Vikings: Wolves of Midgard - 2017 - Versione Playstation 4
Ultimamente sto provando un po' di giochi in stile Diablo perché, lo ammetto candidamente, è un genere che mi piace: tanto gameplay, tanti oggetti da trovare, tanti modi per potenziare e far crescere il nostro personaggio. Il tutto lo si fa a cervello quasi completamente staccato, perché questi sono giochi che danno tanto e tanto divertimento senza che il giocatore si debba troppo concentrare sulla storia o su meccaniche complesse. Si va avanti, si uccide tutto quello che ci si para davanti, ci si potenzia. Stop.
Io adoro questo tipo di giochi per cui, quando ne ho le possibilità, mi ci fiondo sopra. Questo Vikings è tuttavia molto meno caotico della media dei giochi del genere. Complice una visuale abbastanza ravvicinata, non ci sono mai tantissimi nemici contemporaneamente su schermo, ma questo non toglie che il gioco sia divertente e, alle volte, anche abbastanza difficile. Il suo problema semmai è nell'eccessiva rigidità dello schema di gioco: Vikings non è un open-world come tanti giochi del genere, ma è diviso in location alle quali si accede attraverso un hub centrale. Ogni location è un lungo percorso che, sebbene in alcun (rari) casi non sia strutturato proprio come un corridoio, non ha deviazioni significative e quindi il giocatore è per lo più obbligato a procedere secondo un sentiero predefinito, su mappe predefinite, e contro mostri predefiniti. Mai una sorpresa, mai qualcosa per cui valga la pena ripetere un livello.
Tutti questo si tradurrebbe anche in una certa noia, e secondo me gli sviluppatori se ne sono accorti ed hanno introdotto una variabile molto originale: l'esposizione. Quasi in ogni livello il giocatore si troverà ad essere esposto ad uno o più elementi avversi prodotti dall'ambiente, come ad esempio il calore, il vento gelido o l'aria velenosa; quando il nostro personaggio sarà saturo di questo elemento inizierà a perdere vita molto velocemente, per cui è richiesto che si trovino abbastanza spesso dei ripari dove "smaltire" questa esposizione. La cosa funziona e anche se alle volte scoccia un po' questo continuo dove correre indietro fino al riparo più vicino, tutto sommato questa variabile dà un po' di pepe ad un gioco altrimenti privo di colpi di scena o innovazioni particolari.
Non mancano comunque potenziamenti e "loot" di ogni tipo, anche se da questo punto di vista forse si poteva fare di più in quanto a varietà e a scalata di potenza. In ogni caso ho trovato Vikings un gioco piacevole e forse anche meritevole di una seconda partita in "game+". Non è certo un capolavoro ma è un gioco onesto, immediato e divertente, assolutamente consigliato se ti piace il genere.
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