giovedì 31 dicembre 2020

Questprobe Featuring The Hulk

 


Questprobe Featuring The Hulk - 1984 - Versione Commodore 64


Tra le primissime avventure testuali che ebbi il piacere di giocare, con l'arrivo in casa mia del Commodore 64, c'erano due o tre giochi testuali dedicati a personaggi Marvel. Quello di cui parlo oggi è il primo di questi titoli, dedicato ad Hulk, che è forse il più noto e, a ben vedere, il meno difficile del lotto. Non che fosse un gioco facile, però.

martedì 29 dicembre 2020

21156: Il Creeper



Set 21156 - Anno 2020  (184 pezzi)


In casa mia i set dedicati a Minecraft spopolano visto che mio figlio ne va pazzo, e questo Creeper in particolare ha raccolto molti favori. Il set in sé non è nulla di speciale ma i due soggetti (il gattopardo e il Creeper) sono ben rappresentati. In particolare il nostro mostrillo verde è davvero ben realizzato, mentre il gattone fa comunque il suo dovere. In ogni caso entrambi i modelli hanno qualche piccola mobilità ma nulla di sofisticato e si rivelano degli oggetti molto semplici a ben vedere. 
Tutto sommato un buon set se amate Minecraft.

Voto 8

Costo nuovo circa 15 euro



lunedì 28 dicembre 2020

Fred, gioco trascurabile per C64

 


Fred - 1984 - Versione Commodore 64


Nel Natale dell'84 ricevetti il mio agognato Commodore 64, ma erano già tre mesi che lo utilizzavo, quasi giornalmente, a casa del mio compagno di banco: mi portavo addirittura dei listati che scrivevo a casa su un quadernetto e li ricopiavo sperando che funzionassero. Ma ovviamente col C64 principalmente ci giocavo. Questo mio amico aveva dozzine di giochi sparsi su tante cassette, e ogni volta capitava che giocassi a qualcosa di nuovo (io all'epoca avevo l'Atari 2600, con una manciata di cartucce, potete immaginare perché desiderassi così tanto quella macchina). Insomma per farla breve pochi giorni prima di Natale mi presentai con una bella cassetta da 60 e.. via di Turbo Tape! Mi sono registrato su quella cassetta una trentina di giochi, forse anche qualcosa di più, e nel mucchio ci sono finiti anche giochi che poi si sono rivelati deludenti.


Tra questi ci metto il presente Fred. Pur non essendo tra quelli che più desideravo giocare, ai miei occhi poteva comunque sembrare qualcosa di molto bello. In realtà mi accorsi presto che non era per niente così bello, ma che anzi era tecnicamente abbastanza indietro e, dal punto di vista delle meccaniche, davvero noioso e difficile (col fantasma nasone che implacabilmente ti faceva fuori ad ogni partita). Insomma, non era affatto divertente.



Oggi non ho cambiato idea, e mi chiedo davvero che senso abbia perdere tempo con questo titolo. L'unica cosa "carina" (tra tante virgolette) è che quando muori ti mette la tomba con scritto R.I.P. e la classica musichetta lugubre riecheggia nell'aria... niente di speciale ma almeno mette fine alla terribile musica che si sente durante il gioco. Tuttavia Fred ha il suo fascino, il fascino di un titolo a metà strada tra una vecchia e una nuova generazione. Lo trovo ingiocabile e anche brutto a guardarsi ed ascoltarsi, ma ha un qualcosa di affascinante e che mi ricorda proprio i primi concept di gioco per macchina casalinga (come ad esempio il livello di gioco molto più ampio di quanto indicato nello schermo). Non ti consiglio in ogni caso di provarlo.



mercoledì 23 dicembre 2020

Days gone!

