venerdì 29 luglio 2022

Amidar

 


Amidar - 1981 - Versione Arcade   


Amidar trasferisce la cattiveria di Qix in un gioco in stile Pac-Man, nel senso che il gameplay di questo arcade è un po' come se fosse la sintesi dei due titoli citati. In parole semplici i designer di Amidar hanno prodotto un gioco in cui bisogna percorrere un labirinto per formare dei quadrati colorati, e il tutto è stato condito con una certa difficoltà che, unita al poco incentivo alla progressione trasmesso dalla grafica bruttina di questo gioco, fa di Amidar un titolo con poco appeal, almeno per quanto mi riguarda.



L'unico modo che il nostro alter ego (qui rappresentato alternativamente da uno scimmione e da una pennellessa) ha per difendersi dalla frotta di nemici che popolano lo schermo, e quello di fare dei "salti" che però gli concedono semplicemente di prendere un po' di respiro, ma niente altro. Peccato che i salti siano solo tre per schema di gioco. E peccato anche che per avere una brevissima fase in cui si possono finalmente mangiare i nemici è necessario aver completato i riquadri ai quattro angoli dello schermo, e non è cosa semplice.



In realtà il gioco non è poi così difficile quando si capisce che i nemici si muovono in modo molto prevedibile. Ma servono davvero tante partite per prenderci la mano, e la sensazione di avere a che fare con un gioco difficilissimo, per chi è alle prime armi, è netta. Per questo motivo non ho mai amato Amidar, oltre che per la già citata grafica che era già brutta anche per l'epoca. Qualcuno si sarà anche divertito con questo gioco, io mai.



mercoledì 27 luglio 2022

Devil's Attorney



Devil's Attorney - 2012 - Versione Android


Devil's Attorney è l'avvocato del Diavolo, cioè quel tipo di avvocato senza scrupoli che ricorre a tutto pur di scagionare i peggiori truffatori e malfattori della città. E sarai tu a vestire i suoi panni, in un crescendo di cause penali sempre più assurde e moralmente disgustose, tutte però presentate con umorismo e leggerezza, grazie soprattutto agli spassosi dialoghi tra il nostro eroico avvocato ed il procuratore di turno, e che fanno da introduzione ad ogni sessione in tribunale.



Oltre agli strampalati personaggio quello che colpisce è anche l'ambientazione in pieno stile anni '80, che viene introdotta fin dalla sensazionale "sigla iniziale" del gioco. Ma il gioco in sé come è? Dimenticati Phoenix Wright, qui non ci sono deduzioni da fare, e non si dibatte mai veramente nel merito delle malefatte compiute dai nostri patrocinati. Gli scontri in aula sono invece assimilabili ad un gioco di carte, dove bisogna calare ordinatamente le proprie azioni per contrastare quelle del procuratore, in modo da arrivare ad eliminare tutte le carte nemiche prime che queste ci facciano troppi danni.



Ovviamente c'è una progressione del nostro personaggio, e quasi dopo ad ogni caso condotto vittoriosamente sarà possibile spendere un po' del denaro guadagnato in accessori o mobilia, tutte cose che ci faranno salire le statistiche e ci doneranno nuove abilità. Tutto questo è congegnato in modo quasi perfetto, e se affronti il gioco in difficoltà normale, ti permetterà di arrivare in fondo senza troppi ostacoli.



L'unico difetto di questo gioco a mio avviso è nella sua brevità. Credo che avrei apprezzato sicuramente almeno altre 30 o 40 cause, si può quasi dire che il gioco finisca sul più bello. Ma forse questo è anche il segnale che Devil's Attorney è un prodotto molto ben riuscito ed è capace di appassionare il giocatore come pochi altri titoli per cellulare. Non è un gioco gratis ma vale sicuramente i pochi euro necessari per portarselo a casa.



domenica 24 luglio 2022

Spiderman, finalmente ci ho giocato!



