mercoledì 1 maggio 2024

Heroes of Might & Magic



Heroes of Might & Magic - 1995 - Versione PC MS DOS

Conobbi questo gioco per una demo presente su un cd allegato a TGM, con la quale era possibile compiere un'intera missione e quindi capire bene che tipo di gioco fosse e che tipo di carne mettesse sul fuoco. E ne rimasi folgorato, un po' perché il genere degli strategici a turni all'epoca era forse il mio genere preferito, e un po' perché tanti elementi di questo Heroes mi ricordavano The Lord of Midnight, uno dei miei giochi favoriti di sempre.


Heroes riprende tutti gli stilemi del genere strategico ad ambientazione fantasy, con castelli da conquistare ed ampliare, eroi da reclutare, diversi tipi di truppe le cui fila vanno costantemente alimentate, magie di attacco e di difesa, artefatti magici da scoprire e recuperare, esplorazione della mappa per la raccolta di risorse e, ovviamente, tante battaglie con nemici sempre più coriacei e variegati. 


Uno degli aspetti più belli di questo genere ludico, e questa cosa vale perfettamente anche in Heroes of Might & Magic, è che il giocatore può attuare un approccio completamente personalizzato per affrontare il gioco. Il sottoscritto, per esempio, ama conquistare la mappa un pezzettino alla volta, difendendo la conquista a lungo, fino al punto da sentirsi sufficientemente sicuro per tentare una campagna di espansione. Altri giocatori invece partono all'attacco immediatamente, approfittando della debolezza iniziale dei nemici (che magari nel frattempo battagliano tra di loro, indebolendosi ulteriormente). Molti altri invece adattano il proprio stile a seconda del tipo di eroi ci vengono dati a disposizione nei vari frangenti della partita.


In quest'ottica vengono in aiuto gli artefatti, capaci di potenziare in modo significativo uno dei tuoi generali, tra cui svetta quello "definitivo", un artefatto magico fortissimo che si può trovare solo "scavando" in un punto preciso della mappa, la cui location ti viene svelata poco alla volta. Ma si può decidere anche come gestire degli artefatti, si può decidere ad esempio se concentrarli tutti su un solo eroe (e renderlo un dio in terra) o suddividerli tra più comandanti, a seconda del proprio stile di gioco.


Da questo punto di vista, la mia tattica è un po' penalizzata dal fatto che si possono reclutare al massimo 8 eroi, un numero troppo esiguo per presidiare tutte le citta che si possono conquistare nelle mappe più grandi, ma comunque questo limite aggiunge un po' di pepe ad un sistema che potrebbe diventare troppo sistematico e quindi poco appassionante. In ogni caso Heros of Might & Magic è un gioco ultra appassionante, di quei titoli che ti tengono svegli fino ad orari improbabili, soprattutto quando ci si sente in odore di vittoria.


Tirando le somme questo era un gioco per l'epoca bellissimo, e ancora oggi risulta giocabilissimo e con una grafica tutto sommato ancora più che decente, che presenta uno stile colorato e molto "vintage", da intendersi in senso buono. Oltre alle mappe "casuali", in cui si possono decidere diversi parametri che vanno a modificare la difficoltà della partita, sono presenti anche tre lunghe campagne di difficoltà crescente che da sole ti possono intrattenere per decine di ore. E se è vero che sicuramente ne è passata di acqua sotto i ponti negli ultimi trent'anni, la semplice complessità di Heroes è ancora oggi vincente e, a mio parere, vale davvero la pena di passare qualche ora in sua compagnia.




