mercoledì 27 dicembre 2023

Riviste dal pass... dal presente: PSM

 


Riviste dal passato (anzi, dal presente): PSM


Ogni tanto ho parlato su queste pagine di quanto sia legato, di quanto ritenga importanti, di quanto ami le riviste cartacee del passato. In particolare sono estremamente affezionato a quelle del periodo anni 80/primi anni 90 perché nell'era pre-intenet erano l'unica finestra aperta che gli appassionati come me avessero sul mondo dei videogiochi e di tutto quello che ci ruotava intorno. Come retrogiocatore ritengo le vecchie riviste del settore ancora più importanti, sotto un certo aspetto, del software vero e proprio. Se infatti è impossibile rivivere al 100% l'esperienza storica caricando un gioco e giocandolo (per il semplice motivo che io non sono più lo stesso di trent'anni fa, non sono nello stesso ambiente e nella stessa situazione di vita di quando caricavo e giocavo all'ultimo titolo pubblicato), le riviste al contrario sono una realtà cristallizzata di quegli anni, sono dei veri documenti storici che rievocano nella mia mente quelle situazioni, quegli umori, quei pensieri che risalgono esattamente al periodo in cui le leggevo. In altre parole, dal punto di vista nostalgico, non c'è nulla di meglio che rileggere le riviste e soffermarsi su quelle immagini che in moltissimi casi, nel mio cuore di videogiocatore, hanno significato molto più di quanto non avessero fatto l'esperienze di gioco vere e proprie. Infatti se devo ripensare a qualche titolo del passato molto spesso mi viene in mente con facilità qualche immagine stampata sulle riviste, piuttosto che un me stesso che gioca davanti ad uno schermo.



Sperando di essermi spiegato, passiamo ora a PSM. La rivista originale arriva in un periodo, quello della prima Playstation, in cui non ero più nel "target" delle riviste di videogiochi. Se fino all'inizio degli anni '90 in linea di massima la stampa specializzata era fatta da gente della mia età, o poco più grande, per gente della mia età, verso le soglie del 2000 la situazione si era ribaltata, con gente della mia età, o poco più giovane, che scriveva per gente molto più giovane di me... diciamolo pure: per ragazzini "minchia la pleistescion"! Quindi non mi sono mai trovato a mio agio nel comprare riviste come PSM che infatti, tranne quando ormai in edicola non si trovava altro, ho sempre evitato per optare su qualcosa di un po' più maturo (citerei TGM e in seguito Games Repubblic). La PSM nata nel 1998 non è quindi tra quelle riviste che mi porto nel cuore, ma non per questo nego la sua importanza storica. Ora, nel 2023, la rivista è tornata e la cosa mi rallegra non poco. Non mi faccio illusioni che questa avventura possa durare però, in quanto a meno che l'editore non sia un mecenate con fondi infiniti non credo che un progetto di questo tipo possa essere sostenibile a lungo, e la cosa mi dispiace assai.



La nuova PSM infatti è un bella rivista, fatta de gente della mia età per gente della mia età, e qui il cerchio si chiude. I contenuti sono ottimi, sempre in bilico tra presente e passato, tra le "penultime" novità ed escursioni sul retrogaming, pochissime preview (che sono sempre state il cancro delle riviste, a mio avviso) e sono scritti con competenza e passione. In un certo senso PSM  è un po' come questo blog, per contenuti e tipo di comunicazione, ma ovviamente è fatta con ben altra competenza e professionalità rispetto alla cagata che state leggendo. Io però in questa rivista ci vedo proprio la stessa filosofia e gli stessi intenti che ha il sottoscritto, e questo mi fa sentire a casa. Promuovo quindi PSM (di cui purtroppo ho solo il numero due... se qualcuno mi vuole rivendere il numero uno mi contatti!) e anche se costa praticamente 10 euro ritengo che per gente come me siano assolutamente soldi ben spesi.




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