domenica 29 agosto 2021

Oggi gioco con le Barbie

 


Barbie - 1984 - Versione Commodore 64


Credo che questo Barbie sia in assoluto il gioco con cui ho giocato meno in via mia. Del resto quando ci arrivò questo dischetto e vedemmo che avremmo preso le parti niente popò di meno che di Barbie calò tra noi un gelido imbarazzo: un gioco per femmine??



E quindi ci diedi solo un'occhiata, ma tanto mi bastò per capire che in questo gioco si deve solo girare per negozi per comprare vestiti e accessori, ritoccando anche l'acconciatura per  presentarsi "adeguate" ad un appuntamento con Ken. Proprio così. 



Chiaramente Barbie era il tipico gioco che non faceva per me, benché mi stupì la sintesi vocale con cui venivano simulate le telefonate tra Barbie e Ken, davvero ottima.



In ogni caso Barbie è davvero un gioco insulso che non mi permetterei di consigliare a nessuno, neppure alla tua sorellina più idiota.



venerdì 27 agosto 2021

Sonic

 


Sonic the Hedgehog - 1991 - Versione Megadrive


Sonic fu creato in risposta a Mario nella sempiterna console war tra Sega e Nintendo negli anni '90, con in mente due obiettivi: che il suo gioco mettesse in mostra le capacità della console e che durasse, come esperienza di gioco, il più possibile. Il primo obiettivo fece sì che Sonic the Hedgehog avesse uno scrolling velocissimo in tutte le direzioni, portando Sonic ad assomigliare spesso e volentieri ad un flipper più che ad un platform.


La seconda meta invece fu raggiunta creando livelli in cui la velocità non serve più di quanto serva la precisione nei salti e lo studio dei partner dei nemici e degli ostacoli presenti lungo il percorso. In altre parole Sonic the Hedgehog è un gioco molto difficile, che richiede settimane di gioco intensivo per essere terminato con le poche vite a disposizione. 


La grafica è molto carina, velocissima, colorata e definita, ma priva di veri guizzi. Il sonoro è rovinato da motivetti assillante che perdono nettamente il confronto con le musiche di altri platform dell'epoca, mentre i comandi, pur essendo precisi nella risposta, sono funestati dall'inerzia con cui Sonic si ferma quando anche solo passeggia. 


Non ho vissuto il gioco nell'epoca in cui uscì, e il genere platform non è per niente il mio preferito, ma non posso non riconoscere che questo titolo sia ottimo sotto quasi tutti i punti di vista. Non so però se oggi sia ancora in grado di offrire una sfida interessante, per cui non sono certo se consigliarti di provarlo o se invece sia meglio provare titoli successivi.



giovedì 26 agosto 2021

Sacred 2, gioco eccezionale

 


Sacred 2 - 2008 - Versione Playstation 3

Premettendo che ho giocato anche alla versione per PC ma che sul mio vecchio macinino dell'epoca Sacred 2 girava malissimo, mentre su quello nuovo neanche parte perché non ho la scheda grafica richiesta, la versione Ps3, al netto di un frame rate traballante e di qualche altro problemino tecnico (quest secondarie buggate, doppiaggio in italiano non completo ecc) invece se la cava abbastanza bene e l'utilizzo di un pad al posto del mouse non è affatto un problema. 



Sacred 2 è infatti un gioco di ruolo con un impostazione alla Diablo, ma con telecamera libera che può quindi essere girata di qualunque gradazione, così come la visuale può passare liberamente dal volo d'uccello al primo piano del nostro personaggio. 



Quando la visione è così ravvicinata di vede che non ci sono miliardi di poligoni, ma guardando il tutto dall'alto il gioco ha invece un aspetto magnifico, con decine di personaggi e di mostri che se la danno di santa ragione mentre noi passeggiamo lanciando frecce o incantesimi. 



Ma la cosa che più colpisce in questo gioco è la vastità e ricchezza di particolari della mappa di gioco. Durante le 70 ore che ho speso per finire Sacred 2 ho visitato una decina di "biomi" (ambienti) differenti, dalle foreste alle paludi, dal deserto alle praterie, ognuno di essi ricchissimo di posti da vedere, piccole chicche, nascondigli segreti e decine di Dungeon, tutti realizzati con cura e originalità (dimentica quelli tutti uguali della serie Elder Scrolls...). Davvero,  la mappa di questo gioco lascia senza fiato, per la bellezza della grafica, per le dimensioni, le trovate, insomma per tutto quello che offre all'esperienza del giocatore. 