 


Days Gone - 2019 - Versione PS4


Days Gone è stata una bellissima sorpresa, visto che non avevo grandi aspettative a riguardo, aspettandomi un gioco in stile open world come tanti se ne sono già visti. Ed effettivamente potrebbe essere considerato in questo modo, ma la qualità è talmente elevata che mi ha davvero sorpreso e appassionato! Il gioco può essere considerato un clone degli ultimi Assassin's Creed, ambientato però in un presente post-pandemico (proprio così) ricco di zombie e malfattori da eliminare. Al posto del cavallo qui però si usa una moto e non è possibile arrampicarsi ovunque come nei giochi della Ubisoft. Sono presenti però i soliti "fortini" da assaltare in  modo stealth o ad armi spianate, i rami di abilità da sbloccare, gli upgrade alle armi e gadget da costruire con le risorse che si possono raccogliere in giro.


La storia non è nulla di stratosferico, ha un po' il retrogusto da Mad Max, ma è interessante e viene raccontata anche in modo non eccessivamente banale, con un doppiaggio eccellente (tranne quando il protagonista rantola odio verso le sue vittime, che è un po' sopra le righe). In alcuni momenti ma ha anche turbato, devo ammetterlo, così come mi ha turbato in più di un'occasione trovarmi orde di zombi che mi inseguivano (e con orde intendo davvero centinaia di individui, una marea mostruosa che come un'ondata cercava di inghiottirmi). Una sensazione che non provavo da anni in un videogioco.



Un'altra cosa che mi ha fatto letteralmente impazzire di gioia è la gestione atmosferica degli ambienti di gioco. Avevo già visto in molti giochi il sole lasciare posto a nuvole e nebbia, piogge e temporali, anche nevicate. Ma qui siamo di fronte ad un gioco che quando inizia a nevicare, prima debolmente, poi sempre più forte, tutto inizia ad imbiancarsi (auto, strade, muri, alberi... persino cadaveri) creando immagini da cartolina. Davvero, mai visto ambienti nevosi così belli, solo per questo il gioco merita di essere giocato.



Per il resto il gioco è divertente e abbastanza vario nelle situazioni che propone. A me diverte moltissimo l'approccio furtivo, che probabilmente in questo gioco è quasi perfetto. Dispiace un po', tuttavia, uccidere molta gente "normale", vista la quantità di zombie che popolano le zone di gioco... sembra un po' uno spreco di risorse.



Ci sarebbero ancora tante cose da dire su Days Gone, ma ti dirò soltanto che a mio parere va assolutamente giocato perché, se piace il genere, lo troverai pieno di trovate e colpi di classe capaci di lasciarti sorpreso spesso e volentieri. Per me è un gioco (quasi) da 10.



domenica 20 dicembre 2020

Bejeweled 2

 


Bejeweled 2 - 2004 - Versione PC Windows 


Bejeweled 2 è un giochino molto elementare, e può essere considerato il papà di tutti quei giochi in stile Match-three alla Candy Crush Saga. Un genere di giochi che, se non fosse ormai enormemente inflazionato e rovinato dalle microtransazioni, non mi dispiacerebbe affatto ancora oggi, a diversi lustri dalla sua nascita. 


E infatti da quando ho installato questa versione sul PC di casa, credo nel 2005, non l'ho mai cancellato e lo rispolvero per fare qualche partita ogni anno il 24 dicembre: praticamente Bejeweled 2 è un po' il mio Una Poltrona Per Due nel campo dei videogiochi!


Ma che cosa ha di speciale questo gioco per cui lo rigioco ossessivamente da 15 Natali? Beh, al di là della formula di gioco, molto semplice ma anche molto "ancora una partita e poi basta", quelli che spacca in questo gioco è l'aspetto sonoro. Rigiocare per un'oretta a questo gioco è come riascoltare un bel disco, di quelli che rispolveri giusto una volta all'anno per fare atmosfera. Oltre agli effetti sonori ormai considerati leggendari, abbiamo una mezz'ora di stupenda musica elettronica che, se non fosse per la strumentazione dal sound molto chip, non sfigurerebbe nella discografia di Jean Michel Jarre.



