sabato 29 aprile 2023

Cisco Heat



Cisco Heat - 1990 - Versione arcade

Tra tutti gli arcade di guida più o meno ispirati da Out-Run ricordo in sala giochi di aver fatto una dozzina di partite con Cisco Heat, un gioco che aveva la particolarità di farti guidare per le strade di San Francisco su una macchina della polizia stranamente rossa! Anche se era già passato qualche anno dall'uscita del mitico e già citato gioco della Sega, questa tipologia di arcade con un utilizzo pseudotreddì di grafica completamente in bitmap faceva ancora la sua sporca figura, e Cisco Heat non faceva eccezione: lo schermo (enorme, sarà stato un quaranta pollici almeno) era bombardato di alberi, palazzi, camion, tram e grattacieli che sfrecciavano senza tregua e in abbondanza, tanto da rendere persino difficile la lettura delle curve. Per fortuna le piste erano abbastanza brevi, e divise in stage, per cui bastavano poche partite per imparare a memoria come evitare gli ostacoli o come affrontare le temibili curve a gomito.



C'è da dirlo: Out-Run era tutta un'altra storia, quel senso di velocità e quel sottile piacere nel guidare che quel gioco ti trasmetteva, qui in Cisco Heat erano completamente soppiantati da una concitazione, e confusione, al limite della peggiore nevrosi per il traffico! Tuttavia a me questo gioco piaceva e se non fosse che nello stesso periodo mi ero impallato per Super Monaco Grand Prix probabilmente gli avrei dedicato maggiori attenzioni. 



Il problema di questi giochi, a riprenderli adesso, è che non erano progettati per il joypad e quindi adesso è difficoltoso essere sufficientemente precisi per godersi l'esperienza. Per questo motivo oggi Cisco Heat appare ancor più nervoso e confusionario di quanto non fosse in sala giochi, e purtroppo il divertimento ne risente non poco. Tuttavia se ti piace questo tipo di esperienza Cisco Heat resta un ottimo esemplare del suo genere, e se puoi sopportare le sue stravaganze e la sua grafica a volte confusa allora ti consiglio di provarlo.



giovedì 27 aprile 2023

The Bard's Tale



Tales of the Unknow Volume I: The Bard's Tale - 1985 - Versione Amiga

Quando nella primavera dell'88 mi arrivò l'Amiga 500 mia sorella mi regalò per il compleanno, che cadde contestualmente, quello che credo sia rimasto l'unico videogame originale che abbia mai posseduto per questa macchina: The Bard's Tale. La sua scelta non fu errata, perché questo è un genere di giochi che amavo e che amo tutt'ora. Va detto però che all'inizio restai un po' scettico in quanto questo titolo era chiaramente obsoleto dal punto di vista tecnico, derivando da un gioco uscito originariamente per il Commodore 64!


Grafica, velocità dei caricamenti e meccaniche ludiche erano davvero datate, ma il gioco riuscì ugualmente ad appassionarmi e ricordo che lo portai avanti per mesi fino ad arrivare a terminarlo. Mesi in cui disegnavo mappe, prendevo appunti su cose da fare ed enigmi da risolvere, il tutto lottando contro una difficoltà molto elevata e una lentezza esasperante. Ricordo che avevo trovato una stanza dove ci si imbatteva in uno scontro contro 4 gruppi da 99 barbari, il massimo che si poteva sperare di trovare in una singola battaglia, e ho ripetuto questo combattimento decine di volte per salire di livello. Peccato che ogni scontro richiedesse mezz'ora per essere terminato, durando anche una dozzina di turni in cui vedevi lentamente ogni personaggio del tuo party attaccare ad uno ad uno i 396 mostri nemici... una cosa esasperante per cui mentre il gioco elaborava facevo mille altre cose (tipo studiare, fare pesi ecc ecc).


