lunedì 28 febbraio 2022

The Wall per Amiga

 


The Wall - 1988 - Versione Amiga

Mettiamo subito in chiaro che questo gioco non ha nulla a che fare con il celebre LP dei Pink Floyd, perché il titolo riprende solo il fatto che, come qualunque clone di Breakout, in questo gioco si devono abbattere muri di mattoncini facendo rimbalzare una pallina. In particolare questo gioco ricorda moltissimo Arkanoid, titolo a cui si sono ispirati mezzo milione di giochi tra cui, lo ammetto anche un mio gioco di cui un giorno forse parlerò.



Questo The Wall non brilla certo per gli aspetti tecnici, con una pallina che va come un razzo senza rallentare mai, musiche fatte con brevissimi pezzettini campionati che si ripetono in loop all'infinito (tristemente rubati da brani famosi, come lo splendido Crockett's Theme), grafica molto povera e pochi power up per il nostro bastoncino. Insomma non è un granché da giocare né da vedere.



Tuttavia è divertente, molto "Amiga" e poi ha questa cosa che ci sono dei livelli con gli sfondi "porno". nelle foto che allego metto praticamente solo queste schermate, per farti capire come mai, all'epoca, persi comunque i pomeriggi giocandoci! E poi questo gioco fu appunto ispiratore di un mio gioco che avrei fatto qualche anno più tardi! Al di là di questo non ti consiglio affatto di perderci tempo oggi, nel 2022.



sabato 26 febbraio 2022

Danganronpa: Trigger Happy Havoc

 


Danganronpa: Trigger Happy Havoc - 2010 - Versione Android    


"Se ti è piaciuta le trilogia di Phoenix Wright non può non piacerti Dangaronpa, che è un gioco molto simile ma con un setting ancora più sopra le righe!"
In questo modo mi è stato venduto, da più parti, questo 
Danganronpa: Trigger Happy Havoc, una "visual novel" investigativa di stampo nipponico molto apprezzata e di cui sono stati già fatti un paio di seguiti. Ebbene sì, è vero, mi sono piaciuti tantissimo i giochi di Phoenix Wright, e quindi mi sono messo a giocare a questo Danganronpa pieno di buoni propositi.



Purtroppo ho resistito solo tre ore e poi ho gettato la spugna: troppe troppe troppe chiacchiere, dialoghi infiniti e inutilmente prolissi, tutto questo senza che venga richiesto un briciolo di cervello da parte del giocatore che, per l'appunto, non gioca. Le prime ore di questo titolo sono di semplice e sola lettura, una lettura poco avvincente, un'introduzione lunghissima a una quindicina di personaggi, uno più stupido e/o stereotipato dell'altro. Una noia mortale.



Quello che viene raccontato non mi ha interessato minimamente per cui ho mollato il gioco ben prima di arrivare persino al primo delitto. Probabilmente a quel punto le cose possono iniziare a diventare interessanti, ma per me è troppo tardi, ho cose molto migliori da fare che leggere le cazzate sparate (in inglese) da 15 idioti in stile manga che litigano tra di loro. Probabilmente se avessi perseverato avrei anche cambiato parzialmente idea, non lo nego. Ma è evidente che questo gioco non faccia per me, questo tipo di personaggi e situazioni non facciano per noi, mentre il già citato Phenix Wright mi aveva intrigato fin dalla prima scena, grazie ad una sceneggiatura molto più asciutta ed avvincente (puoi leggere la mia recensione qui).



Dal punto di vista tecnico il gioco è interessante, con un misto 2d e 3d che fa un certo effetto, almeno in alcune ambientazioni, ma lo stile grafico non mi convince, né per i personaggi né per gli ambienti. Decisamente migliore l'aspetto sonoro, che presenta musiche di qualità e qualche dialogo doppiato, mentre per lo più, quando interviene qualcuno, viene emesso solo una breve esclamazione (escamotage piuttosto classico). La gestione su touch screen, per concludere, è comodissima.


Per concludere quindi non me la sento di bocciare questo gioco, non l'ho giocato abbastanza a fondo, ho visto troppo poco altro dopo l'introduzione per poter emettere un giudizio degno di questo nome. Tuttavia ho visto abbastanza per decidere che questo tipo di gioco, con questi tempi e questi dialoghi inutilmente prolissi, non fa per me. Se ti è piaciuto Phoenix Wright provalo, ma non è detto che ti piacerà.



venerdì 25 febbraio 2022

Gran Turismo

 


Gran Turismo - 1998 - Versione Playstation


La prima volta che ho visto Gran Turismo è stato amore. Nel 1998, avevo da un mese la Playstation, ed ero da un mio amico a farmi fare la modifica. Il primo gioco piratozzo che abbiamo caricato sulla mia play fu proprio una copia di GT per cui ebbi un momento di vera eccitazione, perché 1) grazie alla modifica avevo la possibilità di provare tutti i giochi esistenti per la Playstation, compresi quelli stranieri e 2) avevo un gioco di guida meraviglioso! Tra l'altro il mio amico collegò alla mia PSX anche un nuovissimo dualshock, per cui provai in quell'occasione, per la prima volta, anche la sensazione del pad che vibrava nelle mie mani. Insomma, quel giorno è rimasto davvero indelebile nella mia memoria di videogiocatore.