Spider-man - 2018 - Versione Playstation 4


Ci ho messo 4 anni, ma alla fine ho giocato a questo strafamosissimo e stralodato Spiderman per Ps4! In realtà lo avevo iniziato ben due volte, gli anni scorsi, sempre sulla mia Playstation Pro, e l'avevo sempre immediatamente mollato per eccessiva rumorosità della ventola, un vero disastro! Ovviamente con la Play 5 questo problema non si è presentato e benché non abbia giocato alla versione remastered, mi sono goduto comunque un gioco dalla grafica spettacolare e dalle animazioni fluidissime!



Non so perché ma forse mi aspettavo qualcosa di più in ciò che riguarda sia la narrazione che le cose collaterali da fare: in questo gioco alla fin fine si fanno sempre le stesse cose e la storia principale non conta più di una decina di missioni. Non che questo sia un problema, anzi, se fosse stato più lungo mi sarei forse rotto le scatole. Tuttavia alla fine del gioco ho rinunciato a finire tutti i quartieri al 100% perché mi ero veramente stufato delle solite innumerevoli scazzottate richieste per completare gli eventi secondari. Un pelo di varietà in più avrebbe giovato.



Un plauso, come detto, va al comparto tecnico: giocare a Spiderman sembra davvero di guardare un film, sia per la pulizia dell'immagine che per la ricchezza di particolari, e per la magnificenza delle animazioni. I dialoghi sono a livello cinematografico e il doppiaggio è perfetto. Insomma, da questo punto di vista, signori miei, che gioco! 



La Manhattan ricostruita nel gioco, pur essendo un po' più contenuta nelle dimensioni di quella reale, ricalca comunque i luoghi e i palazzi principali (non mancano anche cose di fantasia, ovviamente) ed è probabilmente la ricostruzione di una città più bella che si sia mai vista all'interno di un videogame.


Ci sono anche un sacco di gadget, abilità e costumi da sbloccare, e tutto questo sicuramente aiuta a combattere la noia che, purtroppo, c'è sempre il rischio che faccia capolino visto che ci si ritrova costantemente a fare le stesse cose e a combattere contro gli stessi nemici. Ho ribadito questo punto relativo alla poca varietà perché secondo me questo è il vero limite di un gioco che per il resto è davvero fenomenale.



Ho aspettato 4 anni per giocare a Spidermn ma ne è valsa la pena: questo titolo mi è piaciuto molto e pur non essendo probabilmente uno di quei giochi che ha segnato la mia carriera di videogiocatore, nè il mio "open world" preferito, lo metto certamente tra i migliori titoli della scorsa generazione. E sicuramente mi giocherò al suo seguito Miles Morales entro la fine dell'anno.



mercoledì 20 luglio 2022

41603: Kylo Ren

Set 41603 - anno 2018 (pezzi 130)


Trovo questo Kylo Ren in formato "testone" veramente bello, in quanto a mio parere gli ingegneri Lego sono riusciti a cogliere veramente l'essenza malinconica e tormentata tipica del personaggio.

Se fossero riusciti a implementare anche quel mento sfuggente tipico dell'attore che lo impersona, allora saremmo davanti al testone perfetto!

In ogni caso, a parte la somiglianza, questo set ha alcune caratteristiche degne di nota: intanto il nostro ha in mano la sua spada laser con impugnatura, e a me queste cose piacciono parecchio.

La capigliatura poi è assolutamente perfetta e ricca, e questa è una cosa la cui mancanza si fa molto sentire in altri personaggi tipo Ironman e Capitan America. Infine per queste teste del 2018 la base di appoggio è stata ingrandita, il tutto quindi è più bello e stabile rispetto alle teste pubblicate l'anno... precedente... d'accordo, è un particolare da poco, ma è una cosa che ho molto apprezzato.