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martedì 30 aprile 2024

Fallout 4

 


Fallout 4 - 2015 - Versione Playstation 4 e 5

Dopo aver visto la serie televisiva dedicata a Fallout (ed è la prima serie televisiva che mi è davvero piaciuta negli ultimi anni) mi è venuta voglia di rigiocare a questo vecchio titolo, giusto per saggiare quanto vi siano corrispondenze tra le cose che si vedono nel gioco e nel telefilm. Del resto non mi ricordavo quasi nulla di questo gioco almeno fintanto che non ho iniziato a giocare. Invece poi minuto dopo minuto mi sono ritornati in mente tanti posti, volti e accadimenti che credevo sepolti per sempre nella mia memoria. Del resto su quel gioco ci avevo passato un centinaio d'ore per cui ritornare in quello scenario mi ha fatto un po' lo stesso effetto che hai quando ritorni in un luogo dove avevi passato le vacanze tanti anni prima.


Parlavo di corrispondenze in quanto alcune cose proprio non le ricordavo, almeno non nei termini messi nella serie Tv, ma mi sono dovuto ricredere perché ho riscontrato che c'è una coerenza perfetta tra i due prodotti (telefilm e videogame), siamo addirittura al limite del fanatismo. Al di là di questo confronto con il film, parlando del gioco in sé devo ammettere che è comunque ancora molto bello da giocare e anche da vedere. La versione PS5 ha anche un selettore prestazioni/resa grafica (all'inizio non l'avevo trovato, ora sì) che permette appunto di avere una resa grafica superiore a discapito della fluidità (che con un buon tv, accendendo l'interpolazione, ce l'hai comunque), e che rende il gioco piacevole pur non essendo ovviamente al livello di giochi visti in questi ultimi due o tre anni.


Fallout 4 è ancora molto divertente da giocare, grazie a delle meccaniche che ti incollano allo schermo. C'è voluta solo la fase in cui devi ricostruire l'accampamento per farmi desistere, memore delle 100 e più ore passate a scorrazzare per la zona contaminata e a riciclare e costruire baraccopoli di acciaio. Nel senso che il gioco meriterebbe di essere giocato, vista la quantità enorme di cose da fare, scoprire e collezionare, ma io ne ho avuto davvero abbastanza già nove anni fa, e ancora adesso provo un senso di sazietà troppo marcato per rimettermi seriamente a giocare.


Alla fine ci sono stato sopra più di 6 ore, per cui non è che non ci abbia giocato, ma mi sono fatto coraggio e l'ho disinstallato, anche se a malincuore. Forse potrei sopportare un nuovo Fallout ma sarebbe necessaria qualche modifica allo schema base, perché così come è ormai sente un po' troppo la sua età. Tuttavia se non ci hai mai giocato devi assolutamente provarlo, perché Fallout 4 è un gran bel gioco capace di regalarti ore e ore di "spensierato" divertimento, capace di sorprenderti anche per tantissimi piccoli particolari di cui il gioco è ricolmo.




sabato 27 aprile 2024

Summer Games per Atari 2600

 


Summer Games - 1987 - Versione Atari VCS

Summer Games fu un grande gioco per il Commodore 64, uno dei primi titoli che vidi su tale macchina capace di farmi cadere la mascella (era il 1984) e per almeno un paio d'anni lo considerai come la "killer application"/il motivo giusto per acquistare il drive per i floppy disk, e infatti fu anche il primo gioco che mi portai a casa quando, per l'appunto, comprai detta costosissima periferica. Ma di questo gioco ho già parlato qui.


Tre anni dopo arrivò una versione per l'ultravetusta console Atari 2600, e qui abbiamo già il primo problema: perché arrivò così tardi? Su questa macchina era già stato pubblicato 4 anni prima il bellissimo (e per allora rivoluzionario) Decathlon Activision. Secondo problema: che senso riproporre una versione di un gioco che aveva proprio nella sua grafica spaccamascella e nel comparto multigiocatore il suo forte (e non certo nelle meccaniche di gioco), enormemente ridimensionata proprio nell'aspetto tecnico e con la possibilità di giocare al massimo solo in due?


