mercoledì 27 novembre 2024

Advanced Dungeons & Dragons: Cloudy Mountain

 


Advanced Dungeons & Dragons: Cloudy Mountain - 1982 - Versione Intellivision

Questo di cui parlo oggi è un titolo noto anche a chi, come il sottoscritto, non aveva un Intellivision ma era un felice possessore dell'Atari 2600. Dal punto di vista tecnico non c'era storia tra le due macchine, la console Mattel era più potente, aveva più memoria e maggiori capacità grafiche. L'Atari però vinceva in diffusione (era importantissimo avere amici con cui scambiarsi i giochi) e in quantità di software nonché, e questo è un aspetto importantissimo e spesso dimenticato, aveva un comandino tutto sommato comodo, un joystick un po' duro ma adatto a tutti i giochi, mentre al contrario l'Intellivision aveva un versatilissimo tastierino ma un terribile disco direzionale e una ergonomia che ti faceva venir voglia di darti all'ippica. Dicevo comunque che tecnicamente la macchina Mattel era superiore, e questo titolo - ben 8 kbyte di cartuccia - lo dimostrava in diversi modi, facendoci rosicare non poco.


Prima di tutto la mappa di gioco, che cambiava per forma e disposizione degli elementi in ogni partita, e che - nella sua semplicità che oggi ci appare più che evidente - per l'epoca sembrava dettagliatissima, davvero come uscita dal retrocopertina di un libro fantasy! E questa schermata della mappa rappresentava davvero tante opportunità per il percorso di gioco, un viaggio che andava intrapreso dalla casetta posizionata a sinistra fino al monte "Nuvoloso" dalla parte opposta, location dove avremmo dovuto sconfiggere due draghi per recuperare una preziosa corona. Nel mezzo - appunto - la mappa, con fiumi varcabili solo in possesso della barca, foreste attraversabili solo se in possesso dell'accetta, e mura con cancelli che richiedevano invece una chiave. Tutti questi oggetti potevano essere rinvenuti all'interno dei dungeon (presenti nelle montagne), ed era qui che si svolgeva la gran parte del gioco. AD&D era essenzialmente un gioco action, di ruolistico non c'era proprio nulla. Si percorrevano i labirinti sparando ai nemici e raccogliendo le munizioni o gli oggetti speciali elencati sopra. Tutto qui. Trovata l'uscita si procedeva di nuovo attraverso la mappa scegliendo il monte/dungeon successivo (che si colorava in maniera diversa a seconda della difficoltà). Quindi questo gioco era un semplicissimo dungeon crawler d'azione, benché arricchito con una limitatissima gestione degli oggetti. E credimi, per il 1982 tutto questo era pura fantascienza!


Oggi AD&D risulta a mala pena giocabile. Gestire il necessario tastierino con un joypad è fattibile ma non è proprio una passeggiata, per cui non credo si possa dire che valga la pena spendere troppo tempo con un gioco che tutto sommato non è nemmeno così divertente (non lo era nemmeno all'epoca, ma era talmente particolare e ricco che ci si poteva tranquillamente passare sopra). Resta comunque un titolo che va provato una volta nella vita.



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