In ogni caso conservo un bel ricordo di questo gioco; alla sua natura così meccanica e primitiva fa da contraltare un immaginario davvero affascinante, e se solo fosse stato bilanciato un po' meglio nella difficoltà e nella velocità di gioco, penso che The Bard's Tale sarebbe un gioco tra i migliori del suo tempo (del resto è firmato da Cranford, Ybarra e Fargo... mica persone qualunque!). Va detto che però questo gioco ebbe un'enorme successo, ne furono fatti dei seguiti (mai giocati) e pure un "construction set" che invece spolpai, a suo tempo. Che dire quindi? The Bard's Tale è un gran bel gradino nell'evoluzione del genere ma è davvero troppo grezzo e lento per potertene consigliare l'uso oggi.





lunedì 24 aprile 2023

Hogwarts Legacy



Hogwarts Legacy - 2023 - Versione Playstation 5

Avrei tantissimo da dire riguardo a questo gioco, ma per dovere di sintesi andrò abbastanza schematicamente: ci ho giocato una novantina di ore, ripulendo completamente la mappa e facendo praticamente tutto tranne poche cose secondarie davvero stucchevoli, come l'allevamento degli animali o la collezione di tutte le scope. Quindi, visto il conto ore, si può dire che sia un gioco ben ricco di contenuti e cose da fare.


Tra queste cose da fare, in mezzo ad un sacco di compiti piuttosto ripetitivi (nella migliore tradizione degli open world in stile Assassin's Creed), l'esplorazione resta la cosa più bella di questo gioco, e non solo e non tanto limitandoci all'enorme castello della scuola. La valle dove si sviluppa il gioco è molto grande, ricca di paesini, labirinti, sfide, zone selvegge, tane di mostri e castelli diroccati. Esplorare tutto questo ben di Dio è una libidine, e si viene quasi sempre premiati con qualche accessorio capace di migliorarci le statistiche.


Infatti ci sono degli elementi GDR che ovviamente servono ad ampliare i nostri poteri utili non solo per esplorare i luoghi più approfonditamente ma anche per combattere i nemici con più efficacia. I combattimenti, devo dirlo, sono ottimi, riprendendo perfettamente quanto si vede nei film e regalandoci del sano divertimento. Peccato che in questo gioco si faccia una strage non solo di mostri, troll e ragni, ma anche di cristiani. Insomma fa specie che uno studentello sensibile, leale e ben educato come quello che impersoniamo nel gioco vada a sterminare centinai di bracconieri, o no? Eppure accade, e secondo me questo è uno dei pochi difetti di Hogwarts Legacy.


Tecnicamente il gioco è molto bello, uno dei migliori open world mai prodotti, e la fluidità su Ps5 perde colpi solo col massimo dei dettagli attivati, cosa di cui si può benissimo fare a meno. Il sonoro è eccellente sotto tutti i punti di vista, pur mancando le stesse esatte tracce presenti nei film (diciamo che ci sono brani nuovi ispirati a quelli vecchi), ma non è certo un problema, anzi.


Il vero limite di questo gioco, oltre all'inevitabile ripetitività delle cose da fare e alle uccisioni seriali, è che non presenta quasi mai una vera e propria sfida non tanto nei combattimenti quanto negli enigmi nelle fasi di esplorazione: se confronti questo gioco con Immortal Fenyx Rising, per esempio, sembra un gioco per bambini piccoli (piccolo inciso, ho invece trovato molto ostico fare le gare sulle scope per battere i tempi, mentre mio figlio c'è riuscito benissimo... mah!).



In definitiva Hogwarts Legacy è un gioco bellissimo e non posso che sconsigliartelo solo se non sopporti Harry Potter e non sopporti nemmeno gli open world. In tutti gli altri casi è un gioco assolutamente da provare e da godere.




domenica 23 aprile 2023

Terra Cresta su Commodore 64

 


Terra Cresta - 1985 - Versione Commodore 64

Terra Cresta è l'ennesimo shot'em up convertito dalla sala giochi al Commodore 64, ma siccome non ho mai visto in vita mia il cabinato di questo gioco, mentre ho giocato parecchio a questa sua conversione, non posso dire quanto il Terra Cresta casalingo resti fedele all'originale. Mancandomi questa pietra di paragone probabilmente non ho apprezzato questo gioco quanto avrebbe meritato.