Bejeweled 2 è solo la sua musica? No di certo, ma senza la sua musica probabilmente non sarebbe ancora sul mio hard disk. E la sua musica fruita senza il gioco non avrebbe lo stesso impatto (la colonna sonora è comunque reperibile su Youtube) perché è il connubio delle due cose a creare l'alchimia vincente. Insomma tra pochi giorni è Natale, e io non vedo l'ora di giocare di nuovo a Bejeweled 2.

venerdì 18 dicembre 2020

Disgaea 2: preferisco il primo

 


Disgaea 2 - anno 2006 - Versione Playstation 2 e PSP


Ho già avuto modo di parlare del primo Disgaea (uno dei miei giochi preferiti di sempre) e anche dell'ultimo uscito della serie, Disgaea 5. Nel mezzo sono stati rilasciati altri 4 titoli che hanno rappresentato ciascuno un passo evolutivo che ha unito il gioco primordiale al titolo finale. Mi piacerebbe poter parlare di tutti questi giochi prima o poi, ma per il momento mi soffermo solo sul secondo capitolo, che ha comunque rappresentato tante cose, nel bene e nel male. 



Partendo dall'idea che il primo Disgaea mi aveva rapito per centinaia di ore con le sue profonde meccaniche di livellamento, quando vidi in vendita il secondo capitolo non stavo più nella pelle per provarlo, e le mie aspettative erano altissime. Ecco: non rimasi completamente soddisfatto, anzi sotto certi aspetti fui anche un po' deluso. Guardiamo il gioco in modo analitico così facciamo prima.

1) trama: rispetto al primo Disgaea la trama è meno scema, anche se raccontata sempre in modo demenziale. Essendo però ben poco interessante, non c'è stato un vero miglioramento in tal senso.



2) sonoro: sempre confrontando i due giochi, i brani originali di Disgaea 2 sono molto meno gotici e un po' più fracassoni. Il brano dell'Item World, che è quello che alla fine si ascolta più a lungo, è nettamente meno bello, con un sound synth pop abbastanza stucchevole. Decisamente si è fatto un piccolo passo indietro (anche due passi indietro, se si confronta con la colonna sonora di Phantom Brave).

3) Grafica: più definita, soprattutto grazie all'aumento di risoluzione, la grafica non è male, ma le arene restano coperte di texture povere e ripetitive. Il gioco poi è troppo zoomato sui personaggi, cosa che mi infastidisce durante le battaglie. Se le scene e le animazioni degli attacchi speciali sono molte e ben fatte, per contro i menù semitrasparenti sono poco leggibili pur essendo fatti con caratteri molto grossi, troppo grossi! Insomma erano migliori gli spartani menù del primo capitolo per leggibilità e completezza.



4) Combattimento: qui sono state introdotte alcune timide novità, tra le quali spiccano soprattutto le combo fatte da torri di omini. Le torri non saranno mai una meccanica molto sfruttata nella serie, ma in questo secondo capitolo hanno una discreta rilevanza. L'Item Word, per contro, perde quasi totalmente quella caratteristica "puzzle" per la quale spesso raggiungere l'uscita richiedeva un po' di ragionamento tattico e non: questa volta i piani sono per lo più piccoli e pienissimi di mostri, per cui c'è poco da fare se non uccidere tutti o infilarsi nell'uscita. Compaiono ora i cestini che possono contenere oggetti interessanti, livelli bonus in cui accadono cose (di solito ci sono negozi o battaglie supplementari) e che spezzano un po' il ritmo e, bella novità, ogni tanto arrivano i pirati! Peccato che non ci sia più la caccia allo "statistician", una delle cose più divertenti dell'Item Word del primo Disgaea, e che in generale gli Innocenti (gli abitanti degli oggetti) siano decisamente molto meno utili in questo gioco. Infine è stato introdotto il Dark World, versioni più difficili e "a tempo" dei livelli normali della storia: un tocco gradevole ma nulla che faccia strappare i capelli.



5) Passiamo infine alle meccaniche di livellamento: molto simili a quanto si era visto in Disgaea, si basano molto meno sugli Innocenti e in generale non si sa bene su cosa concentrarsi per potenziare i propri omini. Insomma è tutto più confuso perché le novità introdotte non convincono pienamente e se tutte insieme concorrono a potenziare il party, non è chiaro fino a che punto questo accada. Certo è che arrivare al livello 9999 non ha più molta importanza, e questo è MOLTO male.



