lunedì 9 marzo 2020

Turrican II



Turrican II - 1991 - Versione Amiga


La serie di Turrican viene a buon diritto ricordata come qualcosa di eccezionale, in particolar modo per come fu realizzata sul piccolo Commodore 64, macchina che fu sfruttata all'inverosimile dai talentuosi sviluppatori della Rainbow Arts. Tuttavia non ho mai avuto modo di provare questo Turrican II sul C64 e quindi posso solo limitarmi a parlare delle versione Amiga.






Anticipo subito che su questa macchina il gioco fa un figurone, dando la sensazione addirittura di girare su qualcosa di superiore, tipo un Super Nintendo, che ricorda sia per il tipo di grafica, la quasi sempre ottima risposta dei comandi e per la palette di colori utilizzata.



Diciamo pure che se da questo punto di vista, rispetto alla console Nintendo, paga un po' sulle sfumature di colore (solo 32 su schermo), guadagna invece in velocità - che in alcuni momenti nello scrolling è davvero pazzesca - nella quantità di nemici su schermo e soprattutto nella qualità e nel timbro della musica.



La musica di Turrican II è a mio parere qualcosa di veramente eccezionale e se ami la musica elettronica in stile Jarre non potrai non restare rapito dalla bellezza e dalla varietà dei brani che accompagnano il gioco. Non ci sono melodie memorabili, ma per sound e ricchezza il commento sonoro di Turrican II è davvero una bomba.


Graficamente, come detto, il gioco fa la sua bella figura, ma non tanto per gli scenari che sono tutto sommato abbastanza grezzi, quanto per la bellezza e quantità delle animazioni non solo del personaggio principale ma anche dei tantissimi nemici che si parano davanti ad esso.



Condisce il tutto un ottimo scorrimento multidirezionale che fa sembrare Turrican II davvero un titolo al livello di quelli che si potevano trovare in sala giochi. Sia chiaro, siamo bel lontani da un Metal Slug, ma dall'alto dei suoi quasi trent'anni non si può dire che Turrican II sia invecchiato troppo male.


I problemi di questo Turrican II sono invece intrinsechi alla sua natura. Intanto va detto che è diviso in due diverse tipologie di livelli: una in stile Galivan in cui si muove un omino in giro per un enorme livello che si sviluppa in tutte le direzioni, e una in stile classico spara-spara con astronavina, tipo R-Type. Dopo diversi livelli affrontati sudando 7 camice in un modo, si passa improvvisamente a farne 2 o 3 nell'altro, che ha uno stile di gioco completamente diverso, e questo può lasciare parecchio spiazzati la maggior parte dei giocatori.



Tanto più che queste fasi spara-spara a scorrimento sono difficilissime visto che il movimento dello schermo è automatico e non lo si può fermare in nessun modo, e in alcuni casi cambia repentinamente senso di marcia senza avviso. Diventa davvero difficile, in questa situazione, evitare contatti con nemici o pareti.


La fase principale del gioco è comunque quella in stile Galivan, ma anche qui ci sono alcuni problemi. Prima di tutto non si capisce da che parte bisogna andare. I livelli sono enormi e variegati, ma non c'è un percorso da seguire, per cui il giocatore è invitato ad esplorare tutte le possibili stradine e passaggi (a volta celati) tuffandosi in baratri o saltando da piattaforma in piattaforma (e se si cade non si muore, ma si torna giù magari a dover rifare tutto il percorso). Esplorando si trovano potenziamenti, vite aggiuntive e, finalmente, i vari boss da affrontare per procedere nel livello. Peccato però che ci sia anche un tempo limite per arrivare all'uscita, per cui bisogna trovare il percorso migliore e soprattutto non sbagliare i salti, altrimenti si perde troppo tempo ed è game over.


Quindi ricapitolando: ci si perde se non si sa dove andare, è pieno di nemici bastardissimi che ti sparano montagne di proiettili o cercando di sbranarti, e c'è poco tempo per trovare l'uscita. In quest'ottica sbagliare un salto può diventare un incubo e, purtroppo, saltare non è così facile come dovrebbe. Azzeccare la diagonale, e raggiungere (modificando la traiettoria in volo) le varie piattaforme a volte non è agevole. Insomma, è un gioco che richiede pazienza, perizia e precisione. Fa per me? No. Odio i platform. Il gioco è difficile già di suo (benché si vincano vite e potenziamenti con generosità), mi ci manca anche dover lottare coi comandi perché ho preso male la diagonale...



In definitiva se non fosse per il problema delle piattaforme e del tempo limite, Turrican II sarebbe un gioco ancora consigliabilissimo, anche se gli scenari non sono un gran ché. Merita un'occhiata ma non aspettarti oggi troppo divertimento da un titolo concepito in questo modo.



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