Certamente la grafica del gioco è buona per lo standard dell'Atari 2600, ma fa pena se confrontata con quanto si poteva vedere su Commodore 64. Persino la grafica del già citato Decathlon a mio parere è più gradevole di quella presente in Summer Games, benché la cosa sia più che altro una questione di gusti. Summer Games ha comunque conservato una certa varietà così come la possibilità di scegliere la propria nazione di appartenenza, peccato che a conti fatti io continui a preferire il grande Decathlon di David Crane.



venerdì 26 aprile 2024

Super Neptunia RPG

 


Super Neptunia RPG -2018 - Versione Playstation 4


Se cerchi un gioco di ruolo più che discreto che ti faccia fare un bel tuffo nel retrogaming, ecco Super Neptunia RPG, un titolo che sembra arrivare direttamente dalla Playstation 2, ma xhe fortunatamente è stato confezionato in 16:9 e in un coloratissimo full HD!



Il gioco presenta quindi un grafica in splendida pixel art ad alta definizione e con animazioni strane ma interessanti, con uno stile vagamente da marionetta cinese. L'esplorazione si svolge in mondi 2d visti lateralmente come abbiamo visto ad esempio nella saga Valkyrie Profile, con solo una leggerissima componente platform, per niente fastidiosa (anche se ci sono un paio di fasi che scimmiottano esplicitamente Super Mario Bros). 


I combattimenti invece sono i più classici scontri alla Final Fantasy, con la differenza che - quando arriva il turno - si può far agire il membro che si preferisce tra i 4 inseriti nel party attivo. Gli scontri quindi possono passare dal difficile al semplicissimo a seconda che si sia almeno una delle quattro ragazze con equipaggiata un'abilità d'attacco con un elemento verso cui i nemici si dimostrano deboli. Siccome si possono preimpostate quattro diverse configurazioni intercambiabili, è abbastanza facile essere sempre pronti per ogni evenienza per cui in realtà il gioco è molto facile: se si ha l'attacco giusto a cui è debole quel mostro allora sarà una battaglia a senso unico in cui i nemici a volte non hanno nemmeno il tempo di rispondere. 


Questo gioco è quindi una passeggiata di freschezza, un gioco poco stressante e anzi capace di dare soddisfazioni, soprattutto per il fatto che ci sono tante abilità da imparare per personalizzare le proprie eroine. Dal punto di vista dell trama invece lasciamo stare, siamo alle solite farsesche idiozie per jappominchia che tra l'altro verso fine gioco iniziano ad assillare non poco.


Per fortuna i dialoghi si possono skippare così  come si possono ultravelocizzare le battaglie e volare così  senza ostacoli verso l'endgame. Una volta finito il gioco, tra l'altro, restano decine di missioni secondarie da svolgere per continuare  sviluppare le ragazze. E dico "ragazze" perché questo è un gioco totalmente femminile, nessun protagonista, nemmeno tra i cattivi, è un maschio. Questa cosa potrebbe essere un pregio o un difetto... vedi tu.


Nella versione PS4 non ci sono i bug catastrofici che hanno macchiato il debutto del gioco su altro hardware, ma qualche bug che mi hanno costretto riavviare mi è capitato, soprattutto accelerando le battaglie. Al netto di tutto questo però mi è piaciuto giocare a Super Neptunia RPG, mi è sembrato di tornare all'epoca di Atelier Iris o Mana Khemia. E poi graficamente è proprio bello, per cui resta un gioco straconsigliato.




martedì 23 aprile 2024

Anima (Android)

 


Anima - 2023 - Versione Android

Dopo più di tre mesi che gioco praticamente ogni santo giorno con questo clone di Diablo sul mio telefonino, posso finalmente dire cosa penso in definitiva di questo titolo. Inizio col dire che è probabilmente il mio gioco preferito tra tutti quelli che ho mai provato su cellulare. Sarà che mi piace il genere (che è per l'appunto in stile Diablo), sarà che il software gira bene anche su un dispositivo maffo come il mio, sarà anche che i comandi touch sono perfetti (e vorrei vedere: il joypad esterno praticamente non si configura): io con questo gioco mi sto divertendo da impazzire.