Valutazione 9/10

Prezzo nuovo eur 9

martedì 19 luglio 2022

Podcast videoludici (parte 7)

Podcast videoludici (parte 7)


Questo mese parlerò di due podcast videoludici prodotti praticamente dalle stesse persone, ma indirizzati verso due aspetti diversi della nostra passione. Senza ulteriori indugi iniziamo con:



XIII - SOURCECAST


Questo podcast è curato dalla redazione di Gamesource.it, per cui ne fanno parte principalmente giornalisti o comunque professionisti/semiprofessionisti del settore giornalistico. E questo si nota principalmente dal conduttore, che è in gamba, spigliato e la sa lunga. Tutta la combriccola è comunque composta da elementi simpatici che fanno di questo podcast un ascolto leggero e divertente. In particolare io adoro Marco Valle, e non perché sia un mio conterraneo (è pieno di genovesi nei podcast, e non mi sono tutti simpatici) ma proprio perché è un personaggio unico. Una puntata-tipo spazia dalle immancabili news alle sezioni di giochi giocati, ma quello che mi piace di questo podcast è che viene lasciato molto spazio alle opinioni. Il vedo difetto di Sourcecast è però nella sua scarsa realizzazione tecnica, che si nota tanto nelle voci rimbombanti quanto nelle immancabili cadute di connessione che colpiscono a turno questo o quel partecipante. Per me non è certo un problema, ma per molti potrebbe esserlo.

- IDEALE PER chi cerca qualcosa di leggero e vario

- STIA ALLA LARGA chi cerca prodotti confezionati a puntino



XIV - FLOPPY DISK

Floppy Disk è prodotto dallo stesso staff di Sourcecast, ma cambia la conduzione e, purtroppo, la cosa si nota eccome. Non che questo podcast sia condotto male, ma il carisma del conduttore di Sourcecast fa sentire pesantemente la sua assenza. Per fortuna tra i partecipanti c'è ancora il buon Marco Valle, e quindi a me tutto sommato va bene così! Questo podcast è totalmente incentrato sul retrogaming per cui la gran parte delle puntate parla di vecchi giochi, concentrando l'attenzione tendenzialmente sugli anni '90. Una cosa che apprezzo particolarmente è l'importanza che viene data alla carta stampata dell'epoca, che secondo me è un elemento imprescindibile e al quale non viene mai dato lo spazio che meriterebbe. Da questo punto di vista le puntate migliori sono proprio quelle in cui c'è come ospite un giornalista che racconta aneddoti e storie di un'epoca, quella delle "redazioni", ormai tramontata e che è diventata leggendaria. Dal punto di vista tecnico Floppy Disk è prodotto meglio di Sourcecast, ma non è esente da difetti. Il problema più grosso di questo podcast è però nella poca cultura storica che hanno, bene o male, tutti i partecipanti, alcuni perché troppo giovani, altri perché - probabilmente - poco interessati ad approfondire l'argomento. Si nota quindi molta approssimazione soprattutto relativamente ai giochi un po' vecchiotti e se è vero che parlano principalmente di giochi anni '90 e 2000, credo che sarebbe auspicabile che si informassero un po' di più su quello che c'è stato prima, se non altro per non sembrare un po' incompetenti, cosa che a tratti accade.
Al di là di questo problema a me Floppy Disk piace, mi diverto ad ascoltarlo e mi sento di consigliarlo a tutti.

- IDEALE PER chi ama il retrogaming ed è disposto a chiudere un occhio su tante imprecisioni

- STIA ALLA LARGA chi non è interessato al retrogaming o cerca massima competenza


lunedì 18 luglio 2022

Space Harrier II



Space Harrier II - 1990 - Versione Mega Drive


Come titolo di lancio per il Mega Drive sicuramene Space Harrier II ha fatto sognare molti ragazzi della mia età. Le altre versioni di questo gioco, tra cui quella dell'Amiga con cui ho avuto modo di giocare, erano tutto sommato dei giochi passabili ma la velocità e la fluidità dello Space Harrier arcade rimanevano decisamente inarrivabili. Per questo motivo si guardava alla nuova console di casa Sega con la speranza di riscontrare una maggiore fedeltà, che fosse degna del costo dell'hardware. E invece no: purtroppo, come è successo poi anche per altri titoli famosi, il Mega Drive non è riuscito nemmeno in questa occasione non dico a superare ma almeno ad affiancare a livello di design e prestazioni un titolo che comunque era già presente nelle sale da qualche anno.


