giovedì 17 settembre 2020

Elite Dangerous



Elite Dangerous - 2015 - Versione Playstation 4


Immaginati un gioco dove, fondamentalmente, devi trasportare beni da una stazione all'altra, viaggiando per lo più in luoghi solitari e desertici, incontrando di tanto in tanto malintenzionati che vogliono rubarti il carico e a cui, a tua volta, se decidi di non scappare puoi tentare di portare via il loro carico. In questo gioco piano piano acquisti sempre più fama e puoi così accedere a missioni sempre più importanti e a mezzi di trasporto sempre più veloci.



No, non sto parlando di Death Stranding anche se, è inutile negarlo, quest'ultimo gioco prende idee a piene mani da Elite Dangerous. In realtà questo terzo capitolo della serie, iniziata con Elite e proseguita poi con Frontier, si svolge nello spazio profondo e non sulla superficie della terra come nel gioco di Kojima, e consente di fare ben altro che traspotare pacchetti e di impegnarsi in qualche elementare scontro ravvicinato.



Elite Dangerous ti consente davvero di viaggiare per l'universo sconfinato, alla ricerca di buchi neri o piccole lune da esplorare, magari per minare la superficie e recuperare materiali preziosi. Se ti piace l'idea di simulare la vita di un corriere (o di un tassista, o di un vigilante, di un minatore, o anche di un semplice esploratore) questo gioco è assolutamente perfetto e ci vorranno davvero decine di ore prima che ti venga a noia. Cosa che però, inevitabilmente, mi è capitata quando - messo via un bel gruzzoletto e comperate un po' di navi - mi sono trovato a non avere più voglia di ripetere all'infinito le stesse procedure di attracco, rifornimento eccetera. Certamente è un gioco che se vissuto online, magari organizzandosi con altri giocatori, potrebbe diventare infinito, ma io non amo questo genere di cose per cui, esaurite le cose da provare, alla fine l'ho mollato.



Tuttavia i momenti passati tra gli anelli di un gigante gassoso, o sorvolando le gole di un piccolo pianeta roccioso, avvicinandosi ad una stella a neutroni o evitando le collisioni in una fascia di asteroidi, non li dimenticherò facilmente e la tentazione di tornare a solcare gli spazi infiniti della Galassia mi torna abbastanza spesso.



In definitiva questa versione "definitiva" di Elite è un gran bel gioco a cui, a mio parere, mancano soltanto - per il giocatore in singolo - cose davvero interessanti da fare che non siano finalizzate al profitto. Non dico che servisse una trama, ma per lo meno in No Man Sky c'è uno scopo (arrivare al centro della Galassia) mentre qui... si gioca per il semplice gusto di volare nello spazio. Resta quindi un gioco assolutamente da provare, addirittura diventa un'esperienza incredibile in VR, se si ha la fortuna di avere un PC scafato e fornito di apposito dispositivo per la realtà virtuale.




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