La sua natura di clone è probabilmente il suo peggior difetto, in quanto di fronte a questa similarità un confronto con il modello originale è praticamente obbligatorio, dal momento che ne riprende non solo le meccaniche ma anche tantissimi elementi secondari, dalle gemme ai potenziamenti, dalle abilità alle classi, fino ad arrivare ad utilizzare addirittura lo stesso font dei caratteri! Beh, in un primo momento Anima sembra uscire sconfitta dal confronto, presentando livelli generati in modo blandamente casuale, piuttosto piccoli, poco popolati e strutturati come dei semplici corridoi. 


In realtà andando avanti si scoprono livelli ben più complessi, con stanzoni e strade secondarie, e soprattutto strapieni di nemici! Esistono anche delle arene dove si è letteralmente sommersi da mostri nemici. Il gioco ha quindi una carburazione un po' troppo lenta, ma cambia totalmente faccia non appena si accede al livello di difficoltà successivo. Per cui dopo un'impressione iniziale non esaltante Anima rientra perfettamente in carreggiata con un gioco intrigante ed appagante.


Dico "appagante" in quanto lo sviluppo del personaggio è molto ben calibrato, non molto verticale ma nemmeno troppo piatto, insomma almeno fino al livello 200 i progressi sono tangibili e molto apprezzabili, dopo di che si entra nella necessità di attuare un lavoro di fino, dove mettere a punto l'utilizzo delle gemme e si inizia la ricerca degli artefatti unici.


A tale proposito esistono, come in Diablo, un sacco di "drop" di diversa rarità, da quelli comuni si sale ai magici, i rari, i leggendari, i pezzi di set e infine quelli unici, che sono il target a cui di deve tendere. L'inventario è abbastanza capiente ma sono talmente tanti i drop che è necessario tornare alla base spessissimo per vendere/smantellare gli oggetti inutili. E molto presto smetterai di raccogliere qualunque cosa ti venga lasciato a terra, concentrandoti solo su quelli più rari che sono poi gli unici che varrà la pena di indossare o riciclare. Uno dei limiti del gioco nella sua versione base è che non c'è molto spazio per mettere da parte oggetti che magari utilizzerai in un secondo tempo (gemme, pezzi di set, pietre mistiche ecc), per cui se il gioco ti prende, come è successo a me, magari investirai qualche euro per ampliare il baule, ma non è una cosa strettamente necessaria.


Le meccaniche non sono particolarmente profonde e ben presto si prende il controllo su tutto, ma la crescente difficoltà rende la sfida sempre interessante e con essa anche la ricerca del drop più raro. Il gioco permette anche di fare dei raid in multiplayer (cioè in compagnia con un altro giocatore), una pratica utilissima per ottenere oggetti rari. Peccato che spesso si debba aspettare molto prima di trovare un compagno di giochi, evidentemente il matchmaking non è proprio il massimo in questo gioco.


Per concludere ritengo che Anima sia un must per tutti gli amanti del genere. Come detto inizia in modo un po' sommesso, ma poi diventa un signor gioco che ti intratterrà per ore e ore, in una folle corse verso il potenziamento del proprio personaggio. A mio parere, pur essendo meno esteso e graficamente vario, a livello di divertimento e appagamento Anima batte Diablo Immortal senza alcun dubbio. Ed è pure gratis!




