venerdì 2 luglio 2021

Riviste dal passato: Zzap!




Riviste dal passato: ZZAP! - dal 1986 bene o male a oggi

Per tutti quelli che come me hanno giocato negli anni '80, che si possedesse un Commodore 64 o si avesse invece lo Spectrum, ZZAP! è stato qualcosa di più di una semplice rivista: Zzap! era (ed è rimasta) LA rivista di videogiochi per antonomasia, anzi da molti era considerata addirittura qualcosa di vicino ad una Bibbia, un testo sacro pubblicato mensilmente e che mensilmente noi appassionati aspettavamo con impazienza. Leggere un nuovo numero Zzap! era sotto certi aspetti ancora più eccitante che giocare con un nuovo titolo per le nostre beneamate macchine da gioco, ogni foto era fonte di eccitazione, ogni pagina ci regalava nuove meraviglie per i nostri occhi, ivi comprese le pagine con le pubblicità. Questo discorso è valso per il sottoscritto almeno fino alla ventesima uscita, quando abbandonai questa rivista per passare definitivamente alla sola The Game Machine, visto che avevo venduto il mio 8bit per comprare l'Amiga. A ben vedere il mio amore per questa rivista inizò qualche mese prima dell'effettiva uscita nelle edicole italiane. Nel 1985 feci una vacanza studio a Canterbury e trovai un paio di queste riviste (dovevano essere la numero 2 e la 3) in una grossa edicola nella via principale. La versione italiana di questa rivista invece arrivò nella penisola solo nel maggio successivo e, devo dirlo, ho continuato a preferire la versione inglese che nel frattempo continuavo a comperare in un'edicola internazionale situata nel centro di Genova.



Di questa rivista ricordo tante cose sparse, piccoli frammenti di articoli, ma alcuni di questi mi sono rimasti proprio impressi nella memoria. Tra queste voglio citare una lettera curiosa che fu pubblicata sulla versione inglese, tutta scritta con parole che iniziano per P (l'ho messa in una delle foto), che il barabba quindicenne avrà riletto 10 volte di seguito, oppure le mitiche recensioni dei giochi per Amiga (Defender of the Crown su tutti) presenti sul numero 14, probabilmente il numero di Zzap! più bello e interessante della storia.



Zzap! arrivò dopo Videogiochi, e ne riprese i fasti, anche grazie ad una corposa rubrica della posta, a quella sui giochi da bar e ai vari approfondimenti con i team di sviluppo, compresi i tanto amati/odiati diari di sviluppo. Zzap! ha creato, molto più di quanto non abbia fatto Videogiochi, la stampa di settore in Italia, con i suoi riti e cliché. Le pagelle e i relativi voti, le "preview", la lettera del mese, i continui rimandi - negli articoli - alla "vita da redazione". Insomma dobbiamo molto a questa rivista, sotto tutti i punti di vista. Lunga vita a Zzap! (ora resuscitata) e un grazie di cuore a chi questa rivista ha creato e sostenuto.


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