Il bello di Space Harrier sta nell'azione concitata, nel fare il pelo a nemici, ostacoli e proiettili, in un mondo pseudo-treddì che si muove in modo fluido e convincente. Questa fluidità ha l'effetto di assorbire il giocatore dentro allo schermo, di avvolgerlo completamente al punto di farlo sentire veramente come se fosse l'omettino che salta qua e là. Tutto questo non accade per nulla in Space Harrier II, purtroppo mancano troppi frame tra una posizione e l'altra perché gli oggetti presenti sullo schermo (abbastanza pochi, invero) sembrino lontanamente elementi che si avvicinano davvero in un mondo tridimensionale. Insomma, Space Harrier II non è tecnicamente all'altezza della sua fama, e a ben vedere è pure molto ripetitivo. Non mi sono affatto divertito giocandoci oggi, nel 2022, per cui ritengo che sia un titolo ormai assolutamente trascurabile.



mercoledì 13 luglio 2022

Mahjong - il mio solitario preferito



Mahjong - su Pc almeno dal 1995 - Versione qualunque (anche via browser)


Se cerchi un solitario da fare su browser ti consiglio il sempreverde Mahjong, un gioco semplice ma molto divertente e che, come si può dedurre dalla sua iconografia orientale, può essere considerato un gioco molto rilassante, un "gioco zen".

Come molti giochi di questo tipo si possono anche sviluppare delle strategie più o meno sensate, ma se non si ha un po' di culo c'è poco da fare, non si riesce a vincere. Non per questo, però, è un gioco frustrante. Ci sono alcune versioni poi che permettono di rimescolare i tasselli se si rimane bloccati, per cui alla fine si può praticamente azzerare il grado di sfida.

E' facile trovare versioni free praticamente ovunque su internet, per cui il mio consiglio è di provarlo, potresti davvero trovarti di fronte ad un gioco appassionante.



lunedì 11 luglio 2022

Diablo Immortal

 


Diablo Immortal - 2022 - Versione Android


Premessa d'obbligo: ho giocato a Diablo Immortal sul mio mediocrissimo cellulare, con le impostazioni più o meno fissate sul medio e, soprattutto, utilizzando il Dualshock 4 al posto dello schermo touch, per cui le prestazioni e la fruibilità di cui parlerò sono basate su questo settaggio. Ho provato anche a giocare senza pad, toccando lo schermo, e riconosco di non aver avuto alcun problema, ma tenere un joypad serio tra le mani è comunque una condizione molto più favorevole per godersi questo gioco.



Ebbene, com'è questo Diablo Immortal? Se considerata solo la quest principale questo gioco è a tutti gli effetti un Diablo 3, pieno di contenuti, boss, aree da esplorare (quasi tutte interessanti, dimentica le noiose distese immense di Diablo 3, qui i passaggi sono molto più labirintici). Sul mio cellulare gira anche molto bene, e pur alzando i settaggi al massimo mantiene un livello di decenza. Li ho tenuti comunque abbastanza bassi perché non è percepibile molta differenza a livello grafico e si notano comunque meno rallentamenti.



Gli unici problemi tecnici li ho solo in aree particolarmente affollate di altri giocatori (quindi non per la presenza di tanti mostri) oppure ho notato alcuni bug che scattano solo dopo tipo un'ora di gioco, come quella volta che ogni in ogni occasione che raccoglievo un oggetto il gioco si bloccava per un secondo. Mi è bastato però uscire e ricaricare la partita perché tutto tornasse fluido come se niente fosse.



