lunedì 21 ottobre 2019

RE: Chain of Memories è meglio di Kingdom Hearts



RE: Chain of Memories - 2005 - Versione PS4


Finito un paio di settimane fa il primo Kingdom Hearts, sono passato subito ad intrattenermi con il remix per Playstation del suo seguito più diretto, quel Chain of Memories che avevo già provato lustri fa nella versione originale per Game Boy Advance (di cui probabilmente parlerò uno dei prossimi giorni) ma col quale non mi trovavo molto a mio agio, in particolare per via dei comandi, così piccoli e imprecisi nel piccolo portatile Nintendo, e che quindi all'epoca lasciai perdere per dedicarmi a qualche altro gioco.



Questa versione per Playstation 2 (provata ora nella sua remastereded Playstation 4) per fortuna abbandona completamente il 2d della versione portatile per passare ad una versione del tutto e per tutto uguale al Kingdom Hearts originale della Playstation: stesse texture, stesse musiche, stessi modelli animati e stessi effetti sonori. Purtroppo anche le ambientazioni e la maggior parte di boss restano gli stessi, ma il sistema di gioco è completamente diverso e, a mio personalissimo parere, molto ma molto più intrigante e divertente di quello originale.



Uno degli aspetti che mi avevano meno convinto nel capostipite di questa saga era proprio il "battle system", le regole e le modalità in cui si combatte contro i nemici. Le ho descritte nel mio articolo precedente come assillanti, ripetitive e abbastanza da encefalogramma piatto. Qui è tutto un'altra storia: il sistema a "mazzi di carte", pur senza essere nulla di troppo sofisticato, permette di creare delle strategie molto interessanti, capaci di personalizzare non solo il proprio stile di combattimento, ma di variarlo sensibilmente anche tra una battaglia con un boss e l'altra, o per affrontare, creando un mazzo apposito, tanti nemici standard in modo veloce e proficuo per livellare in fretta. E' possibile concatenare attacchi per creare effetti interessanti, oltre ché evocare summon o causare effetti ad area.



La storia è molto criptica, anche se piano piano chiarisce qualcosa, e i mondi Disney non hanno praticamente alcuna funzione in essa, sono solo dei meri sfondi per le battaglie. Tuttavia viene data la possibilità di personalizzare questi mondi creando delle stanze con caratteristiche diverse (ad esempio mettendo negozi, punti di salvataggio, nemici deboli o forti e via dicendo), rendendo il passaggio meno passivo e, in fin dei conti, abbastanza divertente.



Il gioco è quindi molto ben congegnato, ricco di spunti e con un sistema di combattimento appagante, grazie anche ad una varietà di carte e combinazioni che diventa mano a mano piuttosto ampia e divertente da esplorare. L'unico vero difetto che salta all'occhio è per l'appunto il riciclo quasi completo di tutto quanto già visto in Kingdom Hearts:  ci sono un paio di ambientazioni e entità nemiche nuove, ma sono ben poca cosa rispetto a tutto il resto.



E poi, ciliegina sulla torta, una volta terminata l'avventura, la sorpresa: se ne apre un'altra il cui protagonista questa volta, al posto di Sora, sarà Riku. La storia è totalmente nuova (anche se parallela a quella principale), ed è anche parecchio  più breve, ma ci sono regole diverse  che la rendono quasi un gioco differente, anche se un poco più facile.



In sostanza questo RE: Chain of Memories mi è piaciuto un sacco, molto più di quanto non mi fosse piaciuto il primo Kingdom Hearts. L'aspetto è quello di uno spin-off fatto a basso budget, ma la sostanza di questo gioco, dal punto di vista ludico, è addirittura superiore a quanto visto nel titolo principale. Per me è davvero un titolo valido.



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