domenica 21 aprile 2024

Activision Tennis




Activision Tennis - 1981 - Versione Atari 2600    

Activision Tennis non è altro che il vecchio Pong con una visuale dall'alto al basso e con dei rudimentali tennisti al posto delle bacchette. Tutto qui, non ci sono altre caratteristiche particolari se non giusto il punteggio che ricalca quello reale del tennis. Tutto quello che è richiesto fare è premere il tasto per servire e poi muovere l'omino verso la palla, che sarà rimbalzata automaticamente indietro con un angolazione pari alla posizione della racchetta al momento dell'impatto. L'aggiunta della possibilità di muoversi anche verso la rete aggiunge una maggiore libertà nell'anticipare il colpo, che può fuorviare l'avversario ma ti mette nello stesso tempo anche di fronte a maggiori rischi di non riuscire a coprire tutto il campo in caso di risposta.
In definitiva questo Tennis l'ho sempre considerato un gioco deludente che non valeva assolutamente l'elevato costo necessario per acquistarlo. Probabilmente è il titolo peggiore mai prodotto da Activision per l'Atari Vcs, per grafica, meccaniche, profondità e longevità.



sabato 20 aprile 2024

Fallout - La serie TV

 


Fallout - 2024 - La serie Tv

Facciamo due premesse:
1) A scanso di equivoci, questa serie TV non è certamente qualcosa di così eccezionale da cambiare la storia della televisione, non ha inventato nulla, e insomma non c'è nulla di singolarmente rivoluzionario o mai visto prima.
2) Ovviamente, come ormai accade sempre in televisione, il racconto è dilazionato lungo una serie dalla durata di circa 8 ore quando, a conti fatti, poteva benissimo essere condensata in metà del tempo.

Detto questo però devo ammettere che la serie di Fallout mi è piaciuta moltissimo e mi ha anche sorpreso in più frangenti. Temevo di trovarmi davanti al solito telefilm dove i personaggi sono interessanti come biglietti da visita, i dialoghi sono inconcludenti e totalmente irrealistici, la storia sembra scritta da una IA poco ispirata, gli attori recitano tutti allo stesso modo (ci avete fatto caso? tutti gli attori televisivi americani sembrano militanti del politically correct non solo nelle parti che recitano ma anche per come recitano) e la regia sembra quella di un talent show.

Per fortuna mi sbagliavo e anzi, come detto, ho apprezzato moltissimi degli aspetti salienti del programma. Ma andiamo con ordine.

AMBIENTAZIONE:
da questo punto di vista, lavoro superbo! L'immaginario di Fallout c'è tutto ed è stato ricreato alla perfezione, nei minimi particolari. I Vault e la tecnologia coinvolta è quella, è identico persino il modo in cui nel telefilm si hackerano i terminali, con lo stesso "minigioco" che abbiamo tutti imparato ad odiare, ma lo stesso vale per i robot, le armi, i medikit... insomma non c'è nulla fuori posto da questo punto di vista. Anche la zona contaminata è la stessa, con certe location prese pari pari dal gioco, nel bene e nel male. Non mancano purtroppo le baraccopoli fatte di lamiera, nota stonata in un'ambientazione in cui sono passati 200 anni da quando è finita la guerra nucleare e che, per logica, dovrebbe vedere costruzioni nuove fatte di mattoni, cemento o pietra. In realtà in questo telefilm le baraccopoli si vedono il minimo indispensabile, lasciando maggior spazio alle macerie di una civiltà che è andata giustamente a scomparire secoli prima. Insomma viene dato maggior risalto alla devastazione lasciata dall'umanità (e all'umanità) piuttosto che all'incapacità delle persone di riorganizzarsi dopo il disastro. Una mancanza di resilienza che secondo me è il più gran difetto dell'universo di Fallout e che ne mina la credibilità.