Quello che ricordo invece di questo gioco è prima di tutto l'eccessiva difficoltà: i proiettili nemici sono enormi e alla costante ricerca di un contatto, la nostra astronavina è piccola ma diventa facilmente più grande raccogliendo dei potenziamenti, peccato però che diventa anche facilmente più esposta ai colpi nemici quando si espande! In sostanza, vuoi per mia incapacità ma anche per oggettiva cattiva calibrazione della difficoltà, non sono mai riuscito a durare più di una manciata di minuti.



Altro problema è la grafica che è un po' grezza: siamo pur sempre dentro i limiti imposti dal Commodore 64 ma i proiettili sono poco visibile (soprattutto se giocato in bianco e nero, cosa che facevamo in molti), anche se relativamente al discorso tecnico/grafico ricorderò sempre Terra Cresta per una piccola chicca che mi colpì molto: il contatore del punteggio era in overscan, cioè sul bordo superiore dello schermo, una cosa che la prima volte che l'ho notato mi stupì non poco!



In definitiva Terra Cresta è un buon prodotto rovinato però da una grafica un po' confusa nei colori e da una difficoltà mostruosa. Te lo consiglio solo se conosci l'originale e se ti piacciono le sfide al limite della frustrazione.




mercoledì 19 aprile 2023

Il mio canale TikTok

 


Il mio canale TikTok

Quando ho installato TikTok ero solo curioso di vedere che cosa ci si poteva fare, dal momento che mi era stato dipinto come una fucina di talenti e creatività, anche se ero stato messo in guardia che fosse pure un'app nefasta e distruttiva. La realtà è che effettivamente TikTok può diventare una droga, ma non tanto e non solo per come è strutturato (del resto usarlo è un po' come fare zapping sulla televisione) ma perché effettivamente il suo utilizzo come semplice spettatore è interessante se hai la capacità di dirigere bene il suo algoritmo. Infatti su TikTok chiunque può proporre le proprie idee, le proprie opinioni, tutto quello che insomma gli passa per la testa; e se la gente inizia a gradire certi contenuti allora il suo creatore viene premiato con la diffusione delle sue opere ad una sempre più ampia scala di spettatori. Questo meccanismo ha tanti risvolti positivi (e non), ma quello che a me ha interessato maggiormente è che effettivamente, dopo un po' di utilizzo, l'algoritmo di TikTok riesce a proporti sempre video interessanti, relativi a quello che ti piace o a cose analoghe che potrebbero interessarti. Insomma alla fine è un po' come avere tra le mani un canale tematico dove si succedono filmati che per la maggior parte dei casi ti interessano e ti appassionano. Naturalmente nulla ti vieta di interessarti a quattro, cinque, dieci cose diverse, e quindi di conseguenza riceverai contenuti che toccano questi diversi argomenti. Il tutto in modo automatico e premiante per chi è spettatore e per chi i contenuti li crea.