Esattamente come in Diablo 3 il gioco non è troppo difficile in modalità single player ed è anche in grado di dare un bel po' di soddisfazioni visto che, almeno all'inizio, si comincia a trovare oggetti sempre più potenti con cui equipaggiarsi. Finita la missione principale, però, tutto cambia.


Il "post-game" prevedere una nutrita quantità di cose da fare, ad iniziare dalle quest giornaliere, per passare a diversi tipi di assalti di vario genere, per lo più da fare in gruppo. Formare gruppi, affiliarsi ad un clan.... tutte cose per giocatori che amano il PVP e che probabilmente non fanno altro nella vita, visto che tutto questo bagaglio di missioni richiede un enorme dispendio di tempo, come è giusto che sia.


Non ho trovato così fastidioso il continuo richiedere di acquisti in-game che il gioco inizia a fare in queste fasi, anzi trovo che quelli che se ne lamentino in realtà parlino solo per sentito dire o, peggio, vogliano fare le fighette. Il gioco vuole sì spingerti a pagare per potenziarti, ma quale gioco free to play non lo fa, in modo anche ben più aggressivo? Almeno qui non ci sono pubblicità a spaccare le palle ogni tre per due!


Ho partecipato a diversi raid in multiplayer, mi sono anche divertito, ma non è certo la mia aspirazione nella vita, per cui lascio queste cose ad altri. Se è vero che ci sono tantissime cose da fare, però, non ci sono altrettante variazioni sul tema in quello che si ottiene. Alla fine delle fiera il tutto è finalizzato a livellare il personaggio e ad ottenere equipaggiamenti migliori. Ha senso farlo? Non lo so, io già mi ero stufato con Diablo 3, per cui ho deciso che adesso che ho sbloccato più o meno tutto quello che il gioco ha (momentaneamente) da offrire, posso anche congedarmi da questo titolo e lasciarlo a chi ha il tempo, la voglia e magari anche i soldi per goderselo appieno.


In definitiva secondo me Diablo Immortal è un bel gioco, programmato bene, ricco di contenuti e capace di intrattenere a lungo. Visto che è gratis ti consiglio almeno di goderti la campagna single player che è comunque in grado di regalare ore di divertimento (magari con un joypad collegato al telefono).



giovedì 7 luglio 2022

The Witch and the Hundred Knight



The Witch and the Hundred Knight - 2014/2016 - Versione "Revival" per Playstation 4 


In realtà ho iniziato a giocare a The Witch and the Hundred Knight nella sua versione normale per Playstation 3, ma poi per diversi motivi l'ho lasciato a metà, salvo riprenderlo di recente nella sua versione "potenziata" per Ps4. La sostanza del gioco non cambia, ma questa nuova versione ha una modalità in più, una specie di nuovo labirinto casuale nel quale poter livellare protagonista e oggetti (quasi) a piacimento. Inutile dire quanto io abbia apprezzato questa cosa.



Ma andiamo con ordine: The Witch and the Hundred Knight è un gioco tecnicamente vetusto e, in pieno stile Nippon Ichi, è funestato da lunghe e inconcludenti fasi di dialogo che vogliono essere spiritose ma fanno solo cadere le... braccia. Tuttavia è discretamente giocabile e può essere considerato una specie di Diablo se valutato nelle sue meccaniche più elementari, meccaniche ovviamente trasformate in qualcosa di molto più giapponese e di conseguenza orientate per favorire il "grinding" selvaggio.



Se dal punto di vista grafico siamo davanti a qualcosa che già su PS3 sembrava inadeguato, dal punto di vista sonoro invece questo titolo brilla, sia per le vocine del protagonista (che escono in continuazione dal controller nella versione PS4) sia per le musiche, dove il buon Tenpei Sato si è quasi superato: davvero un lavoro eccellente, come non ne sentivo dai tempi di Phanotm Brave.



