ATARI 5200 - i giochi
Sto provando a raffica i giochi usciti per questa macchina, dedicando a ciascuno di loro almeno 20 minuti di tempo. Mi fa specie pensare come, all'epoca della loro pubblicazione, un utente medio come potevo essere io non poteva fare altro che restare a giocare con ciascuna di queste cartucce per settimane se non per mesi, dal momento che erano molto costose e visto quanto fosse raro procurarsene una nuova sia comprandola che scambiandola con amici e conoscenti. Un po' si può dire che la novità che questi giochi rappresentavano ci faceva piacere anche titoli, per così dire, non tanto belli; un po' si può dire anche che questi giochi non tanto belli dovevamo farceli piacere in ogni caso visto che non avevamo molte alternative. Fatto sta che anche il peggiore di questi titoli per noi era la fonte di ore e ore di scoperta e divertimento.
BERZERK
Dal punto di vista grafico questa versione è assolutamente in linea con quanto visto su Atari 2600, versione che anzi a mio parere è persino più veloce e quindi divertente di questa pubblicata per il 5200. Il sonoro è quasi uguale, ma il parlato che si sente nel piccolo 2600 resta ineguagliabile. A favore del Berzerk del 5200 c'è solo una maggiore risoluzione dello schermo che si traduce in un campo di gioco leggermente più ampio, ma questo aspetto da solo non è sufficiente per dare un vantaggio ad un gioco che è fondamentalmente la stessa minestra vista sulla vecchia console. Una minestra comunque saporita.
BLASTER
Pur non essendo mai stato pubblicato come gioco commerciale, Blaster è troppo bello e particolare per non essere incluso in questa raccolta di giochi. Si tratta di uno shooter in prima persona, con molti tratti in comune con lo strafamoso Star Wars da sala giochi, quello in grafica wireframe/vettoriale che tutti conosciamo. Tuttavia qui il render degli oggetti sullo schermo non è fatto con vettori, bensì con particelle a forma di rettangoli vuoti, con solamente qualche raro elemento fatto con sprite o grafica "piena". Il risultato è un'esplosione di figure che rendono lo schermo davvero confusionario, ma anche dannatamente spettacolare. Blaster è un gioco che va assolutamente provato e gustato, rappresentando qualcosa di davvero unico.
BLUE PRINT
Questo è un gioco molto particolare, di cui abbiamo avuto anche modo di parlare nel nostro podcast molti mesi fa. E' un titolo vagamente basato sui labirinti (ma è molto diverso da un qualsiasi Pacman) in cui si deve fondamentalmente raccogliere e depositare oggetti, cercando nel contempo di farlo in fretta e di non essere toccato da alcuni nemici che disturbano le operazioni. A me questo titolo non ha mai esaltato particolarmente nella sua versione Commodore 64 (che è l'unica che conosco, non ho mai visto questo gioco nella sua versione arcade) ma mi sembra di ricordare che fosse realizzato meglio sul buon "biscottone" di quanto non lo sia sul 5200. Il gioco è comunque sostanzialmente quello, con un sonoro simile, peraltro, in tutte le versioni. Potresti amarlo come potrebbe lasciarti indifferente.
BOUNTY BOB STRIKES BACK!
Questo è il seguito di Miner 2049er, gioco di cui parlerò però in un futuro articolo, visto che alfabeticamente è molto più avanti rispetto a questo suo seguito, ma posso anticiparti già che ho all'incirca lo stesso giudizio per entrambi i titoli. Sicuramente questo Bounty Bob... denota una maggiore cura sotto tutti i punti di vista e con le sue 25 "stanze" da risolvere presenta una sfida durevole e a prova di hardcore gamer. Tuttavia a me questo gioco, sia per la grafica e sia per il gameplay, mi ha sempre fatto abbastanza schifo. Se aggiungiamo la rigidità dei comandi che ti portano a morire ogni 15 secondi e il fatto che ti trovi a fare e rifare le stesse cose per ore, immerso in questa grafica e in questo sonoro immondi, ecco spiegato perché non amo questi titoli. Ed è un peccato, perché come puzzle game Bounty Bob non sarebbe nemmeno malaccio. In ogni caso la versione per Commodore 64 è pressoché identica ma forse leggermente più facile da "domare" soprattutto nei salti.
BUCK ROGERS
Altro gioco con cui mi sono intrattenuto (anche se non moltissimo) sul buon vecchio Commodore 64, Buck Rogers su Atari 5200 si porta a casa una versione assolutamente dignitosa e con una grafica più fluida di quella vista su Commodore. Però ha anche un paio di differenze tra cui, la più grossa, è la dimensione della nostra navetta che su Atari 5200 è meno della metà di quanto vediamo su C64, e che quindi sembra più definita e - visto l'ingombro - meno soggetta ad essere colpita. Mancano inoltre i brevissimi stacchi nel passaggio tra terreno e spazio (e viceversa) ma non è certamente una mancanza importante, così come non è molto importante che il sonoro sul Commodore secondo me era un po' più bello. Nel complesso però questo gioco è Buck Rogers, nel bene e soprattutto nel male, quindi non so quanto possa valere la pena giocarci oggi se non per motivi "storici", trattandosi del nonno dei giochi alla "Space Harrier".
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