Per me, che ho sempre voglia di fare qualcosa di creativo in tutte le occasioni, TikTok è uno strumento troppo ghiotto per ignorarlo e così dopo poco tempo ho deciso di aprire un canale, o un pagina che dir si voglia, in cui dare sfogo a questo mio desiderio. Senza pianificare nulla ho iniziato a mettere dei miei monologhi in stile "lamentela" registrati mentre guidavo l'auto per andare al lavoro: naturalmente i miei sfoghi erano a tema videogame, ma dopo qualche tentativo ho notato che non mi divertivo quanto avrei voluto e che non riuscivo a dire qualcosa di davvero interessante, o ad essere particolarmente innovativo, per cui ho desistito nel perseguire su questa strada. Come spesso accade però è successo qualcosa di casuale che ha iniziato a darmi un indirizzo diverso per il mio canale. Quando a dicembre ho terminato Miles Morales ho notato che la "sigla" finale sembrava molto simile ad una canzone certa italiana, invero sconosciuta. Ho quindi montato un filmato con cui confrontavo i due brani e l'ho postato. Questa cosa mi ha divertito anche se quel video non ha ricevuto più di poche centinaia di view (ma a me non interessa questa cosa, non miro a fare i soldi). In ogni caso ho deciso di procedere su questa strada pubblicando qualche altro caso sospetto di somiglianza tra canzoni. Ho quindi segnalato qualche canzone nota sui cui aleggiasse il sospetto di "plagio", confezionando dei brevi video, tra l'altro abbastanza idioti dove si vede solo il mio faccione, ma ho iniziato così ad ampliare l'audience con qualche migliaio di visualizzazioni. Ovviamente i videogiochi non c'entravano più nulla, ormai avevo deciso che avrei parlato di musica.

Cercando altri brani da confrontare per creare nuovi contenuti, ho preso sempre più coscienza che potevo unire due delle mie più grandi passioni (ascoltare la musica degli anni 80 e ricercare i suoni coi sintetizzatori), condensando il prodotto delle due cose in brevi video in cui riproporre alcune parti di canzoni degli anni '80, strimpellate in presa diretta, utilizzando però esattamente gli stessi suoni sintetizzati dell'originale. Per capirci: più o meno sono capaci tutti a riprodurre qualche nota della melodia di Take on Me con il pianoforte, non tutti invece capiscono con quale synth è stata suonata per poterla riprodurre esattamente con lo stesso timbro. Ecco io questa cosa la so fare, so programmare i synth per suonare in un certo modo, oppure so, perché ho fatto delle ricerche, quale hardware ha prodotto certi effetti, quali filtri applicare a quali campioni sonori, e via dicendo. Per carità, nulla di straordinario, ma è una cosa che effettivamente ancora non ha fatto praticamente nessuno. La formula che ho utilizzato invece, la classica "indovina la canzone", è abbastanza abusata, ma la particolarità dei suoni che ho introdotto ne ha fatto un qualcosa di originale, insomma sono soddisfatto perché faccio un contenuto davvero unico. Al momento ho pochissimi follower (meno di 1000) ma ho raggranellato quasi un milione di visualizzazioni mettendo insieme tutti i video che ho proposto (circa una sessantina al momento) e ho dei follower fedelissimi che mi danno un bel riscontro con tanti messaggi. Peccato che i miei video siano fatti veramente alla cazzo, che io praticamente non sappia suonare e che - soprattutto - io non sia una bella figa altrimenti sarei probabilmente già un influencer di fama internazionale!

In ogni caso al momento trovo l'esperienza interessante, non mi dà le stesse soddisfazioni in qualità di puri numeri che avevo quando gestivo la pagina di Insegreto, ma mi sto divertendo e soprattutto faccio tutto in economia e mettendoci la mia (brutta faccia) senza veli e senza patemi. Mi spiace di aver abbandonato l'argomento videogame, e vista l'età media dei miei follower (over 50) penso che non avrò  più occasione di tornare sui miei passi, ma mi sento di consigliare l'uso ti TikTok a tutti quelli che sentono l'esigenza di esprimersi in qualche modo: insomma se avrai qualcosa da dire di interessante su TikTok troverai di sicuro chi ti ascolterà, e avrai la possibilità di farti conoscere.




lunedì 17 aprile 2023

Etrian Odyssey



Etrian Odyssey - 2007 - Versione Nintendo DS

Etrian Odyssey è un calssico "dungeon crawler" fantasy in prima persona con movimento a caselle, in pieno stile Wizardry, Bard's Tale e compagnia varia. Come tale questo gioco non ha proposto nulla di nuovo quando, nel 2008, è arrivato sul mio Nintendo DS. Tuttavia una buona realizzazione grafica unita all'indubbio fascino che questa tipologia di videogame ha sulla mia persona, ha spinto me (e anche mia moglie) a cimentarsi con entusiasmo in quest'avventura. 