Ovviamente ci sono anche dozzine (letteralmente) di quest secondarie, tutte interessanti anche se più di un paio mi si sono buggate, mentre altre sono destinate a fallire vista la natura suicida degli npg che si dovrebbe scortare o proteggere.



Alla fine del gioco ne ho volutamente lasciate indietro diverse perché avevo voglia di vedere i titoli di coda, ma mi è dispiaciuto, così come mi è dispiaciuto non esplorare quelle parti della mappa nelle quali la trama principale non mi ha fatto avvicinare e che sicuramente avranno ancora storie da raccontarmi o posti interessanti da vedere. 



La possibilità poi di scegliere diverse classi, ciascuna con enormi e variegati rami di abilità, e la facoltà di intraprendere il gioco da buoni o da cattivi rendono Sacred 2 estremamente longevo.



I combattimenti, vero fulcro del gioco, vanno molto lisci, e a difficoltà normale il gioco è godibile da inizio a fine senza patemi. I boss sono un po' pochini ma pazienza.  La quantità è varietà di loot, infine, è pazzesca, ai livelli del miglior Diablo, se non meglio.



Dopo questa lunghissima recensione forse avrai capito che sono entusiasta di Sacred 2. Lo considero una perla assolutamente da giocare per tutti gli amanti dei giochi di ruolo alla Diablo. Non ho mai visto un titolo con tanti posti da vedere e cose da scoprire (c'è persino un concerto dei Blind Guardian),  e anche se ha i suoi limiti tecnici, così come soffre di qualche momento di noia (vedi la sezione dei tunnel di lava a metà gioco), sono qui che dopo tante ore di gioco penso ancora che tutto sommato lo ricomincierei con un'altra classe. Ripeto, è un gioco assolutamente da giocare!



domenica 22 agosto 2021

Custer's Revenge

 


Custer's Revenge - 1982 - Versione Atari 2600


No, non sono tra quelli che acquistò e giocò a Custer's Revenge sull'Atari 2600. All'epoca ero un bambino e nemmeno sapevo dell'esistenza di videogiochi porno. Tuttavia quando mi fu svelata l'esistenza di questo titolo non ebbi scelta se non provarlo su emulatore, ed eccomi qui per darti le mie impressioni. 



Dal punto di vista tecnico il gioco è ottimo,  e non sfigura affatto nel confronto con i titoli "seri" usciti sul vcs: lo sprite principale è tra i più grossi mai visti sulla piccola console Atari, e la presenza di un elegante contapunti e di un particolare animato sullo sfondo (la capanna che emette fumo) fanno addirittura brillare la grafica su schermo. Certo è invece che il gioco sia banalissimo nelle meccaniche e che quindi venga a noia in pochissimi minuti (ma questo accade anche con tantissimi altri giochi di quell'epoca).



Rimane il giudizio morale: non è certo un problema che il gioco si basi sul sesso, è un problema invece che rappresenti un probabile stupro e che comunque tocchi lo scontro tra bianchi e pellerossa in questo modo dissacrante; in altre parole Custer's Revenge è la fiera del politicamente scorretto! A me la cosa fa solo ridere ma non toglie che vendere un prodotto di questo tipo non sia una cosa buona e giusta, pertanto ti consiglio di provare questo titolo solo se te ne freghi delle questioni morali. 

venerdì 20 agosto 2021

75168: la navetta dello Jedi



Set 75168 - Anno 2017 (262 pezzi)


Per davvero pochi euro è possibile accalappiarsi questo piccolo gioiellino (usato si trova su 15 euro) che a dispetto dei pochi pezzi di cui è composto (262, che a ben vedere non sono nemmeno così pochi) risulta essere un modello solido, accurato e molto bello. Le due minifigure sono molto interessanti, trattandosi di uno Yoda armato di spada laser, e di R2D2. La piccola astronave invece dispone di abitacolo completamente apribile (sia nella parte superiore che in quella frontale), ma le parti mobili non sono finite in quanto anche le ali sono ad assetto variabile, potendosi modificare l'arcatura.

