domenica 31 agosto 2025

Final Fantasy XIII

 


Final Fantasy XIII - 2010 - Versione Playstation 3

Gioco molto controverso questo tredicesimo Final Fantasy. Ricordo che lo acquistai (e giocai) che era nato mio figlio da pochi mesi, e per questo motivo ho un ricordo molto affettuoso di quel periodo e di conseguenza di questo gioco, ma ricordo anche che questo Final Fantasy mi piacque pochissimo e cercai di dimenticarlo il prima possibile. Mi sono quindi riavvicinato ad esso solo ben dopo 15 anni e, coraggiosamente, me lo sono spolpato di nuovo tutto da inizio a fine... e devo dire che continuo a pensarla allo stesso modo, cioè che Final Fantasy XIII sia un gioco sotto troppi aspetti meno che mediocre.


Chiaramente dal punto di vista grafico, per l'epoca, era una bomba. Ancora oggi è bellissimo da guardare e non sfigurerebbe affatto di fronte a produzioni odierne, magari per Playstation 5. Tutto il gioco è un tripudio di scene in computer grafica degne di un film, in non si nota affatto lo stacco con quanto invece generato in-game dal motore di gioco. Insomma, in parole semplici, c'è davvero un gran lavoro dietro alla realizzazione tecnica di questo gioco che è davvero una gioia per gli occhi, risultando in alcuni momenti persino fin troppo spettacolare.


E' quasi tutto il resto invece ad essere brutto. L'inizio, per esempio: una lunga sequenza di scenette in cui ci vengono bene o male introdotti i protagonisti del gioco, inframezzata da momenti in cui si corre in livelli-corridoio in cui siamo costretti a fare combattimenti durante i quali non abbiamo quasi alcuna opzione di scelta nelle azioni da compiere, in cui non guadagniamo punti esperienza e in cui, quindi, non evolviamo i personaggi. Fa tutto talmente cagare che quando finalmente potremo dare un contributo tattico e potremo iniziare a sviluppare le statistiche dei personaggi giocanti, ci sembrerà bellissimo, quando invece - a conti fatti - non sarà nulla di particolarmente appagante.


Per il 90% del gioco non potremo né scegliere il party (ci verrà imposto che personaggio usare e chi avere come gregari) né potremmo dedicarci un po' al sovrapotenziamento dei nostri omini, visto che il sistema di sviluppo sarà sempre limitato a come volevano che fosse, momento per momenti, i designer del gioco. E i livelli saranno strutturati tutti ed unicamente come lunghi corridoi da percorrere da capo a fondo, alternando scontri con scenette sceneggiate in computer grafica o eseguite con il motore di gioco. 


Insomma praticamente la quasi totalità del gioco è un lungo walking simulator, in cui le battaglie servono solo per intrattenere gli amanti dei giochi di ruolo tra una scena e l'altra, ma che sono spesso totalmente inutili e - in buona misura - piuttosto noiose. E oltre tutto spesso gli scontri non sono nemmeno facili. Ebbene sì, il gioco richiedere che i personaggi vengano sviluppati fino al punto in cui è consentito altrimenti si rischia di prendere sonore mazzate! Insomma anche sotto questo punto di vista abbiamo libertà zero!


La situazione cambia verso la fine, quando Final Fantasy XXIII, dal punto di vista del gameplay, diventa quasi un altro gioco. Ci vengono finalmente presentate diverse mappe interconnesse e molto ampie, piene di nemici, segreti ed opportunità di sviluppo del nostro party, e quindi potremo decidere se andare verso il finale del gioco così come ci troviamo o se compiere tutte le missioni secondarie che ci renderanno via via sempre più forti e ben equipaggiati. Questa fase finale, lo ammetto, è ben fatta e anche se abbastanza rigidamente incasellata in una sequenza di missioni da compiere, regala finalmente un po' di esplorazione, libertà e di soddisfazioni nel vivere il mondo di gioco.


Tornando all'impatto iniziale, c'è da dire che anche le vicende narrate indispongono il giocatore. Ci viene presentata una società moderna dove vi è una sorta di dittatura che lascia la gente vivere felice, salvo poi procedere a deportazioni ed uccisioni di massa di gente innocente. Insomma una roba insensata, male interpretata anche da parte di chi tutto questo combatte.


Le vicende poi si sviluppano come in una sorta di serie televisiva, in cui i personaggi hanno ripicche, risentimenti, litigi, riappacificazioni e cose di questo tipo, roba che mi fa venire l'orticaria nei telefilm di Netflix, figuriamoci quando ho un joypad in mano! Da inizio a fine seguire la storia di questo Final Fantasy è un vero supplizio, una specie di telenovela dove i protagonisti sono vittime degli eventi e si comportano come degli idioti.


Tirando le somme abbiamo un gioco da dieci per il comparto tecnico/artistico, da sei e mezzo per il sistema di combattimento, da quattro per la trama e da due per il design generale. Final Fantasy XIII si risolleva parecchio nella fase in cui si apre un mondo pieno di missioni, ma è una fase troppo circoscritta - e arriva dopo troppe ore di gioco - per salvare un titolo che se invece fosse stato strutturato fin dalle prime battute in questo modo, sarebbe potuto diventare un classico.




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