domenica 15 settembre 2024

Golden Axe (Megadrive)


Golden Axe - 1989 - Versione Megadrive


Come sempre mi piace premettere che i picchiaduro a scorrimento, così come i platform, sono il genere di giochi che meno apprezzo. Nel senso che capisco il valore di questi giochi, mi piace la pixel art che li rappresenta e riconosco che siano giochi, soprattutto se usufruiti in cooperazione, divertentissimi. Ma semplicemente non fanno per me. Elder Barabba non si è mai davvero divertito a saccagnare ondate di nemici che ci affrontano alla spicciolata in percorsi fissi, utilizzando una (spesso misera) varietà di attacchi, senza alcuno sviluppo effettivo del personaggio. Ne ho giocati tanti, e nessuno mi è mai entrato nel cuore, per cui riconosco che il limite sia mio.



Golden Axe però ha dei meriti ulteriori che già all'epoca (parliamo del 1989, un periodo in cui le sale giochi erano ancora splendide realtà) attirarono la mia attenzione e come tale questo arcade assorbì una manciata di miei gettoni. La caratteristica che più mi colpì? Si poteva giocare con una guerriera donna!



La versione per Megadrive, che se non erro uscì quasi in contemporanea a quella arcade, conserva ovviamente questa caratteristica, così come ricalca alla perfezione l'audio, con le stesse musiche in FM e gli stessi suoni campionati (male). La grafica è estremamente simile alla controparte da sala giochi, sebbene si noti una palette meno ricca e delle animazioni leggermente meno fluide, ma quello che conta è che di tutti gli elementi dell'originale in questa versione casalinga non ne manche nemmeno uno. Non mi meraviglia quindi che per gli amanti del genere questo Golden Axe rappresentasse una vera e propria killer application nell'acquisto della console Sega. 



Personalmente trovo Golden Axe un gioco interessante per motivi storici, ma che oggi dimostra tutti i suoi 35 anni. Questa tipologia di giochi si è talmente evoluta negli anni successivi da far sembrare il primo Golden Axe un giochino da poco conto, cosa che ovviamente non è ma che mi spinge a non consigliarti di provarlo.



giovedì 12 settembre 2024

Legendary Wings



Legendary Wings - 1986 - Versione Arcade

Legendary Wings è il classico gioco Capcom e come tale è caratterizzato da una difficoltà a dir poco assurda. Grafica, sonoro e cattiveria ricordano altri titoli di questa gloriosa casa giapponese (in particolare, Ghosts'n Goblins da cui riprendere ad esempio i caratteri di testo), e tutto questo è sia un bene che un male. Con in più la differenza che questo gioco mischia elementi di versi senza però eccellere veramente in nulla.



Le fasi spara spara con scrolling verticali sono carine, ma non hanno nulla di notevole, con nemici per lo più piccoli, e poco variegati. Gli sfondi sono abbastanza piatti anche se evocativi... per essere un gioco dell'86 si era già visto di meglio. Invece le fasi chiamiamole "platform" 2d invece sono lente e monotone. Per fortuna non sono mai troppo lunghe ma il confronto con il già citato GnG è impietoso. Per non parlare di quanto sia difficile evitare i colpi dei nemici, soprattutto se ci arrivi senza potenziamenti o se hai la sfiga di morire, cosa che ti toglie anche i potenziamenti.


Coi potenziamenti si riesce a progredire, ma appunto basta perdere una vita per ritrovarsi in brache di tela: persino con "continue" infiniti è stato davvero lungo e tedioso arrivare in fondo! Ed è un peccato perché il gioco ha un suo stile che si fa apprezzare, tanti livelli con grafiche differenti e insomma per arrivare in fondo ci vuole almeno un'ora e mezza di gioco.



In conclusione non posso dire che Legendary Wings sia un gioco ben riuscito. Sicuramente può appassionare, ma i diversi stili di gameplay e una realizzazione non esaltante (belle le musiche, però!) non lo portano nell'olimpo degli arcade anni '80. Da provare solo se ti piacciono le sfide impossibili!




mercoledì 11 settembre 2024

Flicky

 


Flicky - 1984/1991 - Versione Megadrive


Per anni ho visto gente giocare a Flicky con la coda dell'occhio, nel senso che negli anni '80 io giocavo quasi ogni giorno nel bar davanti al mio liceo a titoletti di poco conto, come Pitfall 2, Punch Out, Space Ace e Ghosts n'Goblins, ma a fianco di questi cabinati c'erano altri titoli che ho sempre considerato poco o niente, se non giusto lanciando di tanto in tanto qualche occhiata, e tra questi c'era appunto il buon Flicky.



Non ho mai inserito nemmeno un gettone in questo gioco perché preferivo di gran lunga le altre succitate macchine, e poi perché mi sembrava un gioco idiota e complicato, con tutti quegli uccellini che scorrazzavano in giro. Tuttavia non ebbi mai modo di approfondire come effettivamente si giocasse a Flicky per cui mi è sempre rimasto il dubbio che probabilmente mi sbagliavo.