Infine vi sono anche due lanciamissili (o raggi laser se preferite) perfettamente funzionanti posti sotto la cabina.

In definitiva credo che sia uno dei piccoli set Lego Star Wars meglio riusciti. Assolutamente da non perdere.


Valutazione 9/10

Prezzo nuovo 28 euro



mercoledì 18 agosto 2021

Crush Roller

 


Crush Roller - 1981 - Versione Arcade


Ho incontrato pochi giochi bastardi come Crush Roller nella mia storia di videogiocatore: un titolo concettualmente semplice, una banale rivisitazione del classico Pac-Man dove anziché eliminare puntini mangiandoli si deve colorare il labirinto semplicemente percorrendolo, con qualche aggiuntina come i gatti o le auto che vanno a rovinare il nostro lavoro di pittura e con le pillole energetiche sostituite da un paio di rastrelli capaci di "mangiare" i due cosi simili a pesci che ci inseguono per tutto lo schermo.


Perché è un gioco bastardo? Perché i due pesci sono implacabili e ci inseguono senza sosta accerchiandoci o cambiando strada se usiamo il rastrello. Tra l'altro muoverci sulle superfici già dipinte ci fa rallentare vistosamente, per cui verso la fine del livello non riusciremo non solo a seminarli, ma finiremo sempre per essere raggiunti e mangiati.


Oltre a questo spesso si pensa di poter terminare un livello colorando l'ultimo tratto, magari con un'azione quasi suicida, e si scopre, morendo malissimo, che in realtà era rimasto qualche pixel non colorato da qualche altra parte del labirinto, e qui volano di nuovo i santini! Insomma Crush Roll è un gioco bastardo e difficilissimo, ma nonostante questo mi ci sono impegnato tantissimo da bambino, con caparbietà e abnegazione, non sortendo però grossi risultati. Questo titolo resta quindi una delle mie più grosse bestie nere, ma non per questo non ti consiglio di provarlo, se non altro per le musichine che sono rimaste storiche.



lunedì 16 agosto 2021

Yeti Mountain Skiing - Sciare per davvero



Yeti Mountain Skiing - 2017 - Versione Android


Il bello, l'essenza dello sci sta nel controllo della velocità, il poter lasciare andare gli sci e prendere velocità, il saper "tenere" sulle lame per poter frenare, il calcolare le traiettorie migliori per affrontare in sicurezza  e alla massima velocità le curve. Chiunque abbia mai sciato sa di che sensazioni sto parlando. Ebbene, l'unico videogioco che sia mai stato capace di trasmettermi davvero tutto questo è incredibilmente un "giochino" android con grafica pixellata che nemmeno sul Commodore 64!



Yeti Mountain Skiing ti permette, usando solo un dito, di sciare lungo infiniti pendii innevati, tra alberi, precipizi, renne che attraversano la strada ed altre amenità, alla ricerca del tempo migliore della possibilità di sbloccare attrezzature (estetiche) e nuovi percorsi. E lo fa con una classe senza pari. Dimenticati di giochi in soggettiva, in Yeti Mountain il nostro omino lo si vede dall'alto, come nei primordiali giochi di sci per Atari 2600 e Intellivision (da cui riprende anche uno stile grafica in bassissima risoluzione), ma incredibilmente questo tipo di inquadratura ti permette di avere un controllo perfetto del tuo sciatore come in nessun altro modo.



Il gioco è gratuito, benché sia gradita un'offerta per eliminare le pubblicità, e tra le impostazioni permette di variare tra due tipologie di comandi, con l'indice o il pollice, e personalmente mi trovo perfettamente con il secondo, ma magari se si gioca su tablet è preferibile usare l'indice. Credo che con nessun altro tipo di controllo se non quello tattile del dito sarebbe possibile restituire un tale feeling nella sciata, e il fatto che il telefono vada tenuto verticale fa si che la pista sia ben visibile anche se si mette un dito sullo schermo. Insomma siamo davanti ad un capolavoro di design.



