venerdì 7 agosto 2020

Dungeon Siege III



Dungeon Siege III - 2011 - Versione Playstation 3



Siccome in questo periodo mi sto un po' concentrando sui giochi in stile Diablo, ho riesumato questo vecchio e dimenticato terzo capitolo di Dungeon Siege, che possiedo nella sua versione per la Playstation 3. Prima di iniziare a giocare mi sono concentrato un po' cercando di ricordare qualcosa relativamente a questo gioco, e dopo una lunga e sfaticante pensata mi è tornata in mente solo una cosa, e cioè di come fossi arrivato all'endgame senza alcun problema, in totale scioltezza, senza aver incontrato difficoltà e momenti epici o indimenticabili: all'epoca semplicemente ad un certo punto mi ero reso conto che il gioco era finito, e un po' c'ero rimasto male.



In effetti rigiocandoci ora l'impressione che si ha è proprio la stessa. Pur non sfigurando sotto alcun aspetto particolare, Dungeon Siege 3 si lascia giocare, anche molto bene, ma niente di più. Per iniziare la trama è abbastanza scontata e va avanti abbastanza per inerzia, con una linearità a prova di beota visto che è sempre richiamabile sullo schermo una specie di "scia" a pallini che ci guida avanti nel gioco nella direzione giusta.



D'altra parte i combattimenti, che sono l'unico vero aspetto di gameplay visto che in Dungeon Siege III di esplorazione ce n'è proprio poca, non sono quasi mai impegnativi, tranne forse nei primissimi momenti in cui conviene farsi un paio di livelli per precauzione, e fondamentalmente basta tenere i personaggi sempre equipaggiati al meglio per non soccombere mai.



Lo sviluppo dei nostri personaggi è poi abbastanza obbligato e non offre chissà quali chiavi di svolta nella strategia dei potenziamenti, e si finisce per aumentare le abilità un po' a caso. I loot ci sono, certamente, e sono belli numerosi, ma tante volte non si capisce se e di quanto migliorino effettivamente la situazione del personaggio, tanto che alla fine mi sono trovato ad equipaggiare sempre i pezzi più costosi, indipendentemente dall'effettiva modifica che andavano ad attuare sui parametri.



Passando all'aspetto tecnico la grafica è carina, non così stilosa e definita come in Diablo III, ma comunque carina; il sonoro non è malaccio, ma nulla di indimenticabile (anche se il doppiaggio in inglese è davvero ben fatto!); i menù invece sono funzionali ma certamente non comodissimi. Infine una nota sulla durata del gioco: si assesta sulla media, ma siccome le mappe e le missioni sono tutte predefinite, una volta terminato il gioco e con lui tutte le (poche) missioni secondarie, non c'è motivo di riprenderlo in mano.



Insomma, non posso dire di non essermi divertito, soprattutto nelle fasi dove ci sono tanti nemici che ti sparano addosso, ma senz'altro questo gioco manca un po' di mordente. Non te lo sconsiglio, ma certamente non aspettarti qualcosa di memorabile.


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