atmosfera migliora, ma data l'impressione suscitatami da questa bucolica accoglienza, non ho mai finora sentito la voglia di procedere oltre; chi lo sa, forse prima o poi tornerò a farci un giro più approfondito giusto per curiosità. Comunque, a parer mio si tratta di una grande occasione sprecata, peccato! Complimenti invece a te per la recensione!
RispondiEliminaBe' leggere un commento di Piermarco è veramente un evento piacevole, a memoria non ricordo sia mai successo....
EliminaEcco quando parlavate di forbidden forest pensavo che si trattasse di questo titolo che giocai sul c64 e non credevo invece che fosse il prequel (mai visto). Credevo pure di essere una pippa nel giocarci, invece al drago multitesta ci arrivavo perché me lo ricordo molto bene, come mi ricordo bene le morti truculenti che ai tempi mi fecero molto impressione (soprattutto quella della zanzara che ti si succhia tutto lasciandoti solo la pelle...)!
RispondiEliminaCorri a giocare al primo! Non puoi non sperimentare il balletto!
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