lunedì 29 gennaio 2024

Monster Menu - The Scavenver's Cookbook

 


Monster Menu - The Scavenver's Cookbook - 2023 - Versione Playstation 5


Monster Menu è veramente un "gioco da Otaku", di quei titoli con grafica così così, sonoro così così, meccaniche di gioco maledettamente ripetitive e incasinate, ma che distillano soddisfazioni a chi si applica con un certo impegno. Insomma non è un gioco per tutti. Premettendo che ci ho lasciato sopra qualcosa come 60 ore, non posso certo dire che il gioco non mi sia piaciuto. E tuttavia ne riconosco una certa mancanza di maturità: alcune meccaniche andrebbero affinate, altri aspetti eliminati o completamente rivisti, mentre ci sarebbe anche la necessità di automatizzare certe procedure che diventano presto tediose. Ma andiamo con ordine.



Il gioco si svolge in due fasi: la fase di esplorazione e combattimento, durante la quale si raccolgono ingredienti e accessori, e la fase di campeggio, durante la quale si cucina e si mangia. La prima fase è semplice, si cammina in giro raccogliendo oggetti e combattendo contro i mostri che vagano per le mappe. 



Le battaglie si svolgono su griglia, tipo Disgaea, ma la quantità di colpi speciali è ridotta all'osso. Senza entrare troppo nello specifico comunque queste fasi sono sempre uguali a se stesse ma tutto sommato divertenti, anche perché è qui che si vedono i risultati di tutte le procedure di potenziamento che il giocatore ha attuato.


La seconda fase invece è richiamabile tra un piano e l'altro (il gioco si svolge su due missioni di 100 piani ciascuna), e consente di impiegare quanto raccolto per creare dei cibi. I cibi restituiscono punti vita, mitigano fame e sete e soprattutto aumentano le statistiche dei membri del party. E' quindi fondamentale saper sfruttare al meglio tutti gli ingredienti raccolti, sia preparandoli per esaltarne le qualità, sia cucinandoli assieme ad altri ingredienti per creare dei piatti prelibati. Queste fasi sono interessanti, ma estremamente lunghe e meccaniche, al punto che spesso sono più lunghe di quelle esplorative. Questo è probabilmente lo scoglio più grande che si incontra nel gioco, ed è il punto su cui molte persone, a mio parere, potrebbero incagliarsi.


Un altro aspetto che mi ha lasciato perplesso è la gestione degli equipaggiamenti. Potevano essere di più e un po' più vari, ma soprattutto dovevano essere meglio studiati per quanto riguarda le abilità legate ad essi. Quasi tutti gli equipaggiamenti si portano dietro qualche tipo di abilità, alcune splendide, altre inutili. Ma che senso ha trovare, per esempio, una lancia che migliora il danno degli archi?  O una spada che ti aumenta l'attacco dell'1%? Se avessero implementato un modo per scambiare o sommare le abilità avremmo probabilmente per le mani un gioco meraviglioso.


Anche i bonus che si trovano in giro per le mappe sono un numero limitatissimo, dopo tre partite praticamente li hai visti tutti e nemmeno i mostri sono così numerosi. Insomma questo gioco andrebbe ampliato sotto tutti gli aspetti per essere davvero bello, perché la base che c'è sotto è interessante e, in ogni caso, le meccaniche appassionano.


In definitiva non mi sento di consigliare questo titolo se non a chi ama le stravaganti invenzioni ludiche della Nippon Ichi, perché ci sono tante idee interessanti (tipo: dare da mangiare gli oggetti ai nemici ha spesso effetti sorprendenti!). Tutti gli altri potrebbero trovarlo troppo schematico e nel contempo stravagante per apprezzarlo in pieno, per cui - anche se mi è piaciuto molto - riconosco che non sia un titolo per tutti.



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