Tirando le somme il gioco appare un'evoluzione sotto molti aspetti, ma perde un po' di vista il focus della corsa al livellamento, a me questo non è piaciuto. Inoltre l'Item World, che è probabilmente il pezzo forte di questa serie, qui è bruttino come grafica, geometria e non richiede alcuna pianificazione strategica: insomma è noioso e stancante, anche se vi sono i livelli bonus supplementari. Al netto di tutto quindi il primo Disgaea, malgrado tutto, resta a mio parere più divertente ed appagante da giocare.



mercoledì 16 dicembre 2020

854050: palline di natale

 


Set 854050 - Anno 2020 (circa 80 pezzi)


Come detto per l'analogo set dedicato ad Halloween, il problema principale di queste due palline di Natale è che sono alla fine solo due piccoli pezzi di plastica venduti a 10 euro: decisamente un furto! Al di là dell'aspetto economico comunque le palline sono troppo piccole per avere un loro posto dignitoso su un albero di medie dimensioni, per cui non me la sento di consigliarne l'acquisto a nessuno. In sé sono carine, niente più, e se non fosse per gli sticker non sarebbero nemmeno così ben caratterizzare. Insomma una delusione. 

Voto 4

Prezzo nuovo circa 10 euro



martedì 15 dicembre 2020

Ultimate Ghosts'n Goblins



Ultimate Ghosts'n Goblins - anno 2006 - Versione PSP


Nell'attesa che arrivi la nuova versione per le console attuali, ho rispolverato questo vecchio titolo per Playstation Portable: Ultimate Ghosts'n Goblins, una versione rappresentata in due dimensioni, ma costruita in gran parte da grafica poligonale, del classico gioco Capcom. In realtà non è il rifacimento di un vecchio gioco ma un vero e proprio nuovo capitolo, che riprende un po' tutti gli elementi visivi, sonori e del gameplay già visti nei giochi precedenti.


Il gioco è bellissimo tecnicamente (la grafica è molto gradevole e il sonoro è strepitoso) ma ha alcuni problemi che, personalmente, mi hanno fatto desistere quasi subito. Prima di tutto per saltare a per sparare servono ovviamente due tasti distinti, ma non si possono assegnare i tasti dorsali per almeno una di queste due funzioni. Praticamente quindi devi usare lo stesso dito (il pollice destro) per fare entrambe le cose e... come cavolo ci si può riuscire a sparare e saltare contemporaneamente? 



Inoltre il salto è fisso, cioè non si può variare direzione e velocità una volta spiccato il volo, e se la cosa nel primo GnG non era un gran problema visto che il salto era piuttosto breve, qui ci si trova a lottare con una falcata degna di Pippo Baudo, che rende ostico anche solo riuscire a saltare su una tomba senza scavalcarla. Aggiungiamo a questo che il gioco, anche alla sua difficoltà minore, è davvero molto difficile, richiedendo di memorizzare praticamente tutto il percorso. I livelli non sono lunghissimi, ma sono tanti, e anche se se si può salvare all'inizio di ogni stage, il livello di frustrazione è sempre molto alto.

Ultimate GnG è in definitiva un gioco per veri appassionati, gente con le dita veloci, grande memoria e parecchia pazienza, visto l'impegno richiesto.



lunedì 14 dicembre 2020

Defender of the Crown su C64 è anche meglio



Defender of the Crown - anno 1987 - Versione Commodore 64


Ho già parlato di questo gioco in versione Amiga, per cui qui mi limiterò a dire che la versione per Commodore 64 l'ho giocata tantissimo... sognando l'Amigam, quell'Amiga che in realtà sarebbe arrivato da lì a pochi mesi, ma che mi pareva di avere già in casa mentre il drive 1541 gracchiava pesantemente caricando le schermate di questo gioco.



Un gioco che in sé è bellissimo anche in questa incarnazione, che se non fosse per il continuo caricare dai dischetti sarebbe anche migliore della controparte per 16-bit.