Gran Turismo era quindi un gioco bellissimo e, sotto moltissimi aspetti, davvero innovativo. La grafica all'epoca faceva gridare al miracolo, con numerose auto dettagliatissime e piene di riflessi (mai vista una cosa simile), e dopo ogni gara ci deliziavamo con dei replay che ci sembravano quasi fotorealistici (vuoi per il posizionamento intelligente delle telecamere fisse e vuoi soprattutto per i movimenti realistici dei mezzi, che si piegavano in curva in modo molto convincente).


Oggi quella grafica è terribilmente blocchettosa, le texture poi sono dei tappeti di quadretti enormi che si muovono in modo imbarazzante. Insomma sembra incredibile che 25 anni fa questa grafica ci sembrasse meravigliosa. Ma, va detto, giocato oggi su un monitor CRT o sul piccolo schermo di uno smartphone, dopo un breve periodo di assestamento ci si abitua al look datato e si scopre che GT ancora oggi si lascia giocare che è una meraviglia, con la sua grafica sì preistorica ma molto solida e fluida, e le sensazioni di guida che il gioco ci regala pad alla mano sono ancora molto molto convincenti.


Il parco auto oggi sembra striminzito ma all'epoca era assolutamente fuori parametro, così come le piste che sono in tutto una decina, pur se con diverse varianti. Certamente con tutti i capitoli successivi usciti negli ultimi vent'anni non ha molto senso, oggi, caricare e giocare il primo gran turismo, ma in questi giorni mi sono ritrovato a passare diverse ore tentando di prendere gli ori nelle patenti, o per racimolare abbastanza denaro per procurarmi un'auto da sogno. Insomma, al di là della bassa risoluzione e dei (relativamente) pochi contenuti, Gran Turismo dimostra ancora, pur nella sua prima incarnazione, di essere un gioco molto valido capace di dare grandi soddisfazioni.



giovedì 24 febbraio 2022

8840: automobilina e ometto plastico



Set 8840 - Anno 1990 (225 pezzi)


Un'altra piccola automobilina abbastanza basilare in quello che offre, ma arricchita da un omino di grosse dimensioni. Il modello presenta il solito sterzo, sospensioni e motore coi cilindri che si alzano e abbassano, quindi nulla di nuovo, ma nel complesso è fatto abbastanza bene ed è piuttosto solido, cosa rara per i set Technic di quel periodo. Quindi a mio parere, tutto sommato per i pochi euro con cui lo si può trovare usato, vale la pena prenderlo.

Una piccola nota sull'omino: è molto fragile, in particolare sulle braccia. Ho una dozzina di questi omini, e la metà ha almeno un braccio rotto... tenetelo presente prima di sollecitare queste figure eccessivamente in pose plastiche!


Valutazione 7 su 10

Prezzo nuovo eur 70 


lunedì 21 febbraio 2022

Podcast videoludici (parte 2)

 

Podcast videoludici (parte 2)

Continuo le mie recensioni nei confronti dei podcast videoludici che ascolto. Puoi trovare qui la prima parte, in cui parlo di Atariteca e Console Generation. Andiamo avanti quindi iniziando da:



III - VITE EXTRA


Un tempo noto come "Marziani con il podcast", questo podcast si declina principalmente in due filoni, "Avvistamenti" e "Versus". Apprezzo particolarmente gli "Avvistamenti" in quanto in questi episodi vengono elencate tutte le uscite dei giochi annunciati per il mese successivo, per cui considero il podcast come un utile servizio per chi, come me, non va ad informarsi altrove e magari scopre in questo modo dell'esistenza di quanche titolo che potrebbe rivelarsi interessante. Il "Versus" invece è strutturato come un dibattito in cui si scontrano due o più visioni differenti relativamente a quello o quell'altro aspetto, ovviamente, di cose che riguardano sempre i videogiochi.
Il podcast è interessante ed è condotto con perizia, ma ha dei toni talmente pacati e monocordi che, giuro, sembra di sentire Radio Radicale. Fino ad un paio di stagioni fa avevano in squadra anche una ragazza molto preparata e capace, che però - non è colpa sua, sia chiaro - aveva la stessa voce e accento di Rosa Russo Iervolino e tra l'altro non stava mai zitta (e qui la colpa invece è sua), per cui l'effetto "Radio Radicale" era ancora più accentuato, e la situazione non migliorava nemmeno nemmeno mettendo la riproduzione a 2x.
In definitiva è un prodotto interessante anche se sono troppo prolissi e alla fine risultano parecchio soporiferi.