Va detto che tutto in questo gioco è confezionato bene, e anche se le meccaniche di gestione del party risultano piuttosto macchinose anche per un titolo del 2007, ciò non toglie che Etrian Odyssey all'inizio sia in grado di appassionare. Ma la caratteristica che più di tutte differenzia questo gioco dalla montagna di titoli analoghi è l'automapping. In questo gioco infatti uno dei due schermi della console è delegato alla rappresentazione della mappa che, come accade in qualunque gioco di questo tipo uscito dal 1995 in avanti, si va a comporre in automatico ad ogni passo che si compie.


Con la differenza importante che qui il gioco ti impone di tracciare i muri e di mettere un segnalino ove ci sia qualcosa da ricordare. In sostanza l'automapping necessita di supporto da parte del giocatore per completare il disegno della mappa e anzi in alcune fasi è proprio obbligatorio farlo in quanto il disegno preciso delle pareti è parte di quest principale! Ora io capisco perfettamente che a) il pennino del NDS si presti alla perfezione a questa tipologia di compiti; b) disegnare la mappa è una cosa che i giocatori di questo tipo di titoli hanno sempre fatto (ho le confezioni di Bard's Tale e Dungeon Master ancora piene dei miei disegnini su fogli a quadretti!); e c) fare mappe è parte anche di soddisfazione per il giocatore, che si sentirà ancora più immerso nel mondo di gioco. Ma, al netto di tutto questo, veramente nel 2007 c'è bisogno di imporre al giocatore di farsi le mappe a mano? E infatti, se togliamo questa caratteristica ad Etrian Odyssey cosa rimane?


Rimane un gioco lento e dannatamente frustrante. Per tutto il gioco è un continuo avanzare di qualche passo, fare due battaglie e tornare alla base per recuperare forze, energie e magare compare un equipaggiamento migliore. Spesso non riuscendoci perché alla terza battaglia arriva un mostro dal quale non riesci a scappare e ti fa fuori, vanificando gli ultimi 15 minuti di gioco. E quando finalmente hai le attrezzature buone e riesci a spazzare via i mostri che fino a quel momento ti facevano tribolare, puntualmente il gioco ti presenta nuovi nemici enormemente più forti di te. Fai conto che si va avanti così dall'inizio alla fine, senza possibilità di trovarsi mai un po' sovralivellati, mai! Ti piace un gioco di questo tipo? Ti soddisfa? Io ho resistito una ventina di ore, poi l'ho mollato (mia moglie ha resistito più a lungo, ma non l'ha finito nemmeno lei). Se invece la cosa ti può interessare, come detto, Etrian Odyssey è comunque confezionato bene.



sabato 15 aprile 2023

Witch's Cauldron



Witch's Cauldron - 1985 - Versione Commodore 64 

Ricordo quest'avventura testuale fondamentalmente per due motivi: il primo, e più evidente, è che la grafica del gioco è un semi-ripp da quella di un altro tra i miei giochi preferiti, Pijiamarama. Non ho mai scoperto né saputo se si trattasse di un plagio o di qualcosa di autorizzato, ma a me piaceva pensare che fosse qualcosa di legato allo stesso universo o allo stesso autore.


Il secondo motivo è che questo gioco era molto confusionario e riuscire ad orientarsi era davvero difficile, visto gli elementi grafici venivano ripetuti spessissimo e che una stessa location era visibile da diverse prospettive, addirittura a seconda della posizione che il nostro avatar aveva sullo schermo... insomma farsi una mappa era molto difficoltoso, capire come andare in certi posti lo era ancor più.