Alla luce di tutto questo non posso che promuovere questo gioco a pieni voti, trattandosi di un bellissimo arcade che si può usufruire in sessioni di pochi secondi così come in maratone di ore! Assolutamente consigliato.

venerdì 13 agosto 2021

BC's Quest for Tyre

 


BC's Quest for Tyre - 1983 - Versione Commodore 64


Sono affezionatissimo a questo BC's Quest perché è stato uno dei primissimi giochi che abbia mai visto girare sul Commodore 64 e, casualmente, quando mi capitò di vederlo ero già un grande fan della striscia di fumetti a cui si ispira, in particolare amavo alcuni personaggi purtroppo non presenti in questo gioco (mi riferisco a Grog e alle mitiche ostriche).


Il gioco in sé non mi ha mai trasmesso molte emozioni e tecnicamente mi ha sempre ricordato i classici giochi dell'Atari Vcs (certo, con una definizione un po' migliore rispetto a quanto permesso dalla piccola macchina Atari). La difficoltà non proprio bassa e la pessima fisica dei salti hanno fatto sì che non mi appassionassi mai eccessivamente a questo gioco.


La mancanza di musica e i pochi effetti sonori presenti durante il gioco non migliorano le sorti di un titolo dagli sfondi minimali e dal gameplay elementarissimo. Tuttavia le animazioni sono simpatiche e da questo punto di vista BC's Quest sembra un bel passo in avanti rispetto ad esempio ad un certo Pitfall o anche a Moon Patrol, giochi a cui palesemente questo Bc si ispira.



Fin qui ho quindi parlato abbastanza male di questo giochillo, eppure lo ribadisco: ne sono molto affezionato. Non è un gioco che probabilmente ti consiglierei a cuor leggero, perché sono ben conscio dei limiti che ha, soprattutto relativamente alla macchina su cui gira, ma non mi sento di bocciarlo in modo netto: Bc's Quest ha comunque tutto quello che si poteva richiedere da un gioco arcade per console/home computer di inizio anni 80.


In definitiva siamo di fronte ad un gioco che restituisce sensazioni contrastanti. Ha un aspetto e una giocabilità da console di prima generazione, ma ogni pixel di questo gioco trasuda "storia", Bc's Quest è la testimonianza più genuina di un modo di fare videogiochi che per l'epoca era pionieristico ma che sarebbe tramontato da lì a pochi anni.



lunedì 9 agosto 2021

Dead Cells ovunque tu voglia andare

 



Dead Cells - 2021 - Versione Android


Ho già parlato ampiamente di Dead Cells più di un anno fa (vedi qui), sarò quindi breve in questo articolo e mi limiterò a dire che su cellulare questo gioco è esattamente identico alla versione da console e pc, con un frame rate stabile persino su un telefonino economico da 200 euro come il mio.



Giocare a Dead Cells in mobilità è davvero fantastico, come probabilmente sapranno quelli che ce l'hanno su Switch, a patto di avere un comando bluetooth (tipo quello della Ps4) da utilizzare in abbinata col gioco, magari collegando i due dispositivi con una mutanda tipo questa.



In questo modo il tuo cellulare diventa una vera console portatile e il gioco, con un comando così preciso, è una gioia da vivere in qualunque posto ti possa trovare. Se non fosse che ho già giocato e sviscerato Dead Cells alla nausea su Playstation 4, probabilmente ora non giocherei ad altro! Invece purtroppo il gioco mi ha già sufficientemente intrattenuto l'anno scorso per posso solo suggerirti di provarlo, in qualunque versione tu preferisca.



venerdì 6 agosto 2021

41585: Batman



Set 41585 - anno 2017 (91 pezzi)


Pur avendo molti pezzi in meno rispetto ad altri set di questa serie, il Batman Brick Head è davvero un set valido che consiglio senza riserve. Il personaggio è reso bene ed è al contempo buffissimo. In mano ha un accessorio (il bat.rang) e, soprattutto, ha gli occhi fosforescenti, che ti fissano nel buio.

Per il resto siamo di fronte al solito Brick Head, ma è davvero tra i set più riusciti.


Valutazione 9/10

Prezzo nuovo 9 euro

giovedì 5 agosto 2021

Unchained Blades

 


Unchained Blades - 2011 - Versione PSP


Unchained Blades riprende il filone nipponico dei dungeon crawler, in perfetto stile Etrian Odyssey (per citare un titolo famoso), ma per fortuna non ci impone di disegnarci a mano sullo schermino la mappa che di volta in volta andiamo ad esplorare, visto che c'è un pratico automapping che ci rende il lavoro semplice. Non è semplice invece, esattamente come in tutti i titoli di questo filone, l'avanzare nella storia che si fa anzi piuttosto lento e faticoso.


