giovedì 17 aprile 2025

Lands of Lore

 


Lands of Lore - 1993 - Versione PC Ms-dos


Lands of Lore all'epoca me l'ero perso. Essendo uscito in esclusiva su Pc non ho mai potuto giocarci in quanto all'epoca e almeno per un altro anno abbondante ho avuto a disposizione solo l'Amiga 1200 come macchina da gioco. Poi come spesso mi è successo mi sono persino dimenticato dell'esistenza di questo titolo, per cui quando mi è finalmente arrivato in casa il pc 486 Lands of Lore non era tra i giochi che recuperai e finii quindi per non giocarci mai. E la cosa è strana visto che questo gioco rientra perfettamente in uno dei miei generi preferiti, quello dei dungeon crawler con movimento a caselle!


Questo gioco prosegue abbastanza in continuità con la serie Eye of The Beholder (di cui ho già recensito i primi due capitoli) visto che gli sviluppatori e gli artisti coinvolti sono gli stessi in entrambi i progetti, oltre per il fatto che parliamo ovviamente di giochi dall'aspetto ludico identico. Ci sono certamente delle differenze, ad iniziare dal fatto che qui c'è un bell'automapping che rende la vita estremamente più facile (soprattutto perché ti mostra pulsanti e passaggi segreti praticamente in modo automatico), ed anche perché non basandosi più, Lands of Lore, sulle regole di AD&D, tanti aspetti del gameplay sono stati ovviamente ripensati e resi più snelli ed adatti ad un gioco per computer di quanto non lo fossero invece in Eye of the Beholder.


Per esempio vedi le magie. Mentre i numerosi incantesimi ereditati da AD&D erano per la maggior parte inutili, quelli di Lands of Lore sono solo una mezza dozzina, e ti troverai ad utilizzarli con maggior frequenza. Tra l'altro una delle magie più usate in Eye of the Beholder era quella per creare cibo, visto che il nostro party andava sostenuto altrimenti moriva di fame. In Lands of Lore invece è stato completamente rimosso questo aspetto, per cui non solo non serve raccogliere/creare/gestire il cibo, ma di conseguenza è anche possibile far riposare il party quante volte e per quanto tempo si vuole senza che i membri muoiano di fame. E' un bene o un male? Mah... tutto sommato penso che sia meglio così.


Anche perché, e questo è un punto di demerito del gioco in oggetto, la gestione dell'inventario è pessima. Non c'è un inventario per personaggio, ma solo uno in comune tra tutti i membri del party (ad esclusione degli oggetti equipaggiati, che ovviamente sono indicati sulla scheda di ciascun membro). Gestire questa lunga lista, che non mostra tutto in un'unica schermata ma che richiede di essere scorsa coma un nastro, è una cosa terrificante, e lo spazio che mette a disposizione è anche troppo esiguo per la quantità di cose che si trovano in giro. C'è sempre il rischio, e mi è capitato, di mollare qualcosa ritenendola inutile solamente per far posto ad altro, per poi accorgermi che invece quell'oggetto lasciato chissà dove in realtà mi sarebbe servito... e sono diventato pazzo poi per ricordarmi dove l'avessi lasciato e per tornare indietro a prenderlo.


Immaginare di dover gestire anche le vettovaglie in questo modo si prospetterebbe quindi come un incubo per qualunque giocatore. Avere eliminato la problematica del cibo ha forse snellito un po' uno degli aspetti fondamentali di questo genere di giochi, ma Lands of Lore compensa bene con altre cose. I nemici sono velocissimi (almeno in emulazione, non ho idea se su un vero 486 nel 1993 andava tutto così velocemente), e spesso è necessario affrontarli frontalmente, quindi senza poter fare il solito balletto in cerchio. Questo si traduce in momenti con picchi di difficoltà davvero estremi, in cui ogni risorsa, arma, magia e oggetto magico o di lancio, diventano fondamentali.


Così come gli enigmi che si affrontano durante il gioco, in alcuni casi sono davvero molto difficili da decifrare. In particolar modo gli ultimi due labirinti sono davvero ostici e arrivano in un momento in cui la stanchezza inizia a farsi sentire pesantemente (Lands of Lore non è un gioco breve) per cui la tentazione di mollare senza venire a capo dell'enigma è stata spesso davvero alta. Comunque alla fine ce l'ho fatta e posso dire che il gioco, in definitiva è bello, tosto, lungo e ricco di cose da fare e mappe da esplorare.


 

Ma è anche vero che certi aspetti, come la gestione dell'inventario e degli equipaggiamenti, potevano essere fatti molto meglio, sia dal punto di vista tecnico che di game design. Vale quindi la pena ripescare questo gioco, magari se come me all'epoca non lo si aveva giocato? Difficile dare una risposta, in quanto mi sono divertito, sì, ma mai particolarmente esaltato. Forse questo gioco manca un po' di carisma e di atmosfera, e il peso di tale carenza si sente molto in un genere come questo. Tuttavia, pur se non imprescindibile, resta un titolo interessante che merita di essere almeno provato.





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