Rabbit Transit - 1983 - Versione Atari 2600
Ricordo Rabbit Transit come uno degli ultimissimi giochi coi quali ebbi la fortuna di giocare sul mio VCS, prima di passare al Commodore 64. Il periodo era tra il settembre e l'ottobre del 1984, quello che ricordo come una delle 3 annate storiche per il videogiocatore Elder Barabba. In quel periodo ero oramai innamorato dell'home computer della Commodore, ed andavo una pomeriggio sì e uno no a giocarci a casa del mio compagno di banco del ginnasio. E il pomeriggio che non ci andavo, restavo a casa o a scrivere i miei programmi basic su un quadernetto (programmi che poi testavo a casa del suddetto amico), o a giocare col vetusto Atari 2600, anche se già potenziato col Supercharger della Starpath.
Tra i titoli che avevo per questa macchina c'era appunto Rabbit Transit, uno strano ibrido tra Forgger e Q*bert. Dal primo riprendeva la prima fase, in cui il nostro coniglio doveva attraversare una schermata evitando di farsi toccare da altri animali, come api e serpenti, che proprio come le auto di Frogger attraversano il campo da un lato all'altro. Direttamente da Q*bert deriva invece invece la seconda fase dove è necessario colorare tutte le piattaforme semplicemente saltandoci sopra, mentre un omino demmerda ci tira dei sassi dal cavalcavia (sassi che da un certo punto in avanti, oltre che ad ucciderci, possono anche scolorire le pedane già pitturate).
La cosa notevole di questo comunque semplice gioco sta nella sua realizzazione tecnica che, per una volta, è in grado di rivaleggiare, per grafica e presentazione (come dimenticare la mitica scenetta della famiglia di conigli sempre più numerosa che corre sul prato?) quasi alla pari con i giochi dell'epoca per il Commodore64. Anzi, la quantità di colori su schermo lo rende persino più attraente ella media dei giochi per questo home computer. Ricordo infatti che Rabbit Transit fu uno dei pochi titoli per Atari che mostrai senza vergogna al mio compagno di banco, anche se effettivamente oggi mi rendo conto che a ben vedere, questo gioco, non è nulla di che sotto alcun punto di vista.
Che dire quindi per concludere di questo gioco? E' senz'altro uno tra i migliori, dal punto di vista tecnico, che si possano provare sul buon Atari 2600 ed è ancora molto giocabile e divertente, a patto di riuscire ad abituarsi ai comandi che richiedono di azzeccare le diagonali per muovere il nostro coniglio. A me, come tipo di gioco, non ha mai fatto impazzire e la difficoltà, che presto diventa ripida, non è mai stato un grande incentivo a perseverare. Tuttavia a mio parere resta un gioco discreto che ti consiglio di provare.
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