lunedì 7 aprile 2025

Astro Fighter

 


Astro Fighter - 1980 - Versione Arcade

Mi ero completamente dimenticato di questo gioco arcade, probabilmente perché l'ho visto solo un paio di volte in qualche ristorante in riviera, e forse ancor più perché per me non aveva un aspetto tanto "solido" ma mostrava dei colori così strani che non mi sentivo affatto invogliato ad impiegarci preziose monetine. In realtà non ha mai giocato alla sua versione originale, sono quasi certo che il cabinato riportasse il nome "Astro Wars" e che fosse un clonazzo europeo, ma nella sostanza quello era lo stesso identico gioco che ho ritrovato oggi. Ricordavo molto bene invece le cometine gialle che solcavano quel cielo blu che faceva da sfondo al gioco, un blu stucchevole e affaticante, e assolutamente inconsueto per un gioco spaziale. Così come ricordavo l'impossibilità, per me bambino di nove anni, di arrivare al boss dopo il quarto livello, non tanto perché venissi colpito dai proiettili nemici, ma perché mi finiva sempre il carburante!


Praticamente in questo gioco, che ricorda un po' Galaxians o Phoenix come tipologia, i nemici tendono ad avanzare verso il fondo dello schermo, come invece accade in Space Invaders, e se non li fai fuori tutti prima che arrivino sul fondo del quadro di gioco, questi ritornano dalla cima... ma tornano in forze! Cioè basta che te ne sfugga uno perché ne arrivi una nuova ondata. E basta che questa fregatura ti accada una sola volta, in sostanza, che poi ti ritrovi senza abbastanza carburante per arrivare al boss. E quando finisce il carburante è game over. Riassumendo: se ti sfugge un nemico ti sei fottuto l'intera partita. Ed io da bambino, purtroppo, non riuscivo mai ad evitare che avvenisse questo problema.


Astro Fighter in sostanza era un gioco poco spettacolare, "strano", con cromatismi arditi e limitati, e con un sistema di gioco decisamente frustrante. Oggi che sono più grandicello riesco abbastanza agevolmente ad arrivare a questo benedetto boss, che poi in sé è estremamente semplice da abbattere, ma quella sensazione di precarietà (tecnica) che mi dava il gioco fin da bambino continua a perseguitarmi anche oggi,  e quindi per me questo gioco "non ce la fa" a sembrare un coin-op degno di questo nome. Detto questo lascia a te decidere se vale la pena provarlo oppure no.




sabato 5 aprile 2025

Chopper Command

 


Chopper Command - 1982 - Versione Atari 2600

Chopper Command è esattamente quello che sembra: un clone spudorato di Defender, con la differenza principale e immediatamente visibile che questo titolo Activision, come spesso è accaduto, ha un impatto grafico nettamente migliore non solo del Defender ufficiale prodotto dalla Atari per la sua piccola console, ma anche della più gran parte di tutti gli shot'em up pubblicati su tale macchina.



Da questo punto di vista Chopper Command è in grado di rivaleggiare con certi giochi prodotti per macchine ben superiori, se non altro perché l'Atari VCS può sfoggiare una palette di colori nettamente superiore, ad esempio, a quella del Commodore 64. Ma come ci insegna bene Zio Paperone: non è tutto oro quel che luccica! Diversamente dal vero Defender, Chopper Command ha un gameplay decisamente basilare e con pochissima varietà: non ci sono omini rapiti da salvare per il rotto della cuffia e da agganciare in volo, mancano la smart bomb e l'iperspazio, non c'è il momento di panico quando si realizza l'invasione aliena. Quello che resta è solo un bel gioco dal punto di vista grafico, con uno scrolling fluidissimo, ma che dal punto di vista dell'azione è più noioso di Space Invaders. Se solo il Defender ufficiale fosse stato realizzato con questa perizia, nel 1982 sarebbe stata l'apoteosi per il giovanissimo Barabba. Ma pur restando le cose così, posso dire che dovendo scegliere Chopper Command resta comunque inferiore al glorioso (e bruttino) Defender ufficiale.



giovedì 3 aprile 2025

Tekken 3

 


Tekken 3 - 1998 - Versione Playstation

Non c'è niente da dire: Tekken 3 è un gioco della madonna, e se lo dice uno come me che mette i picchiaduro in fondo alla sua scala di preferenze (persino al di sotto del genere platform) vuol dire che questo gioco era (ed è ancora) oggettivamente una bomba.


Naturalmente stiamo parlando di un titolo che ha 27 anni sulle spalle, con tutti i limiti che questo fatto si porta inevitabilmente dietro, tra cui una risoluzione da tv raster, una quantità di poligoni che è quantificabile mille volte minore rispetto allo standard attuale e una griglia di combattenti nutrita ma non sconfinata.


Eppure giocarlo oggi è ancora un puro spettacolo! Puoi immaginarti che libidine per gli occhi e per tutti i sensi fosse giocarlo nel 1998, sembrava incredibile che un gioco così fluido, reattivo, colorato e dal sonoro così dirompente girasse sul nostro televisore di casa. E infatti ci giocai tantissimo, al punto che oggi sono riuscito a finire lo storymode del mio personaggio preferito senza alcun problema, ricordandomi dal nulla tutte le mosse e le strategie che attuavo all'epoca.


Così come invece resto negato nella modalità presente come bonus, che si svolge in stile picchiaduro a scorrimento, dove mi incasino persino solo nel muovermi avanti e indietro in profondità. Solo con Eddy riesco a fare qualcosa ma più che altro perché, stando sempre a strisciare per terra, evito più facilmente i colpi a levare.


In ogni caso questo gioco resta un capolavoro assoluto, uno dei titoli più divertenti e spettacolari mai entrati a casa mia. Peccato solo che non mi piaccia il genere e che quindi non abbia continuato a seguire assiduamente la serie (tranne qualche piccola eccezione). Assolutamente consigliato.