sabato 29 settembre 2018

The Settlers, una colonia piena di vita


The Settlers - 1993 - Versione Amiga


Il primissimo Settlers arrivò su Amiga lasciandomi sbigottito in primis per la quantità di omettini che ci si trova ad osservare sulla mappa di gioco, ciascuno animato a seconda di quanto è occupato a fare: c'è chi cincischia, chi trasporta sacchi o travi di legno, chi picchetta il terreno in cerca di minerali, chi ancora taglia alberi o costruisce case, senza contare quelli che armati di spada affettano nemici allegramente.



Tutta questa umanità era animata senza esitazione sul nostro povero Amiga, ed era quasi ipnotico osservare (ed ascoltare) queste creaturine muoversi in piena concertazione tra le vie tracciate per mettere in comunicazione le varie casette con il castello (dove accumulare le risorse).



Oltre a questo mi innamorai anche delle meccaniche di gioco, estremamente semplici da assimilare, ma complesse nell'essere dominate e, soprattutto, eseguite senza creare un dedalo incasinato di vie, laddove creare un collo di bottiglia capace di mandare in crisi il sistema economico della nostra colonia è un rischio all'ordine del giorno.



Un limite oggettivo di questo titolo resta comunque la ripetitività dovuta al fatto che, in ogni caso, superata la prima missione, ormai si è veramente visto tutto, non venendo introdotte nuove unità o meccaniche di gioco nelle missioni successive che, semplicemente diventano più lunghe e difficili. E' probabile quindi che il titolo venga a noia già dopo 6 o 7 missioni (che possono comunque durare, singolarmente, anche decine di ore).



In definitiva The Settlers è un grandissimo titolo, invecchiato non troppo bene più che altro perché omini così piccoli e pixellosi purtroppo non fanno più lo stesso effetto di un tempo, ma che resta ancora molto godibile per almeno un paio di partite.


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