- IDEALE PER chi cerca informazioni più o meno ragionate sulle nuove uscite e ama i toni pacati

- STIA ALLA LARGA chi cerca dinamicità e toni tipo "ciao raga, state pronti", chi si addormenta facilmente



IV - GAMEROMANCER

Gameromancer è una brutta bestia da valutare. E' l'unico podcast che parla di argomenti sempre interessanti, con punti di vista intelligenti e senza seguire necessariamente l'onda del momento per quanto riguarda i temi della puntata. Ma c'è un MA bello grosso: la conduzione è in mano al peggiore bimbominka che potresti incontrare, un idiota che spara di continuo parolacce, bestemmie a pioggia (a volte censurate, spesso no), battute stupide e fuori luogo e che fa un terrificante preambolo fisso ogni volta ricco di quelli che lui chiama "inside joke", che è un modo nobilitante per definire battute e sfottò che si fanno tra di loro e che probabilmente fanno ridere solo loro. Davvero, da questo punto di vista è il podcast più merdoso che sia mai stato concepito, imbarazzante da sentire persino da soli, figuriamoci in compagnia. Ed è un peccato perché come ho detto una volta che iniziano a parlare, accidenti, tirano fuori discorsi davvero interessanti. Anche gli altri interlocutori sono abbastanza dei cazzoni (mitico quello che fa il "progressista" ma poi si definisce "comunista", ma facciamo finta che scherzi...) ma hanno qualcosa da dire e purtroppo sono messi in ombra dal bimbominkia petulante, che tra l'altro è l'unico che sentenzia, come nemmeno mio figlio quando aveva 8 anni, che questo o quel gioco è unammmerda, come se fosse una verità assoluta. Io comunque probabilmente soffro di masochismo, e con lo stesso perverso piacere che provo nel sentire l'odore dei miei stessi peti, continuo ad ascoltarlo.

- IDEALE PER chi cerca spunti di discussione interessante e ha la pazienza di sopportare l'idiozia del conduttore
- STIA ALLA LARGA chi odia comunisti e fascisti, le bestemmie, l'idiozia

venerdì 18 febbraio 2022

Warcraft II: Tides of Darkness

 


Warcraft II: Tides of Darkness - 1995 - Versione PC Ms-Dos


Non ho mai giocato al primo Warcraft, ma quando arrivò il secondo mi ci buttai a pesce finché non terminai la prima delle due compagne ufficiali, quella degli orchi (l'altra invece è quella degli umani). Finita quella smisi di giocare perché il gameplay stava iniziando ad annoiarmi. Sì, Warcraft 2 è un gran bel gioco, divertente, avvolgente, di quelli che ti volano le ore, ma in quanto a varietà, a mio parere, dopo un po' di missioni inizia a farsi pesante. Non me la sentii di fare altre notti in bianco seguendo l'altra fazione.



Oggi ho trovato questo titolo ancora divertente e fresco, ma ho provato quasi fin da subito quel senso di pesantezza che già mi aveva perseguitato 25 anni fa, e la mancanza di quell'incentivo chiamato "scoperta", che invece mi aveva guidato tanto tempo prima, ha fatto il resto. Potrei quindi consigliarti Warcraft 2 se proprio non hai mai giocato ad uno strategico in tempo reale, perché non è troppo complesso e caotico, e regala momenti di vero divertimento (ricorda di rallentare, però, l'emulatore DOS altrimenti diventa ingiocabile!). In caso contrario invece non so dirti se ancora oggi Warcraft 2 valga il tempo che richiede per essere terminato. Sicuramente è un titolo che ricordo e ricorderò per sempre, anche perché è praticamente l'unico strategico in tempo reale che mi abbia mai appassionato, così come è impossibile dimenticare tante piccole cose come la voce dell'orco beota che dice "aye aye" quando gli si danno gli ordini, un piccolo tocco che ha dato al gioco parte della sua notevole personalità.



lunedì 14 febbraio 2022

Twilight, i mitici cd warez


 