PERSONAGGI:
anche la popolazione che anima il programma è presa alla perfezione dal gioco, con tutta la fauna di umani, semiumani e mostri che ci siamo abituati ad affrontare in ore e ore di scorribande nella zona contaminata o in qualche vault abbandonato. Non mancano abomini, mutanti, pazzi assortiti, trafficanti (anche di organi), ladri, assassini eccetera. I protagonisti fondamentalmente sono solo tre, ad iniziare da un'abitante di un vault ancora in funzione, che ha deciso di uscire in superficie (nel gioco sarebbe il nostro alter ego), ingenua, idealista, vissuta nella bambagia, ma sufficientemente preparata per adattarsi alle realtà. E soprattutto con in cuore una missione. C'è poi un povero ragazzo scampato alla vita e cresciuto senza amore nel regime militare della Confraternita d'Acciaio, una realtà durissima, alienante, all'inizio quasi incapace di esprimere quello che pensa e prova e che si trova in una posizione non sua. Infine c'è il ghoul, in questo caso tenuto in uno stato senziente da una specie di droga in grado di non farlo degradare allo stato di "ferale", cioè di zombie assatanato. Questi è il personaggio chiave per la trama della serie, al punto che si merita numerosi flashback relativi a quanto accaduto nella sua vita prima che scoppiassero le bombe atomiche. Tutti e tre sono persone sufficientemente caratterizzate da non lasciare dubbi sulle loro intenzioni (e meno male, non ne posso più di personaggi ambigui), apprezzabili e/o detestabili per motivi ben chiari e accettabili.

TRAMA:
la serie porta a termine la "quest principale" della protagonista, non c'è quindi alcun fottuto "cliffhanger" nel finale che ti lascia appeso come un deficiente. Ma ovviamente lascia anche aperte dieci porte per un ovvio seguito, in quanto i protagonisti, compresi "i cattivi", sono ancora tutti lì. Non mancano le "rivelazioni", vengono a galla molti retroscena e tutto sembra perfettamente compiuto. Certo, mi aspetto che in una eventuale seconda serie tutto possa essere ribaltato, ma mi auguro di cuore che non avvenga, mi piace pensare che quanto si scopre della trama in questo telefilm sia quanto è effettivamente accaduto, e non che i cattivi poi in realtà erano buoni e altre cazzate di questo tipo che mi fanno venire voglia di buttare il televisore dalla finestra. Mi aspetto invece che, purtroppo, la "romance" che non si è compiuta renderà antagonisti due dei personaggi, è una cosa talmente telefonata che ci scommetterei 100 euro.

LO SPETTACOLO:
tranne che nei flashback verso i due terzi dello show, il telefilm ha un buon ritmo, e alterna scene esplorative dal sapore un po' horror a momenti quasi farseschi (esattamente come nel videogioco), quando si incontrano certi "NPC" stralunati. Una cosa che va assolutamente detta è che ci sono tantissime scene "splatter", con sangue e membra che volano ovunque, sia nelle belle scene di azione che anche in momenti che meno te lo aspetti... insomma Fallout ha dei bellissimi momenti "pulp" con tanto di scene di massacro a tempo di swing. Sinceramente non mi aspettavo una cosa di questo genere, così come invece mi sarei aspettato al contrario di vedere un triste un programma ligio ai dettami del politicamente corretto. Per fortuna invece abbiamo parolacce, sesso, sangue e (diversamente da quella palla e spesso inutilmente sadica serie del Trono di Spade) umorismo nero a volontà. E dopo una scena disturbante, questo l'ho apprezzato molto, segue sempre qualcosa che in un certo senso rende la scena precedente meno grave di quanto eravamo portati a pensare dalla crudezza delle immagini. Mi rendo conto che questo è un concetto che si può capire bene solo vedendo il telefilm... oppure giocando al videogame, perché infatti succede come se il regista ti venisse a suggerire che "in fondo questa non è la realtà, stai vedendo un videogioco".

