sabato 3 agosto 2019

Il primo Phantasy Star




Phantasy Star - 1987 - Versione Sega Master System 

Mi è piaciuto molto giocare a questo Phantasy Star, perché pur essendo un titolo molto primitivo è pur sempre un gioco di ruolo, prodotto con un certo criterio e tanti buoni propositi. Il sistema di gioco ricorda un po' un incrocio tra i primi Ultima e The Bard's Tale, con incontri casuali che si risolvono dando ordini via menù ai vari membri del party.



Chiaramente è un gioco del 1987, quindi è normale che abbia delle caratteristiche cosi limitate, in linea per altro con quanto si vedeva in quegli anni, sempre in tema di giochi di ruolo, su Pc o su home computer. Si intravedono però già le basi di tanti meccanismi che poi prenderanno piede in questa tipologia di giochi e che bene o male ci portiamo dietro ancora adesso.



Ad esempio abbiamo una mappa del mondo (anzi dei mondi, visto che il gioco si svolge su tre diversi pianeti), che diventa esplorabile gradualmente solo con l'acquisto dei determinati mezzi di trasporto, o ancora possiamo citare un altro elemento tipico, cioè i cestini sparsi per i labirinti, così come anche il party composto da 4 individui che si vanno via via ad integrare al gruppo.



I labirinti sono in prima persona, e ricordano molto per l'aspetto Dungeon Master, pur dando una maggiore sensazione di movimento, rispetto a questo gioco, grazie as una sorta di fluida transizione da una cella all'altra, presente anche quando ci si volta. Ovviamente però non si può interagire con nulla, ed è altrettanto ovvio che sia necessario disegnarsi delle mappe per venirne a capo. 



La trama si dipana attraverso scarni dialoghi, ed è necessario molto spirito di esplorazione anche solo per capire dove andare. Questo è forse il punto più debole del gioco: una certa cripticità che costringe a vagare in mezzo ad ore di scontri casuali, necessari anche solo per livellare ed accumulare moneta. Peccato perché l'aspetto ludico è piacevole e la sfida è intrigante.



In definitiva un buon gioco di ruolo anni 80 in perfetto stile computer , ma sorprendentemente ben fruibile con il pad, che però risente eccessivamente della necessità di mappare e di fare un sacco di livellamento, sempre contro gli stessi mostri, e pertanto un prodotto non adatto ai giocatori moderni. 


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