giovedì 16 maggio 2019

Puzzle Bobble non è un gioco per maschi?



Bust a Move / Puzzle Bobble - 1995 - Versione SNES


Se per caso non lo conoscessi, questo gioco viene spesso descritto come un "puzzle game", un po' come Tetris, titolo da cui riprende più aspetti di quanti non possa sembrare ad una prima occhiata. Anziché far cadere i pezzi, qui bisogna lanciare delle bolle, che arrivano una ad una secondo un ordine casuale, finché tre dello stesso colore non siano vicine ed esplodano, liberando lo schermo dalla loro presenza. Un livello finisce semplicemente quando sedono state rimosse tutte le bolle dallo schermo.



Il gioco di per sé è piuttosto facile, e solo una sequenza di bolle casuali nefasta può veramente metterti in crisi. Certamente un errore madornale può sempre accadere, ma è quasi sempre possibile metterci una pezza. Il gioco poi consente una manciata di continue e un sistema di password che permettono di riprendere dal punto in cui si è arrivati.



In alcuni casi ci sono delle bolle speciali presenti sulla schema, che se colpite danno dei vantaggi, mentre per tutto il tempo di gioco, piano piano, il soffitto del pozzo si abbassa rendendo sempre più urgente la necessità di cancellare le bolle.



La versione per Super Nintendo è molto bella. Non ho mai giocato all'originale da bar quindi non posso fare un confronto, ma sono abbastanza convinto che in questa versione grafica e sonoro (con una musichetta carina per i primi 3 minuti, ma che poi diventa assillante e ti viene da abbassare il volume) siano assolutamente in linea con la macchina da sala. Il gioco è davvero curatissimo, e sono certo che anche la modalità a due giocatori sia assolutamente godibile (ma come sempre, io ballo da solo).



Ma perché allora Bust a Move non è un gioco per maschi? Non tanto per la grafica pucciosa, quella può piacere o non piacere a prescindere dal sesso. Il problema è la sfida. Forse sarò io un genio ma per il 95% questo gioco è una passeggiata, con difficoltà bassissima, è praticamente impossibile incazzarsi o tirare qualche santo anche le poche volte in cui si perde una partita. Nel gioco singolo i momenti di tensione sono veramente ridotti ai minimi termini, e questo mi fa pensare a Bust a Move come ad un gioco adatto per i bambini, più che per gli adulti... sempreché ai bambini possa piacere questo genere di giochi, cosa non affatto scontata.



Non sono mai morto nei primi 45 schemi di gioco (e ci ho giocato sul tablet!), solo dal 50 in avanti si può iniziare a perdere qualche partita con una certa regolarità, ma quasi sempre per sfiga, mai per errata strategia, e comunque al secondo tentativo si va avanti. In alcuni, ma solo alcuni, degli ultimi 20 schemi il gioco può risultare un po' ostico (roba da al massimo 3 o 4 tentativi), ma anche lì è la sfiga a dettare i tempi.



In ogni caso il gioco è bello, molto divertente, e può valere la pena attraversare tutti e 100 gli schemi anche solo per vedere il finale. Una delle migliori cartucce SNES a mio parere.


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