Tirando le somme, spero di aver argomentato in modo chiaro del perché Fallout mi abbia pienamente soddisfatto. Aggiungo anche che l'ambientazione post atomica è comunque stata poco sfruttata in tv fino ad oggi, e questo aggiunge un certo grado di appeal allo show, che ha chiaramente attinto tantissimo dall'immaginario alla Mad Max quanto anche dal mondo dei videogame. Certi scorci, certe atmosfere sembrano uscite non solo da Fallout, ma anche ad esempio da Dark Souls 2, Final Fantasy 7 o da Half Life 2. Insomma come videogiocatore accanito e come spettatore saturato dall'immondizia televisiva, mi sono proprio divertito.

giovedì 18 aprile 2024

Grand Knights History

 


Grand Knights History - 2011 - Versione PSP

Questo gioco mi lascia molto perplesso. Come tipologia e meccaniche, sulla carta, fa proprio per me e infatti l'ho iniziato in almeno tre riprese in tre periodi diversi... ma dopo qualche ora che vago e combatto arrivo sempre a mollare il gioco per... noia! Dopo un inizio in cui si forma il party, si incomincia a vedere un po' di sviluppo del personaggio e della storia, il tutto diventa parecchio ripetitivo e quindi ogni volta è finita che abbia mollato lì il gioco per passare ad altro.

Le battaglie sono abbastanza ripetitive e, anche se c'è una modalità '"auto battle" che alleggerisce un po' il tedio dato da scontri dove si fa poco o niente di diverso che attaccare a testa bassa, non c'è nulla per cui valga davvero la pena di andare avanti... persino la storia che racconta il gioco, di cui a me interessa meno di zero, è appena abbozzata e non incentiva molto nel proseguimento dell'avventura, tra missioni tutte uguali e battaglie ripetitive.


La grafica fa la sua porca figura, con una direzione artistica eccellente e con questa cosa dello scrolling circolare che convincerebbe anche il più duro dei terrapiattisti sulla forma reale del nostro pianeta. Eppure - in questo splendore - presto si nota che è un po' tutto troppo monocorde, con colori sempre tendenti al marrone con una palette... alla Caravaggio, come direbbe un mio caro amico!
In definitiva è un titolo interessante ma che manca di mordente e che dispone poche soddisfazioni al giocatore. Resta comunque da provare, se non altro per ammirarlo in movimento.



lunedì 15 aprile 2024

Only One

 


Only One - 20?? - Versione Android

Su gentile suggerimento di un amico ho provato questo non più recentissimo gioco per Android, che ci mette in una sorta di arena sospesa nel vuoto (e senza bordi, per cui è facile morire cadendo di sotto) dove ci scontreremo contro 100 ondate di nemici, ovviamente ondate sempre più difficili. E ogni 10 ondate c'è pure l'immancabile boss. Per fortuna i nemici uccisi lasciano alcune cose che restano a terra alcuni secondi, come cuoricini che ci ripristinano un po' di energia, scudi protettivi e, soprattutto, monete. Con le monete possiamo comprarci dei potenziamenti che faranno sviluppare le caratteristiche del nostro omettino, che quindi avrà sempre chance di avanzare . Il gioco è bene o male tutto qua.


È  divertente? Sì. È vario? Insomma. Arrivano sempre nuove tipologie di nemici, che vanno affrontate in vario modo, con diverse priorità e si vengono quindi a creare situazioni sempre nuove. Ma l'unica arena di gioco e la rappresentazione grafica dei nemici e del nostro omino così minuscola portano abbastanza in fretta a noia un gameplay divertente ma poco profondo. In definitiva un gioco da provare ma piuttosto avaro di soddisfazioni e sorprese.



sabato 13 aprile 2024

Mad Max

 