Grazie alla versione Megadrive (presente anche nella raccolta per PSP) ho avuto finalmente la possibilità di cimentarmi con questo gioco e, udite udite, non ho cambiato affatto idea: negli anni '80 è stato davvero molto meglio giocare a Space Ace! Non che Flicky sia un brutto gioco, anzi per l'epoca in cui è uscito aveva tutte le carte in regola per meritarsi un posto in sala giochi. Ma è che proprio non è il mio genere e, soprattutto, è un gioco abbastanza idiota nelle meccaniche e poco profondo nel gameplay, laddove alla fine è più importante imparare il giusto pattern di movimenti che altro.



Però è innegabile: Flicky ha il suo fascino, la sua grafica, il suo sonoro, le animazioni, gli schemi bonus... tutto quanto è la quinta essenza del videogame arcade della prima metà degli anni '80, e come tale va provato e, se non amato, per o meno va apprezzato per quello che fa e per come lo fa.



domenica 8 settembre 2024

Reventure

 


Reventure - 2019 - Versione Android


Reventure è un buffissimo action-adventure in 2d che ha la particolarità di avere 100 finali differenti, uno più buffo dell'altro. Infatti il gioco è governato dalla più totale demenzialità, in ogni personaggio o situazione che presenta. La trama è quella classica del cattivo che rapisce la principessa, ma il nostro eroe, deputato al salvataggio, è un perfetto inetto che non fa altro che trovare modi stupidi per morire.


Graficamente il gioco ricorda un po' Terraria, ma il nostro alter ego può solo saltare ed eventualmente utilizzare gli oggetti che ha rinvenuto, sia una spada, uno scudo, una pala (che funziona solo in alcuni luoghi ben stabiliti), una canna da pesca eccetera eccetera, fino ad arrivare a "poteri" davvero strani, tipo quello dell'"abbraccio" che ti consente di abbracciare e coccolare qualunque essere vivente presente sulla mappa... con conseguenze nefaste!



La mappa di gioco non è gigantesca ma ha i suoi segreti, i suoi passaggi secondari e insomma è in grado di dare soddisfazione all'esploratore che è in te, ma il fatto che ad ogni morte devi ricominciare tutto da capo fa sì che ovviamente ogni stanza presente nel gioco la si possa raggiungere in pochi minuti. Interessante anche il fatto che più oggetti si raccolgono e meno si può saltare in alto, e quindi alcune location restano precluse.



In definitiva il gioco va assolutamente provato, se non altro per le decine di morti idiote a cui puoi assistere in poche ore di gioco. Reventure non ha moltissimo altro da offrire, ma quel poco vale il prezzo del biglietto.



giovedì 5 settembre 2024

2 Podcast Videoludici 2024

 

Podcast Videoludici - edizione autunno 2024

Ogni tanto ti aggiorno con qualche interessante aggiunta al catalogo dei podcast che trattano il videoludo, e questa volta ti parlerò dei programmi ideati e gestiti da due blogger che il sottoscritto apprezza moltissimo. Et voilà!



BIRRA E PIXEL

Birra & Pixel è un podcast "ambientato" in un pub, dove tra una pinta e l'altra ci si conosce, si chiacchiera e ci si sfotte, in pura convivialità. Il risultato è un programma fresco, pieno di battute demenziali (Crazyjimmy è incontenibile) e che non si prende mai sul serio. Naturalmente sullo sfondo di tutto c'è la nostra passione, i videogame, e naturalmente i partecipanti - e gli ospiti - sono persone che amano giocare e condividere le proprie esperienze. Birra e Pixel è quindi assolutamente un podcast unico per come è impostato, per come è incentrato sulle persone, per il tono scanzonato, e a me piace tantissimo.

Pro
- incentrato sulle persone e sulle loro esperienze
- tono "alticcio"

Contro:
- i giochi veri e propri restano molto a margine
- tono "alticcio"




GAMERS DOOM

Di tono diametralmente opposto, Gamers Doom incentra quasi tutto il suo contenuto sui giochi, sia vecchi che nuovi, e lo fa in modo molto originale. La cosa probabilmente più unica che rara è che in trasmissione c'è una sorta di confronto generazionale, visto che i padroni di casa sono spesso affiancati dai loro figli adolescenti (o quasi), che così possono dire anche le loro opinioni, che non sono necessariamente allineate a quelle dei genitori. Il Più Antico, artefice del podcast, fa sempre un ottimo lavoro per rendere i contenuti interessanti, soprattutto perché è un giocatore vero, non uno di quelli che giocano tanto per fare o per essere sul pezzo, per cui i suoi consigli (e quelli dei suoi collaboratori) valgono il doppio. Dopo qualche puntata di assestamento ora Gamers Doom è uno dei podcast che ascolto sempre con maggiore interesse.

Pro:
- podcast di giocatori per giocatori
- confronto generazionale

Contro:
- niente news o argomenti di trend
- non a tutti interessa sentire l'opinione di ragazzini