Infatti non sono mai riuscito a portarlo a termine, riuscendomi a trasformare in non più di tre forme diverse. Questo è un peccato perché il gioco per l'epoca era interessante, ricco di trovate e graficamente evocativo. In ogni caso conservo un bel ricordo di questo titolo, e ti consiglio di darci un'occhiata se ti piace il genere.



giovedì 13 aprile 2023

Pac-Man 256



Pac-Man 256 - 2015 - Versione Android

Prendi il vetusto Pac-Man, rendilo un gioco a scorrimento infinito utilizzando il pretesto del famoso bug del 256° livello, migliora grafica e sonoro, aggiungi bonus e potenziamenti un po' variegati (che si sbloccano mano a mano che migliori il tuo record sul punteggio), ed eccoti servito questo simpatico giochino.


L'idea è buona e benché il gioco sia davvero semplicissimo nelle meccaniche, il senso di progressione è palese e la buona qualità tecnica fa si che Pac-Man 256 si lasci giocare molto bene. Personalmente non ho gradito l'impossibilità di usare un joypad perché se è vero che i comandi touch qui sono davvero basilari, la mancanza di una levetta vera non riesce a trasmettermi il giusto senso di controllo... ma è un limite mio, sia chiaro. Assolutamente da provare!



lunedì 10 aprile 2023

Dead Space



Dead Space - 2008 - Versione Playstation 3

Non penso che giocherò mai alla nuova versione di Dead Space uscita per la Playstation 5, ma non perché questo gioco non meriti, anzi! Il fatto è che Dead Space era già un titolo ottimo sulla vecchia PS3: fluido, definito, ben bilanciato, e abbastanza vario nella sua pur monocorde natura di survival horror a tema spaziale. Non capisco quindi che motivo possa esserci nel rivivere la stessa avventura una seconda volta (pagando, ovviamente) quando l'esperienza si è tranquillamente, e felicemente, conclusa anni fa con un titolo a cui potevo avanzare ben poche critiche.


Naturalmente deve piacerti il genere, devi sopportare il fatto che le munizioni e i potenziamenti non sono infiniti, per cui devi essere pronto a scendere verso qualche compromesso, come quello di vivere nella speranza di aver scelto la giusta via nel potenziare le armi. Deve anche piacerti l'ambientazione, abbastanza simile a quella vista nel primo film di Alien, pur se con momenti a gravità zero e pur se ti troverai in costante lotta contro mostri alieni informi.


Se ti piace tutto questo allora ti consiglio di provare Dead Space, anche nella sua nuova veste grafica, se ti è possibile. Scegliendo la nuova versione ti perderai però alcune chicche come l'horrorifico doppiaggio di Dario Argento, che ha dato la voce ad un personaggio che, unico nel cast, parla con accento meridionale... Davvero storico! Al di là di questo, qualunque versione prediligerai, al netto di una certa scontatezza (passatemi il termine) che si riscontra in alcuni momenti della trama, ti troverai davanti ad un ottimo gioco che deve assolutamente essere provato.



giovedì 6 aprile 2023

75187: BB8



Set 75187 - anno 2017 (pezzi 1106)


Questa riproduzione di BB8 è decisamente ben riuscita. Iniziamo col dire che la costruzione è abbastanza impegnativa e, soprattutto, ripetitiva in quanto la maggior parte della scocca del robottino è uguale su ogni "lato". Tra l'altro mentre si procede con la costruzione si nota che il modello reale è più piccolo di come è rappresentato sulla scatola, e questo mi ha creato non poco disappunto. Tuttavia alla fine mi sono ricreduto: le dimensioni sono assolutamente ragionevoli, il robot non è affatto piccolo, anzi! La parte migliore è però il sistema di elastici che fanno sì che il capo del nostro robottino ondeggi ricreando piuttosto bene l'effetto magnetico dell'originale. La testolina può inoltre essere ruotata con un meccanismo fatto con parti technic, e vi è anche un altro piccolo meccanismo per estrarre una (invero bruttina) fiamma ossidrica dalla pancia. Tutto questo rende il modello abbastanza "giocabile" e ne impreziosiscono la fattura. Essenzialmente però questo set è studiato per essere messo in vetrina, e infatti viene fornito con piedistallo e targhetta.