Mad Max - 2015 - Versione Playstation 4

Se non fosse che ho ottocentomila giochi ancora da provare/giocare mi ritufferei volentieri in una seconda "run" di questo bellissimo tie-in dedicato al nostro eroe post-atomico preferito (Ken il guerriero spostati!). Purtroppo però questo Mad Max mi porterebbe via tranquillamente almeno 35 ore per essere completato appieno, sbloccando tutti i potenziamenti per Max e soprattutto per la sua auto. Ed è una cosa che è valsa assolutamente la pena di essere fatta e che per l'appunto rifarei in pieno perché ricordo che l'esperienza (risalente ormai a otto anni fa) mi aveva appagato tantissimo. Come unica nota stonata ricordo solo che, venendo da lunghe esperienze con diversi capitoli di Assassin's Creed, all'inizio trovavo snervante l'incapacità di Max di saltare anche il più piccolo ostacolo o di arrampicarsi ovunque. Ma di fronte alla bellezza degli scenari (sorprendentemente mai ripetitivi), al divertimento degli scontri a piedi e in auto, e all'appagante corsa verso il potenziamento che ci rende sempre più letali, il passo indietro rispetto ad altri giochi open world simili a questo, come i già citati Assassin's Creed, è diventato ben presto un problema marginale. In definitiva Mad Max è un gioco fighissimo, molto lungo (e quindi alla fine un po' ripetitivo nelle situazioni e nel "loop" di gioco), e davvero appagante sotto tutti i punti di vista. Assolutamente consigliato (e per altro, invecchiato piuttosto bene).

venerdì 12 aprile 2024

Pinball M

 


Pinball M - 2023 - Versione Playstation 5

Di questo Pinball M ho provato solo la tavola gratuita e, già solo quella, vale come un gioco completo tanto è ricca di cose da fare e da scoprire. Di flipper digitali ne ho visti tanti, fin dall'epoca del Commodore 64, e nel cuore mi è rimasto particolarmente Pinball Dreams, perché ha rappresentato il "salto" da un qualcosa di abbozzato che ricordava solo alla lontana un vero flipper, ad una vera e propria simulazione capace di ricreare la magia delle macchine da sala giochi, con suoni e meccanismi realistici.



Ebbene con Pinball M si è raggiunta la perfezione nella strada verso il realismo, dove addirittura è possibile (sbloccando opzioni a colpi di punteggi record) personalizzare l'ambiente virtuale ove la macchina è installata, oltre che modificare le livree dei flipper stessi. La simulazione vera e propria del flipper invece è meravigliosa e tutto schizza via ad una velocità impressionante, anzi direi che addirittura tutto è troppo veloce e all'inizio è facile non capire nulla di quello che accade su schermo. Eppure la magia di questa tavola (dedicata al mito di Chtulu) ti spinge ad insistere e cercare di sbloccare sempre più bonus e a scoprire nuovi sistemi per aumentareil punteggio. Insomma Pinball M, anche se ci si limita solo alla tavola gratuita, è un bellissimo flipper virtuale consigliato non solo ai nostalgici di queste meravigliose macchine da gioco ma a tutti quanti cerchino un'esperienza antica e fresca nello stesso tempo. 



mercoledì 10 aprile 2024

Planes Control



Planes Control - 2023 - Versione Android


Anche se questo gioco ripercorre le tracce di innumerevoli giochi simili pubblicati praticamente da quando esistono gli smartphone, per il sottoscritto questo è il primo titolo di questo tipo con cui mi intrattengo, ed è stata una piacevole sorpresa. In breve, tutto quello che è richiesto al giocatore è di tracciare con un dito la traiettoria di ciascun aereo o elicottero che entra nel campo visivo fino a condurlo sulla pista di atterraggio del colore corrispondente.



La difficoltà sta nel fatto che le traiettorie presto si intersecano, e i mezzi hanno tutti velocità differenti, per cui le collisioni sono praticamente all'ordine del giorno. Per questo motivo il gioco diventa in pochi minuti molto frenetico, con continui cambi di traiettoria, schivate all'ultimo istante e santi del calendario che volano anche loro insieme agli aeroplanini.



Ci sono molti scenari a disposizione, con alcune variabili anche piuttosto significative, come tornado da evitare, incendi da spegnere, piste che vengono chiuse per il vento eccetera, per cui la sfida è variabile e ce ne vorrà prima che il gioco venga a noia, anche se la ripetitività è pressoché inevitabile, visto lo schema di gioco così elementare. In definitiva un ottimo titolo, da provare!