In questo gioco si procede per piccoli passi. Le risorse del nostro party sono talmente poche che difficilmente si riesce a fare lunghe scorribande nei dungeon, è anzi caratteristica tipica del gameplay quella di fare un continuo avanti e indietro tra il paese (dove riposare e comprare equipaggiamenti) e i labirinti. Naturalmente c'è una certa progressione, e infatti tornare nei primi labirinti dopo alcune ore di gioco ci consente di giocare in scioltezza, ma lo sviluppo dei personaggi è talmente lento e centellinato che praticamente si rimane sempre sul filo del disastro ad ogni mossa che si compie.


Tutto questo rende il gioco sotto certi aspetti avvincente, sotto altri invece è oggettivamente soporifero, visto che non vengono mai introdotte novità al gameplay. Ci sono invero alcuni elementi un po' originali, come la presenza di mostrini che possono essere catturati e messi ad appoggio di ciascun personaggio, così come anche gli scontri che questi mostrini possono fare tra loro stessi. Inoltre lo sviluppo dei personaggi segue un sistema che ricorda la sferigrafia di Final Fantasy X, anche se parecchio semplificata, ma che comunque è sufficientemente intrigante.


Dal punto di vista tecnico il titolo è dignitoso, ma solo grazie alla direzione artistica (grafica e sonoro), perché per il resto è davvero un gioco mediocre. In definitiva mi sono divertito a giocarci per alcune ore, ma è tutto troppo lento (sia la progressione del gioco in sé che anche, banalmente, le semplici battaglie) e quindi non è un titolo che mi sento di consigliare, a meno che tu non sia proprio un maniaco di questo genere di giochi.



lunedì 2 agosto 2021

R-Type: per me è un gioco impossibile



R-Type - 1987 - Versione Arcade


Anche se ho incrociato un paio di volte il cabinato di R-Type in qualche sala giochi, non ho mai inserito la fatidica monetina e quindi non ho mai giocato direttamente a questo classico sparatutto, e a ben vedere non l'ho nemmeno mai provato nelle sue versioni casalinghe. Non so perché ma non mi ha mai attirato.


Dopo aver ascoltato pochi giorni fa la puntata dedicata a questo gioco dell'ottimo podcast "Intrappolati nel Retrogaming", mi ci sono voluto però avvicinare, parecchio incuriosito, e devo dire che ne sono uscito a dir poco frustrato: R-Type è un gioco di una difficoltà pazzesca e pur potendo contare (ovviamente) su crediti infiniti non sono riuscito ad andare oltre il sesto livello, dove qualunque cosa faccia continuo a morire all'infinito. 


La chiave per andare avanti in questo gioco è memorizzare gli ostacoli (siano essi ostacoli naturali, ondate di nemici ecc) in modo da sapere come affrontarli, con quale tipo di potenziamento e quale formazione impiegare. La nostra navicella infatti oltre ad avare 3 o 4 diversi tipi di sparo, può anche sganciare il pod acquisito coi potenziamenti per farlo vagare per lo schermo in modo indipendente.


Questa caratteristica crea una serie di possibili impieghi che, per l'appunto, devono essere utilizzati al momento giusto. Provando all'infinito si riesce ad avanzare (ma molto lentamente: ad ogni morte si torna indietro di parecchio e si perdono i potenziamenti) ma ad un certo punto non riesco a capire come fare a superare il labirinto (ultima foto a corredo) e ho dovuto gettare la spugna. Per la cronaca ho guardato un video su Youtube e continuo ad essere dell'idea che non potrei mai riuscirci: è tutto troppo millimetrico e basta davvero un nonnulla per morire... impossibile per me!



In ogni caso per essere un gioco del 1987 R-Type è veramente un titolo tecnicamente eccelso e ricco di idee che poi saranno riprese bene o male da tutti gli sapra-spara che usciranno dopo di lui. Merita di essere provato ma il suo sistema troppo punitivo lo rende, a mio avviso, poco adatto al giocatore medio.