sabato 27 giugno 2020

Il professor Layton e il paese dei misteri



Il professor Layton e il paese dei misteri - 2008 - Versione Nintendo DS


Ho rigiocato molto volentieri a questo primo episodio delle vicende di Layton in emulazione sul cellulare e devo dire che, a patto di avere uno schermo abbastanza ampio (minimo 5 pollici, visto che è necessario smanettarci sopra), resta anche a distanza di anni un prodotto molto ben confezionato, divertente e interessante, oltreché estremamente fruibile su un dispositivo mobile come, per l'appunto, un telefono.



Il gioco, interamente disegnato in bitmap con uno stile molto "anime", è una raccolta di numerosi enigmi, indovinelli e giochi di intelligenza, tenuti insieme da un racconto che, per quanto molto lineare e non proprio originale, riesce comunque ad appassionare e la cui narrazione scorre senza mai essere troppo prolissa o stucchevole.



I personaggi che incontreremo nel gioco sono quasi sempre piuttosto stereotipati e ingigantiti nelle loro peculiarità, ma non sono mai fastidiosi perché inseriti in una storia che viene raccontata con grazia e leggerezza, soprattutto grazie al fatto che il carattere principale, Layton, è un personaggio molto interessante. Anche se dal tratto con cui viene raffigurato può sembrare il contrario, il Professore è molto carismatico, e la sua grande intelligenza si manifesta, oltre che nell'essere in grado di risolvere gli indovinelli, anche nella modestia, nell'educazione e (quando necessario) nella giusta accondiscendenza nei confronti delle persone che gli stanno intorno.



Da perfetto Lord inglese quale è, Layton resta sempre calmo e lucido, cordiale anche con chi non se lo meriterebbe e saggio nelle decisioni che prende. Meno simpatico è Luke, il comprimario, che è solo un ragazzino e che quindi esterna maggiormente i sentimenti - anche negativi - che il giocatore inevitabilmente sarà indotto a provare verso certi personaggi, e che quindi è necessario come "parafulmine" per evitare che Layton possa apparirci altezzoso nella sua benevolenza.



I minigiochi, che sono il cuore dell'esperienza di gioco e che bombardano il giocatore in ogni istante, sono stati realizzati con cura, spiegati in modo quasi sempre chiaro e c'è un'estrema varietà anche nelle situazioni che propongono. Su circa 150 enigmi mi è capitato solo un paio di volte di ritrovarmi contrariato per una spiegazione non chiarissima o una soluzione un po' troppo complicata, mentre per il resto li ho trovati quasi sempre risolvibili senza troppi intoppi.



Alle volte gli enigmi, che per lo più sono slegati dalla trama, spezzano un po' troppo l'indagine principale, ma del resto non stiamo guardando un film, stiamo giocando ad una raccolta di rompicapo!



Dove il gioco "spacca" davvero è però nell'atmosfera: "Il professor Layton e il paese dei misteri" è uno delle avventure più di atmosfera a cui abbia mai giocato. La grafica in stile anime e che presenta alcune sequenze animate (che mi hanno ricordato molto, anche per l'ambientazione, "Lupin III e il Castello di Cagliostro"), e il commento musicale che spazia tra lo stile carillon e la musica tradizional/popolare della Bretagna, fanno di questo gioco uno di quei rari casi in cui ci si sente a tutti gli effetti assorbiti nell'ambientazione, e ti assicuro che difficilmente ti dimenticherai dell'atmosfera uggiosa e surreale del "paese dei misteri".



Quest'ultimo aspetto, unito ad un regia impeccabile e da un traduzione in italiano fatta con una cura straordinaria, rende questo titolo un piccolo capolavoro, trasformando un gioco potenzialmente banale in qualcosa di davvero memorabile, un'esperienza che ti consiglio di non mancare se ne hai la possibilità.


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