In definitiva un buon set particolarmente consigliato agli amanti di Star Wars.

Valutazione 8/10

Prezzo nuovo eur 169


martedì 4 aprile 2023

Fantavision



Fantavision - 2000 - Versione Playstation 2

Fantavision era uno dei pochissimo giochi che si potevano acquistare all'uscita della Playstation 2, roba che altrimenti non avrebbe comprato nessuno ma che invece finì nelle case di parecchia gente., vista quanta fame ci fosse di titoli che sfruttassero le capacità della nuova macchia. E non è che queste capacità fossero poi sfruttate un granché. Con pochi poligoni negli sfondi e con tanti effetti particellari che poi, a ben vedere, non so nemmeno dirti quanto fossero effettivamente effetti particellari piuttosto che dei normali poligoni travestiti.



Sia quel che sia, Fantavision era un gioco semplice e nemmeno così spettacolare, un arcade piuttosto monotono e senza un vero scopo se non quello di fare punti, un po' poco anche per un gioco del 1990, figuriamoci per uno del 2000. E lo si terminava molto in fretta. Insomma sembrava più una demo che un gioco fatto e finito, benché confezionato con una certa cura.



Oggi Fantavision resta un'esperienza almeno da provare, perché ha qualche idea intrigante e perché comunque i fuochi artificiali hanno sempre il loro fascino. Ma tieni presente che accantonerai questo gioco nell'arco di un pomeriggio e probabilmente non ti lascerà nulla.



lunedì 3 aprile 2023

Cybernoid: The Fighting Machine

 


Cybernoid: The Fighting Machine - 1988 - Versione Commodore 64

Questo gioco mi arrivò sul Commodore 64 pochi giorni prima che dessi via tutto e passassi all'Amiga, fu quindi uno degli ultimi titoli per il mio amato home computer a cui giocai "in tempo reale", cioè nella stessa epoca in cui fu effettivamente pubblicato. Poi uscì anche una versione dello stesso gioco direttamente per l'Amiga ma non mi ci avvicinai nemmeno con le pinze. Non perché Cybernoid fosse un brutto gioco in sé (anzi), ma perché secondo l'opinione del Barabba dell'epoca era ancora il frutto di una concezione antica di fare videogiochi, mentre con l'Amiga si giocava col Mouse o comunque con giochi tecnicamente su altro livello.


Era evidente già nel 1988 quanto Cybernoid fosse a tutti gli effetti un gioco concepito su Spectrum, e lo confermava ogni suo aspetto. Dalla grafica rigorosamente divisa in cellette 8x8, all'inesistenza di un benché minimo accenno allo scorrimento dello schermo (il gioco è diviso in schermate). Tante belle animazioni, ma anche tanti compromessi tecnici che erano tipici della piccola macchina nera a 8 bit. Per non parlare poi della difficoltà mostruosa dovuta non tanto nel capire come affrontare le varie schermate, quanto nel riuscirci concretamente. In particolare era proibitivo riuscire a domare i controlli nelle situazioni dove veniva richiesta una precisione millimetrica e si era anche costretti a lottare con la costante gravità che attirava la nostra navicella verso il basso. Insomma un incubo che, va detto, era tutt'altro che divertente.


Tuttavia Cybernoid è un bel gioco, con la sua personalità, i suoi momenti interessanti e con tanta cura nella sua realizzazione. C'è chi ancora ama questa tipologia di giochi, e al di là della sua maledetta difficoltà, stravede per il fascino che scaturisce da ogni pixel, da ogni minima scelta di design. Io sono parzialmente tra questi, nel senso che resto sempre un po' abbagliato da giochi come Cybernoid. Tuttavia non mi sento di considerarlo alla stregua di un gioco imprescindibile e visto quanto sia difficile portarlo a termine non mi sento neppure di consigliare, oggi, di investirci il tempo e l'impegno che richiederebbe per essere padroneggiato.