mercoledì 31 luglio 2024

Star Wars: Rebel Assault II: The Hidden Empire

 


Star Wars: Rebel Assault II: The Hidden Empire - 1996 - Versione Playstation


Con Piermarco Rosa parliamo più diffusamente di questo titolo nella 50a puntata del nostro podcast Retrogaming Lives, pubblicata il primo di Agosto 2024, ma voglio comunque dare un mio personale contributo relativamente a questo Star Wars: Rebel Assault II: The Hidden Empire. Prima di tutto ricordo che vidi questo gioco girare per la prima volta su PC, un titolo figlio di quell'epoca in cui il CD-ROM sembrava aver aperto le porte verso un diverso tipo di videogame, quello ricco di filmati pre-renderizzati o digitalizzati, quello (hoimé) in cui non erano più necessari musicisti programmatori, in quanto i giochi potevano avere come colonna sonora direttamente tracce suonate in studio di registrazione.



Insomma, una rivoluzione che ha portato ad un cambiamento epocale e, soprattutto, ad una quantità di giochi che solo in parte sono sopravvissuti alla loro epoca. Diciamo subito che i filmati che venivano letti da cd-rom o erano definiti ma minuscoli o erano a pieno schermo ma sgranati, non c'erano vie di mezzo accettabili. E questo gioco, che sovrappone oggetti bitmap su filmati di questo tipo, è la fiera della grafica sgranata. E' vero che a metà dei '90 il risultato era comunque notevole e, soprattutto, nuovo, ma già all'epoca si notava il compromesso e non a tutti piaceva. A me no. Ricordo cha anche qualche anno più tardi, quando vidi il mio primo film su DVD (era Zorro, quello con Banderas) proiettato su schermo SVGA, ebbi la stessa sensazione di finto, pixeloso, innaturale, pur essendo tutto sparato ad una risoluzione nominale quadruplicata rispetto al vecchio CD-ROM. Questo per dire che i filmati digitali sono dovuti arrivare all'HD per essere davvero belli al mio occhio. Quindi i giochi alla Rebel Assault non mi convincevano già all'epoca, figuriamoci oggi.


Aggiungiamo comunque che questo gioco era nato per essere usufruito sul PC, con l'uso del mouse, per cui la trasposizione su Playstation e il suo joypad digitale ha dato il colpo di grazia ad un gioco che, tuttavia - e non lo posso negare - mantiene un suo fascino. Ma è un fascino dettato dal ricordo che ho di esso, del periodo in cui fu pubblicato ed ebbi modo di giocarci. Insomma questo gioco è un reperto storico di un modo di fare giochi che fiorì in un determinato periodo, che per fortuna ebbe breve durata, ma che come tale mi ha fatto piacere rispolverare. Da provare solo se riesci a sopportare una grafica che sui moderni schermi televisivi fa sanguinare gli occhi.



Nessun commento:

Posta un commento