giovedì 15 aprile 2021

Ports of Call - lo shipping mi perseguita



Ports of Call - 1986 - Versione Amiga


Tra i pochissimi dischetti che mi arrivarono col il nuovo fiammante Amiga 500 c'era anche questo Ports of Call, ma - non so bene dire perché - non mi interessai minimamente a questo gioco, e finii per riutilizzare il dischetto per copiare qualche altro titolo. Per un beffardo gioco del destino è poi capitato che anni dopo lo "shipping" sia diventato il mio ambito professionale e ancora oggi mi occupo, per lavoro, di porti, navi, merci e container. Chissà come sarebbe andata se invece lo avessi giocato a fondo!


Ho comunque voluto ripescare questo gioco per curiosità, e l'ho trovato piuttosto arcaico ma con alcune meccaniche divertenti. C'è un minimo di varietà, visto che si alternano fasi gestionali in cui si pianificano le rotte per le proprie navi e gli asset commerciali, ad altri momenti più arcade in cui bisogna invece manovrare direttamente le navi per l'attracco o per farle salpare. Si possono anche prendere decisioni poco oneste ma molto renumerative e dedicarsi al contrabbando, con la necessità di "oliare" le autorità nei porti meno civilizzati.



Il gioco poi si svolge tutto in questo modo: si cerca di ricavare il più possibile da ogni viaggio per poter ingrandire la flotta e diventare sempre più ricchi. e tutto questo ricorda un po' Elite, ebbene sì, lo confermo! E' pure possibile giocare in quattro contemporaneamente.



Non dico che Ports of Call non sia divertente, ma è semplicemente troppo limitato per rappresentare una sfida duratura. Tecnicamente poi si vede che è uno dei primi titoli per Amiga, avendo una realizzazione a dir poco povera. Solo per nostalgici.



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