The Witch and the Hundred Knight non richiede un grosso impegno al giocatore, visto che non presenta elementi troppo complessi. Tuttavia è in grado di regalare molte ore di esplorazione e divertimento, al netto dei tempi morti durante i dialoghi, o di alcune cose molto meno riuscite come i villaggi da visitare. Non è certo quindi un capolavoro, ma è un titolo discreto che merita una prova se ti piace il genere.




mercoledì 6 luglio 2022

Crystal Defenders (Final Fantasy)



CRYSTAL DEFENDERS - 2009 - Versione PSP


Ho giocato a Crystal Defenders su PSP, ma era netta la sensazione che fosse un gioco nato per telefonino trasportato su console, sia per la semplicità dell'interfaccia che per la staticità della grafica su schermo. Crystal Defenders è un semplicissimo esponente del genere "tower defense", dove normalmente viene richiesto al giocatore solamente di piazzare delle unità difensive lungo un percorso più o meno lineare, in modo da interrompere la fiumana di nemici che lo percorrono. In questo caso specifico i nemici che riescono a superare le nostre truppe di difesa e che quindi arrivano in fondo al percorso, ti ruberanno dei cristalli con conseguente game over quando i cristalli saranno terminati. Come giocatore ti è richiesto quindi un minimo di pianificazione iniziale su quali possono essere i punti più indicati per piazzare le varie unità, salvo poi correggere il tiro, ondata dopo ondata, aggiungendo unità o fortificando quelle già disposte.



Il gioco è divertente, piuttosto difficile, e ricco di livelli da battere. Ma non propone nient'altro che questa semplice meccanica, per cui a mio avviso può diventare abbastanza noioso già dopo pochi scenari. Ci sono però tante unità diverse, ciascuna con le sue peculiarità, e questo rende senz'altro ogni partita affrontabile utilizzando molti approcci differenti, e alla fine solo l'esperienza (del giocatore) potrà fare la differenza per l'esito della battaglia.



Graficamente ricicla molti elementi di Final Fantasy Tactics A2, il sonoro è buono anche se ripetitivo, e in definitiva il tutto funziona molto bene dal punto di vista tecnico. Però le meccaniche limitate, la mancanza di potenziamenti permanenti e di una vera e propria storia che faccia da legame tra i vari livelli, non fanno di Crystal Defenders un gioco adatto a tutti, ma se ti piace il genere questo giochino potrebbe darti parecchio pane per i tuoi denti.



lunedì 4 luglio 2022

76989: Aloy e Collolungo



Set 76989 - Anno 2022 (1190 pezzi)


Sarà che amo i videogiochi, sarà che Horizon è un serie che mi piace, sarà anche che questo set non è (ancora) eccessivamente costoso, ma questo modello Lego è veramente bello, uno dei più belli degli ultimi anni! Bella la fedeltà verso gli elementi originali del gioco, bell'idea di fare una base in stile foresta primordiale, e bella ovviamente la presenza della minifigura di Aloy, molto curata ed equipaggiata di arco e frecciona.



Il tutto è chiaramente pensato non tanto come un oggetto con cui giocare, ma più che altro come pezzo da collezione, di quelli da tenere in una bacheca di vetro, e lo si capisce chiaramente dalla non eccessiva mobilità delle zampe del Collolungo (praticamente quattro bastoni rigidi) e dalla grossa piattaforma, dove va letteralmente agganciato per farlo stare in piedi.



Oltre ad Aloy abbiamo anche un piccolo robot sentinella che pur essendo molto piccolo e composto da pochi pezzi, è incredibilmente fedele all'originale e si può costruire scegliendo se mettere su muso la lucina verde, rossa o gialla!