La grafica naturalmente è castrata a 16 colori, con pochi effetti ed animazioni limitate, ma tutto il gioco è rimasto quello che era, senza alcun taglio, con le stesse musiche (che non suonano nemmeno troppo diversamente da quanto si sentisse sull'Amiga), e le stesse identiche meccaniche. Sapeva già di next gen pur essendo su una macchina vecchia di 5 anni, perché Defender of The Crown era l'incarnazione della next gen, in quegli anni.


Ho un ricordo bellissimo di questo titolo, e rigiocarlo oggi mi fa sempre un gran piacere. Se ti dovessi consigliare di provarlo, ti indirizzerei comunque sulla versione Amiga, ma questa incarnazione per il piccolo Commodore 64 è davvero un gran bel pezzo di software, un gioco pieno di stile ed estremamente gradevole.




venerdì 11 dicembre 2020

Phoenix versione casalinga


Phoenix - anno 1983 - Versione Atari 2600


Questo Phoenix è la versione semplificata di un gioco già molto semplice in partenza. E' semplificata nella grafica, essendo scomparso lo sfondo con il cielo stellato (sostituito da una specie di superficie omogenea dove "cammina" la nostra navetta) e mancando la trasformazione delle uova in sparvieri nemici, che purtroppo già arrivano sullo schermo con le ali dispiegate. Ed è una verisone semplificata anche nelle meccaniche, visto che manca la possibilità di sparare più di un proiettile alla volta (cosa possibile in fase alterne nella versione arcade) e, soprattutto, mancano gli alieni di disturbo durante la battaglia contro la nave madre.



Ma al di là di tutto questo il gioco è ben fatto, e non sfigura se confrontato con gli altri titoli sviluppati sulla stessa macchina. Phoenix si lascia giocare molto bene ed è divertente. Questa era una delle cartucce che avevo da ragazzino e ci avevo giocato veramente in modo ossessivo, addirittura ricordo che in vacanza al mare mi alzavo presto la mattina per giocarci prima di andare in spiaggia, con la disperazione di mia madre.

Non so se consigliarti di provarlo, ma se lo fai potresti piacevolmente restare sorpreso per quanto questo gioco sia semplice ma divertente.


giovedì 10 dicembre 2020

Alien Isolation

 


Alien Isolation - 2014 - Versione Playstation 4


Questo non è un gioco per tutti, è indubbio. Se ami i giochi in cui ti fai strada sparando, dove volano proiettili e l'azione azione è sempre concitata, stai lontanissimo da Alien Isolation. Se invece come me preferisci i giochi in cui si deve cercare di non farsi vedere, in cui metti in conto che, proprio come nella realtà, se dei mostri schifosi ti cercano sei disposto a chiuderti in un armadio e aspettare anche dieci minuti finché la strada non si libera, allora prendi in considerazione questo gioco: tecnicamente non è malaccio, la storia è interessante, l'alieno è francamente terrorizzante e l'ambientazione è fuori parametro, soprattutto se ami la saga cinematografica.
Pur non presentando una sfida altissima, ci sono alcuni passaggi un po' difficoltosi e anche stucchevoli, soprattutto quando si incontrano personaggi umani che ti sparano. Ma le parti in cui devi sfuggire all'alieno sono fenomenali, roba da incubo notturno. Inoltre il sonoro non è mai invadente, ma fondamentale per creare la suggestione. Addirittura è importante restare zitti durante il gioco in quanto il microfono del pad è sempre in funzione e se parli... attiri l'alieno! Esiste qualcosa di più terrorizzante?
Secondo me no, per questo consiglio Alien Isolation senza riserve a chi ama la tensione, la fantascienza, e gli alieni più acidi mai creati.



lunedì 7 dicembre 2020

40422: Frankestein

 



Set 40422 - Anno 2020 (108 pezzi)


Solo 108 pezzi per una brickheadz piuttosto spoglia e priva di un guizzo che possa portarla fuori dalla mediocrità. In realtà il personaggio è perfettamente caratterizzato, ma non c'è motivo - se non per puro collezionismo - di spendere il prezzo pieno di 10 euro per comprarselo.

Sufficiente ma niente più.

Voto 6

Costo nuovo 9,99 euro