Twilight - metà anni 90 - Versione PC MS-DOS   

Qualche giorno fa ho sentito un podcast dell'Enciclopedia dei Videogiochi dedicato a questa serie di CD pirata, che erano diffusissimi tra gli appassionati negli anni 90, e mi sono tornati in mente una quantità enorme di ricordi legati a questo nome: Twilight. Ai tempi del mio primo PC (un 486 dx2 a 66mhz), a partire dal 1996 iniziai a ricevere dagli amici (mai speso un centesimo, per fortuna) copie di questi CD dalle quali potevo attingere a mani piene e provare decine di bellissimi giochi, titoli spesso anche nuovissimi e che potevo vedere recensiti sulle riviste del settore ma che, nelle loro versioni originali, erano inavvicinabili per costo e scarsa reperibilità. Fino all'arrivo della mia prima Playstation (1998) grazie a questi piccoli CD Twilight potevo invece dilettarmi col mio PC, sfruttandolo come perfetta macchina da gioco.

Per qualche misterioso gioco della memoria se ripenso a questi cd li immagino enormi e dorati, come se fossero stati dei videodischi, ma so che in realtà erano normali cd dati. Erano talmente pieni di contenuti però da sembrare effettivamente più grandi. Ma va anche detto che spesso i giochi presenti su questi supporti erano profondamente mutilati (di solito nei filmati, ma anche nel sonoro) per poter essere stivati insieme a tanti altri giochi sullo stesso disco. Ma non era un grosso problema, soprattutto per chi, come me, predilige l'aspetto giocoso a quello spettacolare nei videogame.

I giochi DOS più belli li ho avuti attraverso queste compilation warez, per cui ricordo questa collana con una certa gratitudine e con molta nostalgia, soprattutto ripensando agli inizi, ai primi 10 numeri. Certamente la pirateria non era (e non è) una cosa buona, ma per chi come me aveva poche possibilità economiche (e che quindi non avrebbe mai potuto comprarsi tutti questi titoli originali) ha rappresentato un buon modo per poter provare molti tra i migliori giochi del periodo. Quindi teniamo alto il ricordo di questi dischi pirata, anche come testimoni di un glorioso tempo passato!



venerdì 11 febbraio 2022

Five Nights at Freddy's

 


Five Nights at Freddy's - 2014 - Versione Playstation 4


Questo giochillo è uno dei preferiti di mio figlio (classe 2009) ed è infatti un titolo adatto ai giovanissimi sia perché davvero molto molto elementare nelle meccaniche di gioco e nella realizzazione, sia perché è uno di quei titoli con cui gli youtuber intrattengono i più giovani.



Una partita dura pochi minuti, e c'è davvero poco da fare se non gestire un minimo le risorse e "chiudere le porte" nel momento giusto. Non ho nulla da ridire su queste meccanniche però: il gioco intrattiene e diverte spaventando blandamente i giovani giocatori senza ricorrere ad alcuna violenza o sangue, quindi ben vengano titoli di questo tipo.



Quello che mi lascia più contrariato è invece la pochezza tecnica con cui è stato realizzato il tutto, con una grafica e un sonoro davvero ai minimi storici. In ogni caso resta un gioco per bambini e come tale va considerato.



giovedì 10 febbraio 2022

Super Mombo Quest



Super Mombo Quest - 2021 - Versione Android


Su sollecitazione del mio compare Piermarco, che ne ha tessuto le lodi in una recente puntata di Retrogaming Lives, ho voluto provare Super Mombo Quest su cellulare, già sapendo che non era certamente un titolo adatto al mio gusto. Devo riconoscere che il valore produttivo è altissimo, così come la direzione artistica, che ricorda un po' i giochi arcade Sega dei tempi d'oro. Anche i comandi sono ottimamente implementati per uno schermo touch (il che, detto da me, è un gran complimento).



Ovviamente il gioco, essendo fondamentalmente un action, non fa per me e mi sono annoiato quasi subito, giusto il tempo di finire il tutorial e fare poco altro. Se è vero che il gioco è velocissimo, i movimenti del nostro omettino sono sorprendentemente precisi e ci sono un sacco di livelli, segreti da sbloccare ecc, è anche vero che è richiesta troppa abilità manuale per i miei gusti e che morire perché tranciato da una fiamma che mi insegue per il livello non è, per me, il massimo del divertimento.



In definitiva questo è un gran bel gioco d'azione, con meccaniche molto vicine ai più classici Metroidvania, ma dovresti provarlo prima di acquistarlo perché potrebbe essere anche fin troppo arcade per i canoni moderni.



lunedì 7 febbraio 2022

Lotus III: The Ultimate Challenge

 


Lotus III: The Ultimate Challenge - 1992 - Versione Amiga


Vorrei spendere due parole sul terzo capitolo di questa serie di giochi di guida usciti su Amiga, perché se il primo mi aveva divertito (senza appassionarmi eccessivamente), il secondo mi aveva letteralmente stregato (pur con tutti i suoi limiti). L'arrivo di Lotus III fu quindi accompagnato da molte aspettative, che però furono in parte deluse.



