venerdì 9 settembre 2022

To the Moon

 


To the Moon - 2011 - Versione Android

To the Moon non è, come molti dicono, un bel gioco... semplicemente perché To the Moon non è un gioco, punto e basta. Quindi se ti aspetti di giocare in qualche modo resterai molto deluso. To the Moon è un racconto, che anziché essere scritto in un libro o recitato in qualche tipo di spettacolo, è esposto attraverso quelle che, con il motore di un videogame, sono riconosciute come scene di intermezzo e come dialoghi. Al "giocatore" resta solo il compito di muoversi in giro per gli ambienti per attivare dialoghi e sequenze, il che - a ben vedere, - è davvero poco più che girare le pagine di un libro.



To the Moon non è nemmeno "la più bella storia d'amore" o qualcosa di così straordinario come si sente spesso dire, e infatti penso che una cosa di questo tipo la possa pensare solo una persona molto giovane o priva di una solida cultura letteraria. Tuttavia, attenzione: To the Moon va assolutamente giocato/letto/usufruito, perché è in grado di intrattenere ed emozionare in modo molto efficace.



La storia che viene raccontata pizzica corde molto intime che bene o male vanno a toccare la sensibilità di tutti noi, chi più chi meno. Fondamentalmente questo titolo esplora, tra le varie cose, anche il mito dell'innocenza perduta, quella ricerca dell'amore puro e incondizionato che abbiamo perduto crescendo e che nell'intimo vorremmo ritrovare. E lo fa con un percorso molto particolare e straordinariamente mirato che sfocia, inevitabilmente, in un'esplosione emotiva quasi incontenibile. Ebbene sì, ho pianto anche io, e più che sul finale mi è successo nel momento in cui, finalmente, si è palesato che cosa fosse "la Luna" che il paziente andava cercando.



Tanto di cappello a chi questa storia ha concepito e architettato, creando protagonisti così variegati e che navigano su registri completamente diversi: da una parte c'è la coppia di dottori scemotti che punzecchiano tutto il tempo, dall'altra ci sono le vicende umane e drammatiche del paziente, raccontate con garbo e con un lessico (non a caso) spesso infantile. L'amalgama funziona e non arriva ad annoiare mai, tranne in qualche passaggio un po' forzato. Ma la parte da leone la fa la musica.



La colonna sonora di To the Moon è probabilmente la colonna portante di tutto il "gioco". Senza le noti struggenti e malinconiche dei temi principali (ma non ci sono solo quelli, vi sono anche tanti brani in puro stile Jrpg) le emozioni probabilmente non sgorgherebbero così copiose dai nostri poveri cuori. Davvero un gran bel lavoro da questo punto di vista, qualcosa che davvero un libro, con la stessa storia, non avrebbe mai potuto darci.



In definitiva, lo ripeto, To the Moon va provato, l'esperienza che ci offre non è né soldi né tempo spesi male. E se lo dico io che detesto i giochi narrativi allora forse siamo davanti davvero ad un titolo più che meritevole. E preparati a piangere.




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