venerdì 26 luglio 2024

Dune (Amiga)

 


Dune -1992 - Versione Amiga

Quando uscì nel 1992 questo gioco fu letteralmente osannato da tutta la stampa di settore, con voti intorno e superiori al 90%, praticamente veniva descritto come un gioco assolutamente da provare. A me invece non è mai piaciuto. Va detto che, sì, la grafica per l'epoca era fantastica (soprattutto in VGA, ma anche i 32 colori dell'Amiga "liscia" se la cavavano benissimo), e che l'atmosfera generale del gioco era ed è tuttora qualcosa di eccezionale. Diciamo che oggi il valore "nostalgico" di questo titolo ancora ci sta tutto, perché le note delle sue musiche, gli elementi grafici e - per l'appunto - l'atmosfera generata da tutte le scelte stilistiche impiegate per confezionare questo titolo, funzionano ancora alla stragrande.



Se poi, come il sottoscritto, ami il film originale di David Lynch allora questo è il gioco che fa per te, almeno sulla carta. I luoghi e in particolar modo i ritratti dei personaggi sono presi direttamente dalla pellicola, e questa cosa crea una bella continuità con l'altro medium, il cinema, regalandoci un'esperienza "da film" come fino ad allora pochi giochi erano riusciti a portare sui nostri schermi. Mi viene in mente principalmente Defender of the Crown, benché questo titolo non fosse legato ad alcuna pellicola cinematografica. E proprio come in Defender of  The Crown anche in Dune siamo chiamati a cimentarci in un gioco bellico/gestionale, dove però, a corollario troviamo anche una spruzzata di gioco d'avventura. E qui veniamo al sodo.


Dune non è un gioco bellico alla Civilization, e per arrivare a gestire truppe e risorse ci vorrà un bel po' di tempo. Prima di tutto il gioco ci propone tanta noiosa esplorazione del pianeta in elicottero, saltando da una location all'altra per dialogare con NPC poco interessanti, che ci apriranno nuove location e nuove attrezzature da raccattare in giro (per estrarre la spezia o per combattere). Nel frattempo si hanno a disposizione delle opzioni di gestione, ma è ben poca cosa, così come sono molto ristrette anche le possibilità di dialogare con gli NPC (che siano anonimi Fremen, i nostri consiglieri o anche nostra madre). E questa fase di gioco per me è di una noia mortale. Se, forse, trenta anni fa l'atmosfera del gioco poteva incentivarmi a stringere i denti e quindi spingermi ad affrontare questo poco esaltante gameplay, oggi trovo Dune proprio una pena da iniziare, da vivere, da giocare. Invero anche trenta anni fa la pensavo abbastanza allo stesso modo, e come spesso accade anche oggi resto della mia idea, in quanto ho rivissuto, amplificato, lo stesso disagio che provai allora (aggiungi anche che all'epoca c'erano dei tempi di caricamento lunghi che annacquavano ancor di più l'esperienza).


Allora Dune è un brutto gioco? No, per niente. Anzi sprizza carisma da ogni poro. E' il loop di gioco che è piatto nelle fasi iniziale e, proseguendo, si nota che è anche troppo approssimativo per appassionare chi ama gestire le cose in modo perfezionistico. E sfido chiunque ad asserire il contrario. Probabilmente il sottoscritto non ha mai davvero "capito" questo gioco, e non ho problemi a riconoscerlo, ma mi dovete davvero spiegare come possa essere considerato accattivante vagare per un pianeta tutto uguale a cercare omini per far progredire la trama, per poi trovarsi a gestire truppe in modo approssimativo. Insomma Dune è bello, ma non è per tutti, soprattutto ora.




2 commenti:

  1. Ma dai, sai che stavo per rigiocarmelo anche io? Sto ascoltando l'audiolibro proprio in questi giorni e mi era venuta quasi l'idea di ripijarlo: ai tempi lo molla proprio al punto in cui diventa uno strategico ma magari stavolta lo finisco per bene... è un gioco strano comunque a metà tra avventura punta e clicca e strategico ma io lo ricordo molto affascinante...

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  2. Molto molto affascinante, ma a mio parere una palla al ca..o giocato oggi.

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