Per concludere la descrizione, il Collolungo è fatto benissimo, è solido, ed è decisamente alto, mentre la base - come detto - è molto azzeccata nella sua composizione, e anche se la vegetazione non è così bella, il semaforo semidiroccato è meraviglioso! In definitiva questo set mi è piaciuto tantissimo e non posso che consigliarlo a chi conosce videogioco Horizon.

Valutazione 10/10

Prezzo nuovo 80 euro



venerdì 1 luglio 2022

Hades



HADES - 2020 - Versione Playstation 4


La premessa: Hades è universalmente riconosciuto come un gioco eccellente, dal gameplay sopraffino, con una trama intrigante e scritta benissimo, con un sistema di progressione che diventa una vera a propria droga, e con un comparto artistico fenomenale. Tutti ne parlano bene, tutti sono entusiasti, tutti ad acclamarlo come gioco dell'anno. Ecco, io non mi metto certo a dire che Hades sia un brutto gioco o che non abbia delle idee innovative e uno stile molto originale, ma non vedo tutto questo gran capolavoro.



La trama è raccontata attraverso i dialoghi che scambi coi vari personaggi che si incontrano sia nell'abitazione, che fa da punto di ristoro e ripartenza, sia nei vari labirinti dell'Ade, tra una battaglie e l'altra. Ad ogni ciclo (cioè dopo ogni morte) la trama avanza sbloccando nuovi dialoghi. Questa è una trovata molto interessante ma, personalmente, come sempre della trama mi interesso poco e di dover passare in rassegna tutti i numerosi personaggi per sbloccare ogni volta nuovi dialoghi ne ho avuto le palle piene già dopo il quinto o sesto ciclo. Anche perché il tono è quello da "humor inglese" un po' surreale e completamente slegato all'ambientazion dove i personaggi passano da toni altisonanti a discorsi terra a terra (un po' come accade in Monkey Island, ma questi discorsi non sono affatto così divertenti, sembrano solo forzatamente dimensionati verso il demenziale).


La grafica è fumettosa ed è colorata in modo molto stiloso, ma a mio parere è un po' piatta se consideriamo che il gioco ha una visuale isometrica, mancando di un sistema di illuminazione vero e proprio. Il sonoro invece è eccellente, con dialoghi ben recitati e, soprattutto, con alcune delle musiche davvero bellissime. 



Quello che invece mi convince di meno è il gameplay vero e proprio. Il gioco ha pochi contenuti, e si possono vedere tutti nel giro di pochissime ore, ma poi ti richiede di ripetere all'infinito le stesse battaglie contro gli stessi nemici e negli stessi ambienti, con le uniche variabili che dipendono nell'utilizzo delle 7 o 8 diverse armi a disposizione. Armi che, in combinazione con i bonus casuali che si raccolgono durante le partite, portano sì ad una certa varietà nell'approccio che si ha nei combattimenti, ma non lo fanno in modo così radicale. Mi sono ritrovato a macinare battaglie su battaglie semplicemente scattando più o meno in modo casuale sullo schermo, forte dei bonus che questa mossa spesso si porta dietro: non esattamente quello che io chiamo un gioco divertente, soprattutto quando i nemici sono sempre gli stessi e si ripetono all'infinito.



In altre parole trovo che Hades sia un gioco è veramente ripetitivo e sono certo che dopo 20 cicli ti avrà detto tutto quello che ti poteva dire. La trama potrebbe tenerti incollato più a lungo, richiedendoti di finire il gioco varie volte, con le diverse armi, ed elargendo tanti doni ai vari personaggi. Per me però non vale la pena perdere tutto quel tempo nel fare sempre le stesse cose solo per arrivare a vedersi concludere la trama. In conclusione NON sto stroncando Hades, un gioco mi ha divertito per tante ore e che mi ha regalato anche delle soddisfazioni. Ma la sua natura troppo action probabilmente non è troppo nelle mie corde, per cui vedo tanti difetti che tu potresti non vedere, preferendo il sottoscritto decisamente titoli più ragionati o basati sulle statistiche.