mercoledì 26 agosto 2020

Il mio giovo preferito: Final Fantasy Tactics


 


Final Fantasy Tactics  - 1997 - Versione Playstation


Di Final Fantasy Tactics potrei scrivere 50 pagine per spiegare dettagliatamente perché sia così un gran gioco, oppure potrei chiudere qui semplicemente dicendo che questo è il mio gioco preferito di tutti i tempi.  Ma sceglierò una via di mezzo premettendo innanzitutto che non mi legano a questo gioco particolari ricordi o vicende di vita che mi possano fuorviare nel mio giudizio.



Inizio col dire che se dal punto di vista grafico non era nulla di eccezionale neppure nel 1998, quando ci giocai la prima volta, con un motore abbastanza poco versatile, animazioni 2d e texture dozzinali, ed effetti speciali abbastanza nella norma, dal punto di vista del sonoro invece abbiamo una colonna sonora da Oscar! Ogni tema, ogni singolo brano (per un totale di circa 80 tracce) è di una bellezza sconvolgente. E le musiche sono eseguite alla stregua di tracce soundracker (o midi), cioè non sono brani preregistrati in studio, ma le note vengono eseguite direttamente dal gioco. Il risultato è comunque ottimo, ma al di là della resa sonora è la composizione musicale di ogni tema ad essere splendida. Insomma: una delle migliori colonne sonore di sempre, responsabile in gran parte della splendida atmosfera di questo gioco. 




La trama è riassumibile così: tutti tradiscono tutti, ciascuno agisce per il proprio tornaconto (tranne l'eroe) ma anche i più cattivi hanno comunque una motivazione che potrebbe essere condivisibile se guardata dal giusto punto di vista. Seguire la storia comunque è un casino, soprattutto se non si gioca in italiano. 



Il vero punto forte di Final Fantasy Tactics è ovviamente il gameplay, che si divide in due parti: le battaglie e la gestione del party. Quest'ultima fase è la più importante in quanto, diversamente a quanto accade in giochi simili come ad esempio nella serie Disgaea, avere personaggi ultralivellati serve davvero a poco. Quello che conta sono le abilità ottenute e come vengono distribuite tra i membri del gruppo. Il grinding esiste e serve, anzi è la parte del gioco che preferisco, ma lo si fa nell'ottica di massimizzare le varie professioni per padroneggiarle tutte ed avere il massimo della scelta tra le abilità da portarci in battaglia.



Le battaglie, infine, sono piccoli capolavori di tattica, delle vere partite a scacchi contro una IA bastardissima e letale, capace di metterti in difficoltà anche se ti trovi ad essere sopralivellato se non hai impostato delle abilità tali da essere coperto contro ogni evenienza. Molti scontri sono davvero epici, capaci di rimanere nella memoria come in nessun altro gioco.



Tutto questo però non spiega se non in parte perché amo così tanto questo gioco. Da parte mia adoro il lungo lavoro di grinding che mi porta a padroneggiare, per ciascuno dei miei omini, ogni professione, imparando così sempre nuove abilità letali. Ma è l'atmosfera, la lore, l'immaginario e in generale lo stile che scaturisce da ogni aspetto di Final Fantasy Tactics che lo rendono così speciale. Se in giorno dovessero rifarlo con grafica moderna (ma non toccate la musica!), sarebbe davvero l'apoteosi.

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