mercoledì 15 maggio 2024

I "basic" della mia vita (seconda parte): Simons' Basic

 


Simons' Basic - 1983 - Versione Commodore 64

In un articolo precedente ho raccontato di come la programmazione, in particolare quella in Basic, per me è sempre stata uno degli aspetti più divertenti degli home computer che ho avuto la fortuna di possedere, in particolar modo il Commodore 64 e l'Amiga, ma anche lo Spectrum e, successivamente il Pc (di cui parlerò in articoli futuri). L'oggetto di oggi è invece un'estensione per il basic del Commodore 64, il famigerato Simons' Basic, un prodotto che veniva venduto su cartuccia ma che io, ovviamente, avevo su nastro.

Il problema principale del basic standard caricato nella rom del C64 (prodotto da Bill Gates, tra l'altro) era la totale mancanza di comandi specifici per sfruttare la grafica e il sonoro della macchina, per cui era necessario agire direttamente sulle "locazioni" di memoria con dei generici comandi POKE, anche solo per operazioni elementari come cambiare il colore dello schermo. Con il Simons' Basic invece diventava semplicissimo cambiare i colori, ma anche disegnare immagini, cerchi, linee, scritte eccetera su schermo, così come diventava davvero elementare gestire gli sprite, suonare melodie multitimbriche, ma anche utilizzare comandi di sorting, funzioni matematiche avanzate e c'erano persino alcuni comandi utili per editare i listati.


Esistevano anche altre estensioni di questo tipo, cioè programmi che andassero ad integrare il basic esistente modificando alcuni comandi standard ed introducendone tanti altri che andavano ad arricchire il linguaggio, e potrei citare come esempi il GwBasic e il "Basotter", che era il basic del plotter (cioè serviva a guidare i disegni di dispositivi di stampa a pennini). Addirittura feci anche io una di queste estensioni, il "Basazzo" (indovinate perché si chiamasse così....) che non aveva la portata del Simons' Basic, ma aveva comunque dei comandi interessanti. Purtroppo però è andato perso, ma questa è un'altra storia.


Tornando al Simons' Basic, questo programma era fantastico sulla carta ma non ha mai fatto davvero breccia nel cuore giovane Barabba programmatore per tutta una serie di motivi. Il motivo principale era che prima di eseguire un listato basic bisognava aver caricato il Simons' Basic in memoria, per cui c'era da fare questa doppia operazione di caricamento (non avendo il linguaggio residente su una cartuccia rom) e soprattutto i programmi non erano eseguibili da tutti, ma solo da chi possedesse a sua volta il Simons' Basic. Questa mancanza di universalità mi era insopportabile. Inoltre lo spazio in memoria per i propri listati diminuiva sensibilmente, circa di 8 kb, rispetto a quanto normalmente a disposizione, per cui c'era anche questa sensazione di castrazione che non mi è mai piaciuta. Per finire, piccolo ma non insignificante particolare, i colori di sistema passavano dal riposante e rassicurante blu/azzurro ad un terrificante bianco e blu che sulle tv in videocomposito si traduceva in colori impastati e spaccapupille. Insomma, mi indisponeva anche l'editor!

In ogni caso Simons' Basic ebbe un grande fascino anche solo per il fatto che mi ha aperto all'uso delle funzioni grafiche con le quali finalmente potevo disegnare grafici e funzioni matematiche, come si vedeva sulle locandine pubblicitarie di questo computer, e che erano un miraggio con il basic standard. Fu quindi un passaggio imprescindibile nella mia formazione (amatoriale) come programmatore, e al netto di tutti i difetti elencati, mi ci divertii parecchio.


Nessun commento:

Posta un commento