Lotus III sembrava in tutto e per tutto una versione potenziata del 2, con la stessa grafica (anche se con diverse ambientazioni inedite), lo stesso sonoro e tutte le stesse modalità di gioco dei predecessori (quindi vi erano sia circuiti che percorsi, e si poteva giocare in due), il tutto addirittura condito con un editor di livelli "semiautomatico", capace cioè di costruire piste inedite ma in cui non si poteva scendere troppo nel dettaglio. 



Se dal punto di vista ludico Lotus III era quindi la summa di tutto quello che poteva esprimere la serie, dal punto di vista grafico però non c'erano stati grandi passi avanti, anzi: al netto di nuove tipologie di piste tutto appariva identico al secondo capitolo e la sensazione di velocità e di conseguenza la giocabilità del titolo era in più seriamente compromessa da una minore fluidità dello scorrimento della strada! La pista sembrava scatticchiare, se confrontato al velluto con cui scorreva nel secondo capitolo, e questo ci lasciò tutti molto perplessi.



Per questo motivo abbandonai molto presto Lotus III e finii inevitabilmente per dimenticarlo, tornando di tanto in tanto a giocare solo col secondo capitolo della serie. In realtà però non è un brutto titolo, per cui secondo me meriterebbe se non altro un giro.



venerdì 4 febbraio 2022

Castlevania: Symphony of the Night

 


Castlevania: Symphony of the Night - 1997 - Versione Playstation 


Sicuramente uno dei migliori giochi per Playstation (e non solo, è uscito per tante altre macchine), Symphony of the Night non è un gioco che mi abbia mai appassionato più di tanto, ma ciò non toglie che non ne riconosca la bellezza. Pur essendo in 2d (a parte qualche elemento sporadico, e questo è uno dei motivi per cui almeno qui da noi questo titolo non ha fatto subito una gran presa), l'eccellente giocabilità, la vastità della mappa, degli oggetti e dei segreti fanno di questo titolo un gioco enorme e sempre interessante.



Pur non essendo particolarmente difficile è comunque richiesto un certo impegno, cosa che mi ha fatto abbandonare questo titolo abbastanza in fretta in quanto non mi sono mai sentito particolarmente incentivato a proseguire. Alcuni elementi, tipo le combinazioni da eseguire per produrre le magie o il fatto che i nemici risorgono ogni volta che si cambia schermata, non li ho proprio digeriti.



Tuttavia non posso  non consigliarti di provarlo, è un gioco un po' a piattaforme, un po' esplorativo, un po' di combattimento, e - non ultimo - ci sono grossi elementi di gioco di ruolo, potendo livellare e collezionare tanti equipaggiamenti. E' quindi un mix di tante cose diverse che può piacere tantissimo. A me non ha appassionato, ma resta un gran gioco.



mercoledì 2 febbraio 2022

10293: la venuta di Babbo Natale




Set 10293 - anno 2021 (pezzi 1427)


Il set del "Winter Village" del 2021 è un'interessante casetta nella quale fa la sua visita, rigorosamente dal camino, il buon Babbo Natale. Devo dire che in generale questa casetta mi è piaciuta meno di quelle precedenti (discorso a parte per la caserma dei pompieri, ma ne parlerò tra qualche mese...). Non che sia brutta, non che non sia curatissima negli interni e nell'aspetto esterno.


La parte interna infatti è bellissima, con tanti piccoli particolari che fanno tanto Natale, dal caminetto con le calze, alla tavola con candela. Da questo punto di vista il set è superlativo. Tuttavia la parte anteriore non ha quell'aspetto nordico che mi sarei aspettato. Certo, il tetto è molto spiovente e c'è la neve, ma i muri sono azzurrini e se non fosse per le decorazioni natalizie non sarebbe nulla di particolarmente caratteristico. Il fatto che poi sia a forma di parentesi, cioè incurvata, la rende molto particolare ma non per questo più bella. Purtroppo la espongo in un luogo dove si vede solo la parte frontale, e per questo sono abbastanza deluso.



Ho molto apprezzato invece l'albero di natale che si accende se se preme il puntale. In definitiva è un bel set ma secondo me gli manca qualcosa nella facciata della casa per essere davvero speciale.

Valutazione 8/10

Prezzo nuovo circa 120 euro